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 Barcellona



Da molto tempo meta turistica per tutti i tipi di visitatori, Barcellona è una tappa obbligatoria non solo per chi è desideroso di visitare le città della Spagna, ma anche per chi vuole confrontarsi con la realtà di una moderna metropoli europea che ha conquistato prestigio e fama per la qualità del suo tenore di vita e per la capacità e l’intelligenza con la quale ha da sempre saputo coniugare, nel corso della sua storia, la difesa delle proprie radici culturali e l’apertura a tutto il resto dell’Europa e del Mediterraneo.

Se si ha a disposizione mezza giornata, si può impiegare il tempo a disposizione per visitare a piedi il Barri Gòtic, il nucleo medievale della vecchia Barcellona, raccolto nel fazzoletto di una lunga serie di intricate viuzze. Tutti i siti più importanti del Barri Gòtic sono infatti dislocati tra la centralissima via Laietana e le Ramblas.
Si può partire da Plaça del Seu, dove campeggia la cattedrale della città, costruita in stile gotico tra il XIV e il XV secolo sulla stessa area precedentemente occupata da un tempio romano e poi da una moschea. Costeggiando la cattedrale sul lato ovest, una stradina raggiunge la centrale Plaça Jaume I nella quale si fronteggiano l’Ajutament e il Palau de la Generalitat, con la magnifica entrata gotica, sede del governo regionale. L’Ajutament ha una struttura neoclassica, e dai suoi balconi, nel 1931, fu proclamata la Repubblica spagnola. Vale la pena fare una breve deviazione verso via Laietana, per visitare la bella Plaça del Rei: questa piazza è rimasta intatta nella sua struttura medievale giacché costituiva il cortile del Palau Rejal Major, dimora prima dei conti di Barcellona e poi dei monarchi di Aragona. In uno degli antichi edifici che la circondano si trova il Museu d’Historia de la Ciutat.
Carrer de Ferran Da Plaça Jaume I, andando invece in direzione delle Ramblas, si percorre il frequentatissimo Carrer de Ferran: a nord del Carrer si trova la piccola ma accogliente Plaça de Pi, attigua a Plaça St. Josep Oriol. La piazza è letteralmente circondata da bar e ristoranti, ed è dominata dallo splendido rosone della chiesa tardo-gotica di Santa Maria del Pi. A sud del Carrer de Ferran invece ci si può fermare sotto le arcate o all’ombra delle palme di Plaça Reial, centralissimo luogo di ritrovo subito a ridosso della Rambla dels Caputxins.

Rambla Il secondo giorno si può partire con la visita alla strada più famosa di Spagna: la Rambla. La Rambla, o meglio le Ramblas, sono ufficiosamente suddivise in cinque sezioni (de Santa Monica, dels Caputxins, de Sant Josep, dels Estudis, de Canaletes) ma i numeri civici sono continui e partono dal monumento a Colombo presso il Port Vell (Porto Vecchio) in direzione di Plaça de Catalunya. La Rambla è un grande viale pedonale quotidianamente affollato da turisti e da barcellonesi fino alle ore piccole. Circa a metà della Rambla, sul lato ovest, si trovano la facciata laterale del Gran Teatre del Liceu e l’entrata di una delle attrazioni più caratteristiche di questa lunga via pedonale: il Mercat Sant Josep, comunemente noto come La Boqueria. La superficie del mercato coperto è ampia ed è costruita in ferro battuto e vetrate colorate conformandosi pienamente allo spirito modernista della città : il mercato esplode di colori e di suoni, affollato com’è di merce e di gente. Inoltre è un ottimo posto dove fare rifornimento di frutta e di bibite a base di frutta per dissetarsi durante le calde giornate catalane.
Proseguendo lungo la Rambla in direzione nord, si arriva nella centralissima Plaça de Catalunya, luogo di snodo del traffico urbano pubblico e privato. La piazza marca il confine nord della città vecchia: a partire da qui, per circa un chilometro e mezzo si estende il quartiere tardo-ottocentesco dell’Exaimple, il territorio del modernismo catalano. L’Exaimple è un quartiere borghese costruito a partire dalla ristrutturazione urbana del 1869 ed è progettato secondo una rigidissima griglia di isolati uniformi di forma quadrangolare rigorosamente smussati agli angoli. Da Plaça de Catalunya si accede al Passeig de Gràcia, che costituisce una delle arterie principali del quartiere. Lungo il lato ovest di questa strada, potete imbattervi senza soluzione di continuità in alcuni dei gioielli più preziosi dell’architettura modernista barcellonese: Casa Lleo Morera (di Domenech i Montaner), al numero 35, Casa Amatller, al numero 41 (di Puigh i Cadafalch) e, al numero 43, in Casa Battlo’, naturalmente una delle gemme di Antoni Gaudi. All’angolo del Carrer Arago’ si trova inoltre la Fundacio’ Antoni Tàpies, allocata all’interno di un bel edificio di Domenech i Montaner, che ospita gran parte delle opere del grande artista spagnolo.
Tornando al Passeig de Gràcia e proseguendo nella stessa direzione ma dall’altro lato della strada, emerge a poca distanza la sagoma inconfondibile di altro capolavoro del genio di Gaudi, Casa Milà, più comunemente conosciuta come la Pedrera. L’edificio è così chiamato per la sua lunga e sinuosa facciata di pietra grigia che percorre elegantemente l’angolo dell’isolato: fu costruita per la famiglia Milà tra il 1905 e il 1910 e gli interni visitabili furono curati dallo stesso Gaudì.
Imboccando la Avinguda Diagonal subito a nord della Pedrera, e proseguendo in direzione est per circa un chilometro si arriva, attraverso un viale laterale, a quello che è considerato il monumento simbolo del modernismo catalano e di Barcellona in generale: la Sagrada Famìlia. Benché a tutt’oggi incompiuto (i lavori non raggiungono forse neanche la metà dell’opera) il Temple Expiatorio de la Sagrada Famìlia rappresenta l’opera testamentaria di Gaudì, alla quale l’architetto dedicò gli ultimo trent’anni della sua vita, dal 1894 al 1926, anno della sua morte. Le facciate della Passione e della Natività (quest’ultima compiuta direttamente sotto la supervisione di Gaudì) ci danno un’idea del progetto dell’edifico, lasciandoci un senso di reverenza e di maestosità: le splendide guglie hanno profili curvi, (coerentemente con la riluttanza stilistica di Gaudì per l’uso della linea retta) e una struttura che ricorda i formicai. Gaudì visse gli ultimi anni della sua vita all’interno del sito in costruzione, che oggi ospita la sua tomba ed un museo a lui dedicato.

A ovest della Rambla, il perimetro della Ciutat Vella si estende nella zona che un tempo si trovava extra-muros, il Raval. Per secoli il Raval è stato un luogo privilegiato per il malaffare: trafficanti, prostitute e ladruncoli, ma anche, alla fine del secolo scorso, bohemien. Il Barri Xinès, ad esempio, era un luogo frequentato anche da Picasso e il Raval era il quartiere preferito del grande scrittore catalano Manuel Vasquez Montalban per la sua atmosfera insieme derelitta e popolare. Nel

Raval si trovano due siti che vale la pena visitare: la Eglesia de Sant Pau del Camp, lungo il Carrer Sant Pau, la chiesa più antica della città ed uno dei pochi esempi di romanico catalano rimasti, e l’Hospital de la Santa Creu, l’antico ospedale del XV secolo che ospita la Biblioteca nazionale. All’interno alcuni padiglioni dell’ospedale sono adibiti ad aree espositive e sovente si possono visitare interessanti mostre di artisti contemporanei.

In Plaça dels Angels, ai margini del Barri Xines, il Museu d’Art Contemporani de Barcelona (del 1995) ospita opere di artisti catalani ma anche pezzi di Tapiès, Klee e Calder.

Dalla stazione del metro di Paral.lel si può quindi andare verso la collina e il castello di Montjuїc tramite la funicolare. Montjuїc può essere raggiunta, oltre che con gli autobus, anche con la funicolare aerea che parte dalla zona del Port Vell. Il parco di Montjuїc è veramente splendido, un polmone verde vitale per una città calda e affollata come Barcellona. Sulla collina di Montjuїc si trovano oltre al castello, la Fundacio’ Joan Miro’, inaugurata nel 1975, il Pavello’ Mies van der Rohe ed il sontuoso Palau Nacional che ospita le collezioni medievali del Museu Nacional d’Art de Catalunya. Sulla collina si trovano inoltre il Museu Etnòlogic e il Museu d’Arquelogia.

Dalla stazione di Paral.lel si può raggiungere in metro (linea L3, fermata Lesseps) il Parc Gűell. Tuttavia la fermata non è proprio vicinissima (dista 15 min. a piedi dal parco) per cui vi consigliamo di optare per un autobus.

Parc Gűellè il frutto del progetto del conte Eusebi Gűell che nel 1906 incaricò Gaudì di costruire una città-giardino. Il progetto si rivelò fallimentare, ma ci rimangono alcuni esempi tra i più brillanti del genio catalano, tra i quali la Sala Hipòstila, costituita da un’area aperta di 84 colonne, che avrebbe dovuto essere il mercato della comunità, e il Banc de Trenadis una panchina piastrellata che si trova sopra la Sala Hipòstila: tra le due, la famosa fontana della salamandra.

Il parco è magnifico e profumato e tra gli ulivi, i fichi e i mandorli svettano le guglie della Casa Museu Gaudì ed il colonnato di roccia scolpita che si mimetizza in maniera sorprendente con la vegetazione.

Tornando verso il centro della città, si può approfittare della frescura per fare una passeggiata serale al Port Vell, in fondo alla Rambla e oltre il monumento a Colombo. Il vecchio porto fatiscente è stato ricostruito nel 1992 ed adesso il Moll d’Espanya ospita barche lussuose e l’acquario della città, uno dei più grandi d’Europa. Oltre il Port Vell si apre la Barceloneta, un quartiere di marinai e di pescatori recentemente tirato a lucido. La Barceloneta è famosa per i suoi ristoranti con specialità di pesce, e l’edificio del Palau del Mar, proprio di fronte al porto, ospita il Museu d’Història de Catalunya, il Passeig Maritim e il Port Olimpic.


Notizie pratiche:
Barcellona è una città cara rispetto alla media della Spagna, e in più l’affluenza di visitatori complica notevolmente la possibilità di trovare in loco camere libere a prezzi convenienti. La nostra esperienza ci dice che dopo aprile anche una settimana di anticipo potrebbe non essere sufficiente per trovare una camera nell’albergo o nella pensione che vi è stata suggerita da una guida turistica o da un amico quindi, se si cerca una sistemazione in particolare, è meglio premunirsi con un certo anticipo.

Tra gli Hostales, con prezzi intorno ai 50-60 euro per una doppia, possiamo segnalarvi la centralissima Pension Casablanca, in via Laietana n. 23 (tel. 0034933193000) e l’Hostal Oliva, in Passeig de Gràcia n. 32 (tel. 0034934880162). Se non avete problemi di adattabilità e preferite le compagnie giovanili ai comfort, vi segnaliamo anche il centralissimo Hostal Galerias Maldà, in Carrer del Pi n. 5, all’interno delle Galerias Maldà (tel. 0034933173002): questo hostal è tra i più economici della città (28-30 euro per una doppia) e anche se qualche muro può avere colori sbiaditi il clima è di grande socievolezza. Non si può prenotare: bisogna presentarsi sul posto alla mattina il più presto possibile.

A Barcellona come in tutta la Spagna si gusta una buona cucina, e non vi sarà difficile trovare tra i tanti ristoranti qualcuno che fa al vostro caso. Comunque vi segnaliamo: alla fine della Rambla, presso il Carrer de la Mercè (n. 16) la pulpeteria Bar Celta, un locale popolare con tapas tipiche galiziane (circa 15-20 euro); dietro Plaça St. Josep Oriol, in Carrer del Cardenal Cassaňas n. 7, l’ Irati è specializzato in cucina basca, con tapas molto buone ma anche abbastanza costose (circa 30 euro); per una cena particolare vi consigliamo il minuscolo ma raffinatissimo ristorante Oolong, dietro Plaça Reial, in Carrer d’en Gignàs al n. 25: il menù è ricercato e il prezzo veramente abbordabile (circa 30 euro a persona); per un’ottima colazione o per degustare una buona cioccolata la Granja, dietro la Plaça del Pi in Banys Rous n. 4, una cioccolateria molto bella aperta dal 1872.


Trasporti:
la metropolitana di Barcellona è molto efficiente ed è integrata dai treni locali della RENFE. Il costo di ogni biglietto è di 1 euro.

C’è la possibilità di fare abbonamenti per 3-7 giorni: informatevi direttamente alle biglietterie del metrò per i costi.

Dall’areoporto di Barcellona si arriva in città (plaça de Catalunya) in 20 min. circa con un treno della RENFE; il costo del biglietto è di 2,50 euro.


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