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 Egitto



L'Egitto, meta turistica fra le più apprezzate e conosciute, non ha bisogno di presentazione. Chi può affermare di non averlo mai sognato? Il Nilo, le piramidi, la sfinge, Tutankhamon e il suo favoloso tesoro, le mummie hanno affascinato e continuano ad affascinare intere generazioni fin dai banchi di scuola. Ma la di là delle suggestioni, delle impressioni e dei giudizi superficiali l'Egitto è un Paese che merita un'attenzione più approfondita. Chi sa, per esempio, che tranne una piccola minoranza di appassionati eruditi, il popolo e l'egiziano medio sono totalmente indifferenti al loro favoloso passato?


Egitto in cifre

mappa egitto

Capitale: Il Cairo
Superficie: 1.001.450 kmq
Abitanti: 77.505.756 (luglio 2005)
Abitanti capitale: 18.000.000 circa (l'agglomerato urbano)
Densità di popolazione: 78 ab./kmq (Il Cairo 50.000-110.000 ab./kmq)
Religione: Mussulmana sunnita 94%, copta e altre 6%


Geografia e territorio
Situato nell'estremità nord-orientale del continente africano (942.247 kmq) e in una piccola porzione della vicina Asia costituita dalla penisola del Sinai (59.202 kmq) il territorio della Repubblica Araba d'Egitto confina a N con il Mar Mediterraneo, a E con Israele e Mar Rosso, a S con il Sudan (1100 km) e a O con la Libia (1160 km). Nel complesso, il territorio dell'Egitto può considerarsi articolato in regioni ben distinte: la Valle del Nilo che dal Sudan fino al Cairo copre ca.1200 km di lunghezza per una larghezza media che va dai 10 ai 15 km; il Delta, l'antico Basso Egitto, con una linea costiera orlata di lagune; la penisola del Sinai, montuosa ed arida, separata dal resto dell'Egitto dal Golfo e dal canale di Suez; il Deserto Orientale o Arabico, territorio montuoso ed arido compreso fra Nilo e Mar Rosso dove termina con una costa generalmente rettilinea e bassa, interrotta dai promontori di Ras Zeit e Ras Banas; il Deserto Occidentale o Libico che occupa tutta la zona ad ovest del Nilo, arido e sabbioso e che si affaccia al mare con una bassa fascia costiera.


Popolazione
Le caratteristiche etniche degli antichiegizi, essenzialmente camiti, non dovevano essere molto diverse da quelle attuali appartenenti comunque allo stesso ramo dei Libici e dei Berberi. Il tipo più puro di egiziano si ritiene sia rappresentato dai fellahin delle campagne. I beduini costituiscono la grande maggioranza degli oltre 200.000 abitanti della penisola del Sinai; Nubiani si trovano nel sud del Paese. I copti occupano posti importanti nel commercio, nella medicina, nelle arti e nell'amministrazione; gruppi di europei, siriani, armeni, turchi, indiani hanno bassa consistenza numerica ma sono importanti per la vita economica del Paese.
La popolazione egiziana, in forte accrescimento causato da un'altissima natalità, oltre che in un gran numero di villaggi risulta concentrata (40%)nelle grandi città come Il Cairo che ha ormai superato i 12 milioni di abitanti. Più della metà degli egiziani ha meno di 20 anni e più di un terzo è sotto i 12.

Clima
Il clima dell'Egitto ha caratteri desertici mitigati un poco solo sulla costa mediterranea: estrema scarsità o mancanza assoluta di piogge, serenità del cielo, temperatura elevata tutto l'anno, notevoli scarti termici tra giorno e notte. Caratteristica assai temuta del clima egiziano è il khamsin, vento desertico che spira per 50 giorni dopo l'equinozio di primavera provocando un immediato innalzamento della temperatura e, nel deserto, pericolose tempeste di sabbia. Anche sul Mar Rosso il clima è generalmente di tipo desertico, con piogge praticamente inesistenti, spesso ventoso e con elevata escursione termica notturna.

Ora
Al suo arrivo in Egitto il turista italiano deve spostare il proprio orologio avanti di 1 h (quando in Italia sono le 12 in Egitto sono le 13). Durante l'estate anche in Egitto entra in vigore l'ora legale e quindi la differenza rimane la stessa.

Lingua
Lingua ufficiale dell'Egitto è l'arabo. Tra le lingue europee l'inglese è la più diffusa in particolare tra gli operatori turistici, molto meno tra la gente comune; francese e italiano sono compresi e parlati da chi ha a che fare con gli stranieri.

Religione
La maggioranza della popolazione è musulmana di rito sunnita mentre un quinto degli egiziani è copto-ortodosso dipendente dal patriarca di Alessandria. Altre minoranze sono integrate nella comunità nazionale e professano liberamente le loro credenze: sciiti, ortodossi, melchiti, protestanti, cattolici romani ed ebrei.


Storia
All'inizio del periodo storico (3200-2920 a.C.) l'Egitto era diviso in due regni, l'Alto Egitto comprendente la Valle del Nilo fino ad Assuan e il Basso Egitto comprendente i territori del Delta. Alto e Basso Egitto furono riuniti da Menes (o Narmer), fondatore della monarchia egizia, intorno al 2850 a.C.. Il periodo che va dalla II alla VI dinastia è denominato Antico Regno (2635-2140 a.C.): è l'epoca delle piramidi di Saqqara (Zoser, III dinastia) e di Giza (Cheope, Chefern e Mykerinos, IV dinastia).
Dopo la VI dinastia, il Paese cadde in 200 anni di anarchia (Primo Periodo Intermedio; VII-X dinastia). Dall'XI alla XIII dinastia, con l'egemonia dei principi di Tebe, si sviluppò il periodo detto del Medio Regno (2100-1150 a.C.; XI-XII dinastia) caratterizzato da un clima fortemente imperialistico. La debolezza delle ultime dinastie favorì l'invasione dell'Egitto da parte di nomadi asiatici chiamati Hyksos (Secondo Periodo Intermedio; 1750-1550 a:C.; XIII-XVII dinastia).
piramidiCon il Nuovo Regno (1550-1076 a.C.; XVIII-XX dinastia) l'Egitto raggiunse l'apogeo della sua potenza: le necropoli tebane, i templi di Luxor e Karnak, il tempio di Abu Simbel appartengono a quest'epoca. La fase di ascesa vide faraoni del calibro dei vari Thutmosi, di Amenofi II, di Hatshepsut, unica donna faraone; poi iniziò un progressivo indebolimento che culminò con Amenofi IV/Akhenaton seguace dell'unico dio Aton. Tutankamon (XVIII dinastia) restaurò il culto di Amon, l'antica religione finchè, con la XIX dinastia, si giunse allo splendido periodo dei Ramses.
piramidiDalla XXI alla XXX dinastia la decadenza fu sempre più evidente e culminò nella dominazione assira, persiana e greco romana. Dopo il periodo bizantino (395-640 d.C.), il periodo islamico vide le grandi dinastie degli Omayyadi, Abassidi, Tulunidi, Fatimidi e Ayyubidi (640-1250). Nuova grandezza e prosperità vennero all'Egitto dai sultani mamelucchi mentre gli ottomani imposero al Paese un loro governatore (pascià). Con Napoleone ci fu una "riscoperta" dell'Egitto da parte dell'Europa e nel 1914 l'Egitto diventò protettorato inglese. Solo nel 1953 avvenne il passaggio dalla monarchia alla Repubblica: prese il potere dapprima Nasser poi Sadat che riaprì gli scambi commerciali con l'Occidente. L'attuale Presidente è Hosni Mubarak.


Costituzione
La Repubblica Araba d'Egitto è sorta in seguito alla rivoluzione che abbattè il regime corrotto di re Faruk (1953). Secondo la Costituzione del 1971, il capo di questa Repubblica presidenziale viene eletto dal popolo su proposta dell'Assemblea Nazionale e resta in carica per 6 anni; il Presidente nomina poi i membri del Governo e il primo ministro, propone le leggi e promulga i decreti, detiene il comando supremo delle Forze Armate. L'Assemblea Nazionale detiene il potere legislativo ed è composta da 372 membri eletti ogni 5 anni per suffragio universale. Amministrativamente il Paese è diviso in 25 governatorati.

Situazione politica
Travolto da un colpo di stato, re Faruk fu costretto all'esilio e il 18 giugno 1953 venne proclamata la Repubblica Araba d'Egitto. La lotta per il potere si risolse a favore del colonnello Nasser, fautore di un governo di tipo militar-rivoluzionario. Eletto Presidente egli diede il via al decollo industriale del Paese con la costruzione della diga di Assuan e, di lì a poco, annunciò la nazionalizzazione del Canale di Suez.
L'avvento di Sadat a seguito del fallimento della politica nasseriana segnò un rapido e profondo cambiamento di rotta: l'Egitto si aprì ai capitali stranieri e iniziò una politica di distensione con Israele dopo la Guerra del Kippur e gli accordi di Camp David. Ma la politica di Sadat non diede i frutti sperati e il contrasto sempre più violento terminò con l'assassinio del Presidente. Al suo successore Mubarak l'arduo compito di risanare una situazione economica e sociale difficile conciliando le esigenze del mondo arabo a una politica di pace indispensabile al Paese.

Economia
L'enorme accrescimento della popolazione e la sua concentrazione su un territorio limitato e vincolato da determinati fattori naturali condiziona il recente sviluppo dell'economia egiziana mirante ad accrescere le superfici coltivabili e la produzione agricola, a sviluppare gli scambi commerciali e l'industria. In quest'ultimo ambito si è dato impulso alla siderurgia, alla produzione di cemento e fertilizzanti, all'industria tessile e a quella in grado di esportare i propri prodotti.
In declino le tradizionali fabbricazioni artigianali mentre in progressivo sviluppo è l'industria turistica. La popolazione attiva è al 50% dedita all'agricoltura che appare dominata dalla produzione del cotone, assai ricercato sui mercati mondiali per le sue caratteristiche; seguono la canna da zucchero, i cereali (frumento, riso, orzo), gli ortaggi, i legumi, il lino e il sesamo. Il patrimonio zootecnico, a causa della scarsa disponibilità di pascoli e di foraggi, è assai modesto così come lo sono le risorse minerarie.
Dal Sinai proviene la maggior parte della produzione petrolifera cui si affianca quella di gas naturale, proveniente dai giacimenti del Delta e del Deserto Occidentale e che costituisce la maggiore prospettiva di sviluppo economico per il futuro. Complessivamente il Paese è caratterizzato da un'economia mista dove al controllo statale di alcuni settori di vitale importanza si affianca il capitale privato che controlla piccole e medie imprese.


Festival e tradizioni popolari
piramideCome in tutti i paesi musulmani, le festività religiose seguono il calendario lunare e quindi cadono ogni anno in periodi diversi. Le più importanti festività sono: il Capodanno islamico, la fine del Ramadan, la Festa del sacrificio di Abramo, l'Anniversario della nascita di Maometto.
Come per gli altri cristiani, le due maggiori feste copte sono il Natale e la Pasqua che si celebra 8 giorni dopo quella cattolica. Un giorno di festa molto popolare è il Sham an-Nessim o Festa di primavera che cade il lunedì dopo la Pasqua copta e che è festeggiato con grandi scampagnate.
Feste civili sono il 1° gennaio, il 7 gennaio (Natale copto), il 22 febbraio (Festa dell'Unione), l'8 marzo (Festa nazionale siriana), il 25 aprile, il 1° maggio, il 18 giugno, il 23 e il 26 luglio, il 6 ottobre (Festa nazionale), il 24 ottobre e il 23 dicembre.
Tra i festival più interessanti ricordiamo il Festival dei cammelli del Sinai meridionale che si tiene ad aprile-maggio, il Festival internazionale di danza orientale (luglio, Il Cairo) e il Festival di musica araba (novembre, Il Cairo).
Burocrazia e sanità in cifre

Visto: Obbligatorio (non obbligatorio solo per soggiorni nella Penisola del Sinai)
Passaporto: valido almeno tre mesi dopo la data di uscita; comunque sufficiente la carta di identità valida per l'espatrio con almeno 1 mese di validità residua
Febbre gialla: Obbligatoria per chi proviene da paesi infetti
Profilassi antimalarica: Consigliata
Vaccino Epatite A ed antitifico: Consigliati
Vaccino Epatite B: Consigliato per chi sosta a lungo

Quando andare
Grazie al suo sole l'Egitto ha un clima ideale lungo tutto l'arco dell'anno. Le rare piogge cadono generalmente in febbraio-marzo ma durano poco e rendono il cielo limpido. Aprile può essere un mese più problematico: il khamsin, vento da sud carico di sabbia, può soffiare con violenza giorno e notte. La stagione balneare sulla costa comincia ufficialmente il 1° maggio; nel Mar Rosso la temperatura dell'acqua oscilla tra i 22° e i 30° C tutto l'anno. L'estate è particolarmente torrida al Cairo, più sopportabile nell'Alto Egitto a causa del bassissimo tasso di umidità (1 mm di precipitazioni annue); sul Mediterraneo e sul Mar Rosso possono comparire nebbie dense. Da settembre a novembre il tempo è stabile, dolce e il cielo senza nubi. Più freddo a dicembre-gennaio: gli indumenti di lana sono indispensabili soprattutto la sera.


Burocrazia e visti
Per entrare in Egitto i cittadini italiani che viaggiano per turismo devono presentare il passaporto valido almeno tre mesi dalla data di uscita dal Paese o, in alternativa, la carta d'identità valida per l'espatrio con almeno tre mesi di validità residua + due foto tessera recenti (da portare con sè dall'Italia perchè negli aeroporti egiziani non esistono macchine per foto istantanee) che verranno applicate su un modulo appositamente predisposto dalle autorità egiziane in distribuzione sull'aereo o in arrivo all'aeroporto. Nel caso di minori privi di carta d'identità è richiesto il passaporto del genitore con cui viaggia e sul quale dev'essere registrato.
moscheaObbligatorio il visto consolare: lo si può richiedere prima della partenza al Consolato della Repubblica Araba d'Egitto (per le province a nord di Firenze: via Modena 3, Milano, tel. 02-29516360; per quelle a sud di Firenze: via san Martino 36, Roma, tel. 06-84241896) oppure al momento dell'arrivo in Egitto (all'aeroporto o ai valichi di frontiera) pagando una tassa di 15 dollari (o il corrispettivo in euro; valido per 1 entrata). Se invece si resta nella Penisola del Sinai il visto non è richiesto.


Telefono
Per telefonare in Egitto dall'Italia bisogna comporre lo 0020 seguito dal prefisso della località senza lo 0 e dal numero desiderato. Per chiamare l'Italia dall'Egitto bisogna comporre lo 0039 seguito dal numero dell'abbonato.

Vaccinazioni
Nessuna vaccinazione è richiesta ai viaggiatori provenienti dall'Italia. Consigliate le vaccinazioni contro il tifo, l'epatite A e l'epatite B se si soggiorna a lungo. Il rischio malarico esiste da giugno a fine ottobre nella forma maligna (Plasmodium falciparum) e benigna (P. vivax) nell'area di El Fayyum. Il certificato di vaccinazione contro la febbre gialla è richiesto ai viaggiatori provenienti da zone infette.

Da mettere in valigia
Abiti in cotone, un pullover per la sera e per la micidiale aria condizionata di molti alberghi, qualche capo di abbigliamento più pesante se viaggiate nel periodo invernale o se pensate di salire sul Sinai per assistere all'alba, cappello, occhiali da sole, scarpe comode, costume da bagno, farmacia da viaggio (disinfettanti intestinali, pastiglie per la dissenteria), prodotti antizanzare, creme protettive per il sole, creme idratanti anche per labbra, collirio, una pila elettrica, borraccia, sveglia (talvolta bisogna alzarsi all'alba).

Elettricità
La tensione standard in tutto il Paese è di 220 volt salvo qualche località dell'interno ancora dotata di vecchi impianti a 110 volt. In molti alberghi si possono trovare prese di corrente di tipo americano e tedesco: un adattatore si può rivelare utile.

>IL VIAGGIO


Quanto stare
sfingeL'Egitto ha un tale patrimonio archeologico, artistico, storico e paesaggistico che per conoscerlo a fondo bisognerebbe soggiornarvi mesi. Molti viaggi si concentrano sui principali siti archeologici lungo la Valle del Nilo per visitare i quali il tempo minimo necessario è di 10-12 gg. Da non tralasciare una visita un po' più accurata del Cairo, città caotica ma affascinante che richiede una permanenza minima di 4 gg., meglio di 1 settimana. Se si volessero approfondire le proprie conoscenze sull'Egitto classico, 2-3 settimane di soggiorno sarebbero l'ideale in quanto consentirebbero di spingersi almeno per qualche giorno fuori delle classiche rotte turistiche. Chi decide di concedersi una vacanza all'insegna del relax in una delle località turistiche del Mar Rosso in genere opta per 1 o 2 settimane di soggiorno.


Come arrivare
Il modo più veloce e comodo per raggiungere l'Egitto è ovviamente l'aereo. Egypt Air (Roma, tel. 06-4744093, 06-65954261; Milano, tel. 02-866298, 0258581140) collega Roma al Cairo tutti i giorni tranne martedì e mercoledì (430 euro a/r; 3 h e 15 min. di viaggio); il lunedì collega Roma con Luxor (600 euro a/r; 3 h e 50 min.) e Milano e Roma con Hurgada e Sharm el-Sheikh (347-397 euro a/r; 4 h).
Anche Alitalia (tel. 06 2222) collega quotidianamente Roma e Milano con la capitale egiziana (512-596 euro circa a/r in classe economica). Interessanti anche le offerte di Neos (in partenza da Milano) ed Eurofly. Voli charter con partenza da altri aeroporti italiani vengono effettuati da vari tour operator: Se ci sono posti liberi, poco prima della partenza si possono acquistare i biglietti senza dover acquistare l'intero pacchetto. Prezzi inferiori possono essere concessi dalle compagnie aeree a seconda del periodo e della disponibilità o, in alternativa, è possibile prenotare un volo low cost fino a Bruxelles e da lì un altro volo low cost fino al Cairo.
Raggiungere l'Egitto in auto è piuttosto complicato dal punto vista burocratico e anche a causa della lunghezza del percorso; la strada più breve è l'attraversamento di Grecia, Turchia, Siria e Giordania. Non esistono collegamenti diretti Italia-Egitto via mare. Se però volete sperimentare un viaggio avventuroso potete imbarcarvi su una nave mercantile (Strand Voyages, tel. 0044-171-8366363). Chi preferisce un viaggio più tranquillo può optare per una crociera che generalmente fa scalo ad Alessandria.

Tasse di ingresso e di imbarco
Il visto turistico costa 25 euro. La tassa di imbarco per i voli internazionali in partenza dall ' Egitto è di 21 L.E.

Cosa vedere e cosa fare
La piramide romboidale di DashurSolitamente ci si ferma al Cairo il tempo necessario per vedere le Piramidi, il Museo egizio e dare un'occhiata veloce al bazar e a una o due moschee e nemmeno le più importanti (ricordate che l'ingresso alla Piramide di Cheope è limitato a 100 visitatori al giorno, quindi cercate di arrivare la mattina presto. Nel caso riusciate ad accedervi, dovrete pagare un biglietto supplementare oltre a quello già pagato per entrare a Giza). Invece Il Cairo è una città caotica ma affascinante ricchissima di monumenti di alto valore artistico (moschea di Ibn Tulun, moschea di el-Azhar, ecc.), di aspetti meno noti (la città copta, la vecchia città islamica), di opportunità interessanti di svago (spettacoli dei dervisci danzanti, danze folcloristiche, mercato dei dromedari ecc.).
Un giro dell'Egitto classico, oltre al Cairo, prevede in genere la visita del complesso funerario di Saqqara con la piramide a gradoni e dell'antica Menfi; di Luxor, l'antica Tebe, con il complesso monumentale di Karnak, veramente imperdibile, e le necropoli reali (Valle dei Re, delle Regine e dei Nobili) proseguendo poi per il tempio di Deir el-Bahri eretto per la regina Hatshepsut. Risalendo il Nilo è d'obbligo una sosta a Esna (tempio di Khnum), Edfu (con lo splendido tempio di Horus, il meglio conservato d'Egitto), Kom Ombo (tempio di Sobek e Haroeris); Assuan, splendida città dell'Alto Egitto, è base ideale per la visita all'Isola di File e per l'escursione ad Abu Simbel, eccezionale complesso fatto erigere da Ramses II.
Per chi avesse già esperienza di questi luoghi e volesse approfondire la sua conoscenza dell'antico Egitto si consiglia la visita, lungo il corso del Nilo, di Abydos, antico luogo di pellegrinaggio al dio Osiride, Tell el Amarna, capitale del faraone eretico Amenofi IV, Dandara, famosa per il tempio della dea Hator, Hermopilis e Beni Hasan per poi risalire verso i conventi di S. Paolo e S. Antonio. Dalla capitale è possibile, con un'estensione di 3-4 gg., visitare l'oasi del Fayyum e le piramide meno note ma assai suggestive di Meidum (piramide di Huni, III dinastia) e di Dashur (piramide romboidale, piramide rossa, IV dinastia).

Ovviamente è possibile soggiornare senza fare assolutamente nulla se non bagni di sole e di mare: Sharm el-Sheikh e Hurgada sono ormai mete più che note. Da Sharm è comunque consigliabile approfittare almeno della possibilità di visitare il convento di S. Caterina sul Monte Sinai.

Dormire
In Egitto ci sono alberghi per tutte le tasche, dagli hotel di lusso alle pensioncine dove spendere poche lire (max a partire da 120 dollari , min L.E. 30-70, medio 30-50 dollari). Le strutture più moderne sono concentrate nelle città di maggior importanza mentre villaggi turistici sono sorti come funghi lungo le coste del Mar Rosso. Esistono pochi campeggi con tende e bungalow propri mentre il campeggio libero non è consigliato per ragioni di sicurezza. Attualmente esistono una quindicina di ostelli: di recente realizzazione hanno una qualità di servizio simile a quella dei paesi europei (Egyptian Youth Hotel Association, Il Cairo, tel. 02-7940527): il costo oscilla tra le 4 e le 16 L.E., in alcuni casi con la prima colazione inclusa.
Mangiare
Il viaggiatore che abbia l'accortezza di tralasciare la cucina internazionale, spesso insipida e mal cucinata, per avvicinarsi alla cucina egiziana potrà scoprire piatti di buona qualità poco piccanti anche se piuttosto aromatizzati. Si può cominciare assaggiando la popolare mouloukheya, zuppa di erbe molto dolce anche se apparentemente poco invitante per poi passarealla specialità egiziana per eccellenza: il piccione (hamana), preparato in un'infinità di modi.
Sia a pranzo che a cena la tavola sarà traboccante di piattini ricolmi di verdure crude e di foul, un purè di lenticchie, fave, melanzane condite con olio di sesamo, aglio, sale, cumino e aromatizzato con succo di lamun. Il pesce si gusta soprattutto lungo le coste del mar Mediterraneo o del Mar Rosso. Dissetanti succhi di frutta vengono preparati sul momento con qualunque frutto di stagione; la birra nazionale è senza alcol ma accettabile, il tè e il caffè alla turca vengono offerti a qualunque ora ai visitatori e rendono più piacevoli contrattazioni e acquisti.
Il Cairo ed Alessandria sono le uniche due città che dispongono di ristoranti di buon livello indipendenti dagli alberghi. Nelle altre località si possono trovare piccoli ristoranti locali a prezzi economici ma che talvolta possono presentare qualche problema in fatto di igiene (max L.E. 50-100, min. L.E. 3-20, medio L.E. 20-50).

Posta e telefono
Gli uffici postali sono aperti tutti i giorni, tranne il venerdì e i festivi, dalle 8.30 alle 15. L'ufficio postale centrale del Cairo si trova in Midan el-Ataba el-Khadra ed è aperta da sabato a giovedì con orario 7-19, 7-12 il venerdì e le festività nazionali.
Per chiamare l'Italia dall'Egitto bisogna comporre lo 0039 seguito dal numero dell'abbonato. Vi sono numerosi telefoni pubblici a scheda con linea internazionale (cabine gialle e verdi; le schede sono disponibili al prezzo di 10, 20, 30 L.E. e si acquistano nei negozi e nei chioschi) oppure posti telefonici pubblici. Per chiamare tramite operatore internazionale bisogna comporre il 120; per effettuare chiamate a carico del destinatario tramite operatore italiano è necessario comporre il 3655739 dal Cairo e lo 023655739 da resto dell'Egitto. Telefonare dall'hotel è sempre più caro che telefonare tramite operatore; ricordate che dopo 5 squilli a vuoto pagate comunque la telefonata (8 euro!). I cellulari abilitati funzionano perfettamente, ma anche questi sono piuttosto cari (3 euro al minuto); si paga non solo per telefonare, ma anche quando si riceve una chiamata. Costosi anche gli SMS. E' possibile però acquistare una sim turistica con numero egiziano a 100 L.E.(vedi sito della Mobinil) con tariffe di traffico molto più convenienti specie per gli sms. Internet bar sono diffusi un po' in tutto il Paese e presenti sempre nelle città principali anche se i collegamenti sono talvolta molto lenti. Diversi hotel (non solo di lusso ma anche di media e bassa categoria) hanno terminal a disposizione dei clienti e talvolta il servizio è gratuito.

Moneta, carta di credito e cambio
Il Cairo, cortile e fontana della moschea di Ibn TulunMoneta ufficiale dell’Egitto è la lira egiziana (L.E.). Non essendo trattata sul mercato monetario internazionale, la lira egiziana può essere cambiata solo all’interno del Paese presso banche (dom.-giov. 8.30-14 e 17-19, cambio spesso anche ven. e sab. ; le banche straniere fanno invece orario continuato 8.30-16.30 , sab. 8.30-14, chiuso il venerdì), agenzie di cambio (dom.-giov. 8.30-14 e 17-19), porti e aeroporti, grandi alberghi (aperti 24 ore su 24) e ristoranti.
In seguito alla liberalizzazione dei cambi del dollaro e dell'euro, 1 $ vale 5,81 L.E. mentre 1 euro vale 6,99 L.E. Vengono accettate tutte le maggiori divise europee: per l'euro non ci sono problemi, è cambiato ovunque e accettato volentieri. Nei negozi i dollari (le banconote di dollari anteriori al 1990 non sono accettate; difficilmente negoziabili anche i tagli da 100, 50 e 20 dollari a causa dell'alta percentuale di banconote false circolanti nel Paese) vengono cambiati spesso alla pari con l'euro quindi, se ne avete, meglio dare dollari. Vengono accettate tutte le maggiori divise europee ma è sempre meglio aver con sé dollari (le banconote di dollari anteriori al 1990 non sono accettate; difficilmente negoziabili anche i tagli da 100, 50 e 20 dollari a causa dell'alta percentuale di banconote false circolanti nel Paese). Le principali carte di credito sono accettate negli hotel di categoria elevata e nei negozi più importanti; le nuove carte di credito elettroniche non sono sempre facilmente accettate e utilizzabili. Nelle maggiori località turistiche troverete numerosi sportelli bancomat dover poter effettuare prelievi automatici di denaro.
Un buon consiglio è quello di procurasi da subito diverse banconote di piccolo taglio per le mance; nel caso ne foste sprovvisti anche 0,50 euro possono essere sufficienti per piccoli servizi.

ATTENZIONE ! (ndr) In Italia, la Lira Egiziana non ha valore e non la cambiano in nessuno sportello. Quindi, non cambiate grosse cifre in Lire Egiziane !!!!

Spostarsi
La compagnia di bandiera EgyptAir e le compagnie minori Air Sinai (c/o Hotel Nile Hilton, tel.02-5772949) e Zas (c/o Novotel, tel. 02-52918032) collegano le principali città di interesse turistico con voli interni (indicativamente: Cairo-Luxor costa 918 L.E. a/r, Cairo-Assuan 1254 L.E. a/r, Cairo-Sharm el-Sheikh 944 L.E. a/r, le compagnie minori praticano prezzi inferiori).
Il sistema ferroviario egiziano è efficiente ed affidabile soprattutto nel tratto del delta del Nilo con collegamenti regolari tra Il Cairo, Alessandria, Port Said e Suez. La linea ferroviaria che parte dal Cairo e arriva ad Assuan è percorsa invece da treni più lenti, scomodi e sovraffollati mentre i collegamenti diretti tra le principali città sono effettuati con treni di lusso veloci e confortevoli da prenotare il prima possibile (Cairo-Luxor dura 9-11 h e costa 10-17 $ ; Cairo-Assuan dura 15-18 h e costa 12-21 $ a seconda della classe prescelta; in cuccetta costa a partire da 90 $ per persona, cena e colazione incluse ).
Buoni anche gli autobus che collegano le maggiori città del Paese (Cairo-Luxor dura 9 h; Cairo-Assuan dura 12 h) mentre le linee che collegano la capitale con le località dell'area del Delta e del canale di Suez usano spesso mezzi in cattive condizioni e inaffidabili quanto a orari. E' sempre meglio prenotare.Negli autobus di lusso (compagnie Superjet e West Delta) ricordate che generalmente c'è l'abitudine di tenere l'aria condizionata altissima: portate quindi con voi una maglia pesante. Chi non ama il fumo tenga inoltre presente che negli autobus chiunque può fumare a piacere.
Si può noleggiare un'auto presso le maggiori agenzie di autonoleggio con uffici all'aeroporto e presso i maggiori alberghi; la prenotazione può essere fatta già dall'Italia (costi a partire da 50 dollari al giorno circa con kilometraggio illimitato, tasse escluse). E' necessaria la patente internazionale e aver compiuto 25 anni; la segnaletica, eccezion fatta per le nuove autostrade, è soltanto in lingua araba (Il consiglio è di noleggiare un'auto con autista per vari motivi tutti molto validi. Se però, nonostante tutto, volete avventurarvi da soli, non lesinate sull'assicurazione). La benzina costa 190-100 piastre al litro ma i distributori di benzina non sono dislocati a distanze regolari per cui si consiglia di portare con sé una tanica di benzina di riserva e di fare il pieno quando il serbatoio comincia a scendere sotto la metà. Lungo alcune strade potrete incontrare posti di blocco e quindi sarà buona cosa avere sempre sottomano passaporto e patente. Un'auto con autista per girare la capitale in libertà costa, per l'intera giornata, 100 L.E. (l'autista è più che necessario visto il traffico e il modo di guidare tipico dei cairoti).
Dopo aver avuto l'accortezza di fissare il prezzo in anticipo, è sempre possibile noleggiare un taxi o una limousine: i prezzi di quest'ultime sono più alti ma sono senz'altro più affidabili soprattutto se si devono compiere tragitti più lunghi ed impegnativi. Per spostarsi da una città all'altra si può anche ricorrere ad un servees taxi che percorre tragitti prestabiliti radunando il maggior numero possibile di passeggeri; le tariffe sono inferiori a quelle dei taxi veri e propri ma superiori a quelle dei mezzi pubblici.
Nelle zone turistiche è possibile noleggiare un dromedario: prima di montarci sopra è necessario trattare il prezzo dopo aver bene specificato il giro che si vuole compiere; se si è abili, le 200 L.E. richieste possono diventare anche 20. Lungo tutto il corso del Nilo si possono noleggiare feluche, tipiche imbarcazioni a vela; in genere il costo è intorno alle 100 L.E. per persona al giorno ma se siete abili a contrattare potete scendere anche a 30-40 L.E. (trasportano fino a 15 passeggeri e si può dormire in coperta con il sacco a pelo). Se volete fare follie o avere una veduta insolita dei templi di Luxor, potete noleggiare una mongolfiera a L.E. 850 per persona per 45 min. di volo (tel. 2-3415500).

Sanità
La situazione sanitaria dell'Egitto è discreta e soddisfacenti sono le strutture ospedaliere del Cairo e di Alessandria; non altrettanto si può dire per quelle del resto del Paese. Poiché i casi di epatite sono abbastanza frequenti, è buona norma seguire scrupolosamente le più elementari norme igieniche, bere solamente acqua imbottigliata, lavare accuratamente gli alimenti, mangiare carne e verdura solamente se cotte e sbucciare la frutta.
Le vaccinazioni antitifica, anti epatite A e anti epatite B sono sempre consigliabili. In Egitto può fare molto caldo e le temperature elevate possono avere effetti anche gravi su organismi non allenati o particolarmente sensibili; in caso di bisogno la maggior parte degli hotel potrà contattare un medico oppure lo si potrà richiedere al consolato. Si raccomanda di non immergersi nelle acque del Nilo soprattutto nei punti dove l'acqua è stagnante perché è diffusa la bilharziosi, grave malattia provocata da un parassita.

Al Cairo troverete farmacie aperte 24 ore su 24 e potrete acquistare le medicine di cui necessitate anche senza prescrizione medica.

Disabili
I siti archeologici egizi, anche quelli maggiormente frequentati, non sono attrezzati in alcun modo per poter accogliere i disabili: entrare in una piramide o visitare una tomba diventa quindi estremamente difficoltoso se non impossibile. Molte aree pubbliche sono spesso inaccessibili e mancano delle più elementari strutture. Gli alberghi che prevedono qualche camera equipaggiata sono davvero molto pochi (cominciano a trovarsi camere attrezzate nella zona di Sharm el Sheikh) e comunque il livello di assistenza non è paragonabile agli standard europei. In compenso la gente è molto disponibile ad aiutare chi si trova in difficoltà e se noleggiate un'auto capiente non avrete problemi a trovare spazio anche per la sedia a rotelle.

Comportamenti
L'Egitto è un Paese musulmano ed è bene pertanto avere un comportamento che sia rispettoso di quella cultura e di quella religione; in particolare le donne dovranno avere un abbigliamento che non dia adito a provocazioni evitando shorts, gonne corte, maglie scollate e aderenti; sempre per le donne è buona norma inoltre evitare di avere atteggiamenti troppo amichevoli con gli uomini che potrebbero fraintendere le vostre intenzioni.

Durante il Ramadannon bere alcolici, non mangiare e non fumare in pubblico durante le ore diurne. Le manifestazioni pubbliche di affetto tra uomini e donne, anche sposati, sono assolutamente da evitare. E' ottima regola non fotografare qualsiasi potenziale obiettivo strategico (ponti, ferrovie, aeroporti ecc.) e non insistere se qualcuno non vuole essere fotografato. A causa della povertà in cui versa parte della popolazione, evitare di esibire banconote di grosso taglio è una norma di prudenza e, soprattutto, una questione di sensibilità.

Preparatevi psicologicamente, perché in Egitto il turista è continuamente subissato di richieste e di offerte di ogni genere (taxi, cammellata, giro in calesse, vendita di papiri, souvenirs, cartoline, bottiglie d’acqua, cibo, guide…), rivolte spesso con toni e modi aggressivi e “appiccicosi”. Cercate sempre di mostrarvi pazienti ed educati, anche quando non ne potrete più!

Curiosità
Nell'antichità l'Egitto era il paese che produceva la maggior quantità di birra che era considerata bevanda quotidiana e anche medicina. Se ne producevano due tipi: la birra bianca o curmi e la birra nera o zithum. Nutrimento per i neonati, veniva usata anche nei riti funebri per dissetare il ka del morto.

SHARM EL SHEIKH


barriera corallina“Il segreto è la luce. La luce implacabile del sole del deserto che penetra a fondo in un'acqua la cui limpidezza non ha paragoni. Una limpidezza dovuta alla profondità oceanica a cui, nonostante la ridottissima larghezza, arriva il mar Rosso. Che è davvero un piccolo oceano, perché è la profonda spaccatura che separa due placche continentali: l'Africa da una parte, l'Asia dall'altra. In un mare così profondo il moto ondoso non riesce a smuovere la sabbia del fondo, così non ci sono particelle solide in sospensione nell'acqua. Ma non basta: entrambe le coste del mar Rosso sono desertiche: qui non ci sono fiumi che si riversano in mare scaricando tonnellate di detriti come in quasi tutti i mari del mondo. Il ricambio dell'acqua avviene solo attraverso il Bab al Mandab, lo «stretto delle Lacrime» attraverso cui si rovesciano impetuosamente le acque dell'Oceano Indiano. Ma, per quanto turbolente siano le correnti che per secoli hanno trascinato le navi sui suoi scogli procurandogli il poco beneaugurante nome, il Bab al Mandab è a più di duemila chilometri di distanza dalla punta del Sinai e prima di arrivare fin qui l'acqua è perfettamente depurata, come se fosse passata per una gigantesca vasca di decantazione.”


Luogo antico e suggestivo per ogni cristiano, prescelto da Dio per donare a Mosè le Tavole della Legge, il Sinai è una penisola bagnata dal Mar Rosso. Mare chiamato con questo nome dai geografi arabi, forse per il colore delle rocce che costituiscono le sue rocce, forse per la saltuaria colorazione rossastra delle acque dovute alla proliferazione di alghe. Il Mar Rosso è un mare piuttosto ampio (ben 438.000 mq di superficie) dalla forma caratteristica, stretta e allungata: è lungo ben 2.250 km e largo circa 300 km.
E’ un mare estremamente salino e caldo il che determina una incredibile varietà di forme di vita: oltre 1.000 (mille!) specie di pesci tropicali e 450 specie di madrepore.
La sua barriera corallina è tra le più belle del mondo, seconda solo a quella australiana. E’ formata da colonie di piccolissimi animali che nel corso di milioni di anni hanno costruito le loro strutture dure e solide: madrepore, attinie, gorgonie, coralli…tutti di incredibile bellezza! Il Mar Rosso e il suo deserto sono due aree ecologicamente intatte. E tutelate. La pesca è severamente regolamentata, mentre è del tutto vietata quella ad arpione. Il Mar Rosso costituisce quindi un vero Paradiso per gli appassionati di immersioni subacquee.
Sul Mar Rosso si affacciano diverse località di villeggiatura, ma la più famosa e amata dagli taliani è indubbiamente Sharm el Sheikh, più semplicemente chiamata Sharm. Di Sharm, prima di partire, sapevo che è un non luogo, ossia una cittadina nata diversi anni fa dal nulla e circondata solo da sabbia e deserto. In effetti, 40 anni fa, al suo posto c’era solo sabbia: i primi ad insediarsi in questa zona e a costruire alberghi furono gli israeliani nel 1968. E' soprattutto nell’ultimo decennio che la cittadina ha vissuto un vero e proprio boom turistico ed è diventata una delle mete preferite dagli taliani (e dai russi), attirati dalla vicinanza (solo 4 ore di volo), il mare bellissimo e i prezzi abbordabili. In effetti ancora alla fine degli anni Ottanta Sharm contava appena tre alberghi e un centro di immersione.
Oggi il numero degli hotel, dei villaggi, delle multiproprietà è incredibile: a Naama Bay ce ne sono ben 64! Purtroppo anche il deserto più vicino a Sharm ne ha sofferto e mostra, in tutto il suo orrore, sacchetti di plastica e detriti abbandonati… Sharm è un luogo insolito. Pur essendo egiziano, Sharm è un luogo che con l’Egitto ha poco o niente da spartire: non ha una storia o una popolazione locale (beduini a parte) giacchè gli egiziani che lavorano negli hotel e nei negozi sono emigrati dal Cairo, da Alessandria o altre città in cerca di lavoro. Ciò spiega perché molti turisti, al ritorno, raccontano di non aver visto circolare donne egiziane (le mogli dei lavoranti, solitamente stagionali, restano infatti nei paesi di origine, lasciando i loro uomini a lavorare e a vivere a Sharm).

Col nome di Sharm el Sheikh si intende tutta al località nel suo complesso, che in realtà è composta da più zone. C’è una zona comunemente denominata Sharm vecchia, che credevo fosse quella dell’insediamento originario, a fine anni ’60, mentre invece una guida ci ha spiegato che è nata 15 anni fa. In questa zona i turisti in genere non soggiornano perché piuttosto rovinata e priva di barriera. Però ci si va in cerca di souvenir a prezzi più economici che non Naama (approfitto comunque per dire che gli acquisti sono davvero poco a buon prezzo e ciò vale sia a Sharm che a Dahab: conviene fare gli acquisti lungo il Nilo, se venite dalla crociera, perché sul Mar Rosso costa tutto molto di più,e la roba è identica).


cammelloSubito accanto a Sharm si trova Naama Bay, ovvero la zona più turistica. Naama Bay si trova a 7 km dall’aeroporto.Questo è il cuore della località e tutti gli alberghi, anche i più distanti, offrono servizi navetta per raggiungerla.E' una zona che a molti ricorda le più turistiche località della Riviera adriatica: c’è un lungomare stracolmo di palmette, negozi, discoteche, luci stile Las Vegas, insegne, ristorantini american style come ad es. Planet Hollywood, Hard Rock Cafe, Mac Donald, Pizza Hut...C’è anche un grande Casinò, il Sinai Grand Casinò, e numerose sono le discoteche: Bus Stop e Black House sono molto famose; c’è anche una pista da go kart e un parco di divertimenti, il “Mille e una notte”, che si trova a Ras um Sid e propone spettacoli equestri in ambientazione faraonica. Moltissimi i negozi e i centri commerciali. Naama, a mio giudizio, è piuttosto insignificante e priva di fascino al confronto con i mercatini tipici arabi; merita giusto una passeggiata serale, peraltro poco rilassante, dato le insistenze continue dei venditori. A Naama si trovano molti telefoni pubblici, varie farmacie e numerose banche. Ci sono inoltre 2 camere iperbariche e 2 ospedali. Questa zona è stracolma di hotel ...e di spiagge affollate con gli ombrelloni attaccati gli uni agli altri!Inutile dire che le tante barche, le banana boat, le moto d'acqua hanno quasi completamente privato la zona dell’originaria magnifica barriera corallina! La baia si è trasformata in un vero e proprio porto di mare, stipato di ogni genere di battello a motore e barche. Insomma, non è la zona giusta per chi cerca tranquillità e snorkelling; oltretutto è decisamente poco ventilata .


Vicinissima a Naama (1 km , e a 5 km dall'aeroporto), c’è la località di White Knight, una baia con vista sull’isola di Tiran.Qui la barriera è più che discreta. Far Garden si trova invece a 3 km da Naama Bay e a 6 km dall’aeroporto.E’ una zona perfetta per gli appassionati di snorkelling.Shark's Bay è un’altra località molto turistica situata a 10 km da Naama Bay e a 5 km dall’aeroporto: è una baia famosa per la bellezza della barriera corallina e per la magnifica insenatura che la ospita.

Ras um Sid si trova a 8 km da Naama Bay e a 20 km dall’aeroporto ed è una nuova realtà turistico residenziale. Infine c’è Nabo Bay (15 km da Naama Bay e a 8 km dall’aeroporto): in realtà non è una baia vera e propria, ma sorge su un ampio tratto di mare aperto, dai meravigliosi coralli. Anche questa è una nuova realtà turistico residenziale situata di fronte all’isola di Tiran e vicinissima all’area protetta di Nabq, celebre per la foresta di mangrovie. Per muoversi tra le varie località, oltre alle navette messe di solito a disposizione dall’ hotel si possono utilizzare i taxi. Sono di due tipi: quelli egiziani (in regola) e quelli beduini, riconoscibili dal fatto che sono sgangherati e risalenti agli anni Settanta. Ovviamente sono abusivi e anche molto economici! Se li prendete, preparatevi ad una conversazione surreale, dato che i beduini parlano pochissimo l’italiano e l’inglese! E preparatevi ad una guida molto informale, anche a fari spenti nel buio! Normalmente molti di questi tassisti beduini stazionano di persona lungo le strade principali di Naama, sempre pronti a chiedervi se avete bisogno di un taxi. In quanto abusivi, non possono sostare con l’auto in centro, quindi “reclutano” clienti che poi accompagnano al mezzo, posteggiato al di fuori dell’area del centro.

CLIMA
A Sharm i mesi più caldi sono giugno, luglio e agosto, con caldo davvero intenso (sempre oltre i 40°, con punte di 45/48°).Ovviamente questo è anche il periodo in cui si trova l’acqua alla temperatura più mite (29/30°), mentre in altri periodi dell’anno, anche a causa del vento, è necessario fare il bagno con la muta da sub.
Le temperature medie estive sono le seguenti (considerando la min. notturna e la max. diurna):maggio 24°-34 ° C, giugno 26°-37 ° C, luglio 26°-39° C (con punte di 45°), agosto 26°-40 ° C, settembre 26°-38°C (ogni volta che uscite in escursione portate sempre con voi dell’acqua minerale in bottiglia e magari delle bustine di sali minerali , tipo Polase, da sciogliere in caso di spossatezza o eccessiva perdita di liquidi. In particolare questa precauzione è utile per chi, come me, ha la pressione bassa).



ABBIGLIAMENTO
discotecaIn estate vi consiglio di portare abiti in fibre naturali (ottimo il lino), e qualche indumento più pesante per la sera. Non dimenticate un pullover o una felpa di cotone da portare con voi anche di giorno, durante le escursioni, per ripararvi dall’aria condizionata di pullman e ristoranti. Fate molta attenzione all’uso smodato che gli egiziani fanno dell’aria condizionata: in estate lo sbalzo tra esterno e interni è incredibile. Nelle camere l’aria condizionata è regolabile, perciò è meglio regolarla al minimo, in modo da evitare problemi! Ricordate infine che l’Egitto è pur sempre un paese musulmano e richiede un abbigliamento adeguato: evitate scollature, minigonne e pantaloncini troppo corti durante le escursioni o le uscite serali. Anche uno sfoggio eccessivo di gioielli non è di buongusto…Indispensabili un cappello, gli occhiali da sole, creme solari ad alta protezione e le scarpine di gomma o plastica per proteggersi da coralli. Se li possedete, portate con voi anche pinne, maschera e boccaglio. Nel nostro albergo non era possibile noleggiarli, ma solo acquistarli.



PRECAUZIONI IN MARE
In acqua indossate una T shirt di cotone (meglio se colorata, perché il bianco consente a molti raggi di passare) se avete la carnagione delicata o pallida, specie se praticate lo snorkelling per lungo tempo;
utilizzate creme al alta protezione (25/30) resistenti all’acqua e comunque riapplicatele dopo il bagno;
calzate scarpette di gomma ai piedi: vi proteggeranno dai coralli;
non date cibo ai pesci (morirebbero);
non toccate la barriera corallina nè calpestatela con le scarpette o pinne;
non infilate le mani in alcun anfratto;
non asportate coralli, conchiglie e stelle marine: non solo rischiate multe salatissime e timbro sul passaporto come ospite indesiderato, ma contribuite alla rovina di questo paradiso…
Purtroppo comuni sono le lesioni dovute a taglio da corallo. Molti dimenticano che il corallo è un animale e non una roccia: il suo tocco brucia e si infetta facilmente. Come procedere, se si viene in contatto? Bisogna pulire bene irrorando e strofinando la ferita a fondo con acqua dolce o soluzione salina, rimuovendo ogni detrito visibile. Si può a questo punto disinfettare con mercuro cromo e coprire con una medicazione sterile. Poi bisogna controllare che non insorgano reazioni allergiche o infezioni (attenzione a gonfiori, febbre, pus…). In questi casi consultare un medico che vi darà la crema antibiotica giusta.

Se volete fare immersioni sappiate che la profondità massima delle immersioni è di 30 metri. Chi vuole fare immersioni deve esibire un certificato medico sportivo di idoneità, il brevetto in possesso e il log book. L’escursione sub più nota è forse quella al relitto del Thislegorm , un cargo armato inglese affondato dai tedeschi il 6 ottobre 1941. Fu ritrovato da Cousteau nel ’56 e poi di nuovo perso. Dal 1991 è stato definitivamente ritrovato. Il cargo era lungo ben 126 m. Ora si trova tra i 17 e i 33 m di profondità, nello stretto di Gubal, a 7,5 miglia dalla costa del Sinai. Un’altra immersione spettacolare è alla barriera di Shark e Yolanda Reef , che si trova nel Parco di Ras Mohammed: qui la barriera scende verticalmente fino ad oltre 700 m!


COSA ACQUISTARE
mercatoLe cose “tipiche” da acquistare sono: spezie (tra cui un ottimo hennè e un buonissimo karkadè, mentre lasciate perdere lo zafferano), soprammobili e utensili in legno, borse in pelle, scatoline intarsiate in madreperla, boccette in vetro lavorato e profumi, tessuti di cotone egiziano, considerato da molti come il migliore del mondo oppure capi già confezionati quali sciarpe, camicie e freschissime tuniche, ciabattine di pelle di dromedario (odore poco piacevole, ma morbidissime), shisha (pipa ad acqua) con aromi alla frutta, papiri veri e… papiri finti (cioè foglie di banano stampate a macchina): per distinguerli ricorrete a questo piccolo “trucco”. Inumidite di saliva il vs. dito mignolo e passatelo sul disegno del papiro in un angolo: se il dito si colora, il papiro è dipinto originale, se invece non si sporca, allora è stampato e dovrà costare quindi pochissimo!
Il classico cartiglio d’oro col proprio nome trascritto in geroglifico, gioielli come turchesi, lapislazzuli, topazio, acquamarina (ma occhio alle fregature se non siete esperti). Contrattare è un'abitudine, oltre che un modo stressante di entrare in rapporto con i mercanti locali. Ricordate che il primo prezzo è sempre folle, anche 10 volte superiore a quello reale: occorre quindi armarsi di santa pazienza e rilanciare fino all’accordo. La prima regola comunque è “girare” e cercare il prezzo migliore: non fermatevi al primo negozio che incontrate!
Molti turisti lamentano il modo in cui si viene presi di mira dai negozianti: in effetti può essere stressante. Oltre a richiami insistenti e ripetuti, i venditori amano ripetere ai turisti italiani di avere origine italiana, di essere figli di un italiano e di avere la fidanzata in Italia. Quasi sempre si tratta di frottole, dette per attirare l’attenzione e la simpatia dei turisti in cerca di souvenir. A volte, invece, vi dicono che lavorano nel vostro hotel e poi vi invitano a seguirli per andare a visitare il loro negozio o il negozio di un amico oppure, più semplicemente, vi affiancano e attaccano bottone per chiedervi le vostre impressioni e alla fine, inevitabilmente, vi invitano a seguirli nel loro negozio, o in quello di amici e parenti. Stringi stringi, la fine è sempre quella!


Ogni egiziano a Sharm ha il suo nome in italiano e parla piuttosto bene la nostra lingua, conoscendo addirittura i nostri dialetti regionali. I negozi hanno spessissimo le insegne in italiano, magari un poco strampalate. I negozi sono ovunque, anche negli hotel, ma se volete fare acquisti è bene andare a Naama Bay o a Sharm vecchia, dove si riescono a spuntare prezzi sicuramente migliori, mentre negli hotel difficilmente contrattano e hanno prezzi molto più alti. Sappiate comunque che la zona è cara e i souvenir hanno prezzi esosi rispetto al resto dell’Egitto.

N.B. Secondo la legge egiziana è illegale vendere o acquistare oggetti d’antiquariato (anche non egiziani) che abbiano più di 100 anni. Al momento della partenza, prima di lasciare l’ Egitto, qualora foste in possesso di oggetti dall’aria vagamente antica vi verrà richiesta la documentazione che ne certifichi l’età. Attenzione quindi ad effettuare incauti acquisti.

>Monastero di Santa Caterina

Il Monastero si trova in mezzo al deserto, a 1.600 m, e ospita capolavori dell’arte bizantina: 2.000 icone e 3.000 manoscritti preziosissimi. Da Sharm bisogna affrontare 240 km per arrivare al monastero: l’escursione prevede un lungo tragitto in pullman di circa 2 ore e mezza. Le condizioni della strada sono buone, salvo nel tratto finale quando si fa sterrata.
L'origine del Monastero risale al 330 d.C. quando l'imperatrice Elena, madre dell'Imperatore Costantino, ordinò la costruzione di una piccola chiesa presso ilRoveto Ardente di Mosè, ai piedi del monte Sinai: la Chiesa della Trasfigurazione. Un paio di secoli più tardi l’Imperatore Giustiniano fece fortificare il complesso.Il monastero venne ingrandito a più riprese nei periodi successivi; la cinta muraria è di dimensioni e di altezza diverse per la necessità di adattarla alla conformazione della montagna. Fu solo nell'XI sec. che il Monastero fu dedicato a Santa Caterina d'Alessandria, una martire morta nel IV sec. d.C. I suoi resti, che si dice furono trovati dai monaci sulla cima di una montagna vicino al Monte Sinai, furono seppelliti nella basilica del monastero. Nonostante la conquista da parte degli arabi musulmani del Sinai nel 641 d.C., i monaci continuarono a vivere nel convento, salvaguardati da un editto di Maometto che assicurava loro la sua protezione, provvedimento che prese anche Napoleone durante la Campagna d'Egitto. I monaci che vivono oggi nel Monastero appartengono ad un ordine monastico che in origine aderiva alla Chiesa di Roma e nel 1260 fu riconosciuto dal papa Innocenzo IV, ma due secoli più tardi, nel 1439, all'epoca del Concilio di Firenze, se ne staccò per seguire la liturgia della Chiesa Ortodossa d'Oriente.
Essi seguono la regola di San Basilio e adottano la lingua greca nelle funzioni liturgiche essendo i monaci stessi in gran maggioranza Greci. Il Monastero custodisce preziosi tesori: oltre al sarcofago con il corpo della santa, racchiude una magnifica collezione di oltre 2.000 icone di epoca paleocristiana, bizantina e post bizantina, per non parlare della ricca biblioteca, che ospita la seconda più vasta collezione (dopo quella del Vaticano) di manoscritti antichi in greco, siriaco e arabo (purtroppo la Biblioteca non è aperta al pubblico). La splendida Basilica è impreziosita da magnifici mosaici, con pregevoli opere bizantine. Da un paio d’anni (2002) è stata inoltre resa accessibile al pubblico una delle più belle e singolari collezioni di oggetti d'arte cristiana: un piccolo ma singolare museo di nove stanze chiamato "La Sacra Sagrestia" espone dei capolavori di grande valore artistico.Tra i raffinati oggetti esposti si trovano delle squisite icone bizantine del VI sec., delicati manoscritti in siriano risalenti al IX sec., rari libri di preghiera slavi oltre a splendidi oggetti in argento, oro, avorio e pietre preziose. Probabilmente l’oggetto più prezioso tra quelli esposti è una parte del Codex Sinaiticus, una versione della Bibbia risalente al IV sec. che si trova al British Museum di Londra.Prima di terminare la visita si ammira anche il Roveto ardente di Mosè e si può sistare nell’ossario, una stanza chiusa al pubblico, ma visibile attraverso una finestrella: all’interno teche con scheletri e ossa varie.


>Salita al Monte Sinai
tramontoIl Monte Sinai è un luogo sacro per le tre grandi religioni monoteistiche: secondo la tradizione tra i monti del Sinai avvenne l'Esodo degli Ebrei che, dopo 40 estenuanti giorni di marcia tra le montagne ed i deserti, arrivarono al Monte Horeb sulla cui vetta Mosè ricevette le Tavole della Legge con i 10 comandamenti. Escursione impegnativa che occupa l’intera notte. Si parte di notte, tra le 22 e mezzanotte, con jeep o minibus. La salita al Monte (2.285 m) richiede circa 3 ore di cammino.La prima parte del percorso in salita può essere fatta su dromedario: è chiamata Il Cammino di Mosè e consiste in 3.700 gradini. La seconda, invece, è fatta per forza a piedi: sono 700 scalini.Meglio essere un minimo allenati (la salita è molto ripida), calzare scarpe adatte, portarsi felpona e abbigliamento pesante, foulard per la gola e torcia elettrica. Giunti in cima si attente l’alba. In genere l’ascesa al monte è abbinata alla visita del Monastero di Santa Caterina e si torna in albergo in tempo per il pranzo.


>-Canyon colorato
Di solito abbinato alla visita della cittadina di Nuweiba (150 km da Sharm) dura un'intera giornata. L’escursione, effettuata in jeep o minibus, attraversa una pista desertica e giunge al Canyon, dove si scende a passeggiare tra le rocce multicolori (la zona dell’area protetta di Taba).Il pranzo è servito di solito sul mare, a Nuweiba. Nel pomeriggio c’è tempo per un po’ di relax.


>- Parco nazionale di Ras Abu Galum
Si effettua in fuoristrada e parte in dromedario (sino al pozzo naturale) e comprende bagni, sole e mare nell’area protetta di Ras Abu Galum. Talvolta la gita prevede una sosta a Dahab per lo shopping ma la vera attrazione della gita è il Blue Hole, un punto della barriera corallina particolarmente bello e intatto.


>- Parco marino di Ras Mohammed
Ras Mohammed è zona protetta dal 1983 e si trova sulla punta estrema della penisola del Sinai.Chiamato anche "l'Acquario di Allah", è ancora spettacolare, nonostante la massiccia presenza di turisti. Offre colori inimmaginabili, pesci multicolori e profondità niente male, fino a 180 metri!Molto divertente anche per i non sub, dotati solo di pinna e maschera! Se si ha paura, viene fornito un giubbetto salvagente.
Da Sharm il Parco è raggiungibile, via terra, in circa 45 minuti di pulmino. Oppure via mare.La località è una baia con dei promontori da cui è possibile godere di bellissimi panorami sul Golfo di Aqaba.Secondo la tradizione questo è il luogo in cui le acque del Mar Rosso si sono divise per lasciare passare Mosè con gli Ebrei in fuga dall'Egitto.
pesce pagliaccioL’ingresso al Parco è suggestivo: ci sono enormi blocchi di cemento che ricordano i primitivi menhir di Stonehenge! La durata dell’escursione è di mezza giornata o un giorno intero. Si effettua via terra o mare.Via terra prevede la sosta, all'interno del parco, al "lago magico" nelle cui acque turchesi si può fare il bagno, alla "piccola foresta delle mangrovie" e alla "spaccatura della roccia" causata da un terremoto di alcuni secoli or sono. Via mare, invece, prevede la sosta ad altri due punti per lo snorkelling.


>- Isola di Tiran
E’ un'isola disabitata con spiagge molto belle che si trova tra il Golfo di Suez e quello di Aqaba, in pratica di fronte la Giordania. La gita, della durata di un giorno, offre l’opportunità di effettuare alcune soste di snorkelling su barriere strabilianti.La si può raggiungere con una lunga navigazione lungo la costa oppure con un tragitto in pullman seguito da un breve passaggio via mare. A noi questa escursione è stata proposta a 30 euro, incluso pranzo.

>- Dahab
Località talvolta abbinata all’escursione diurna al Monastero di Santa Caterina. Dahab si trova a circa 100 km da Sharm. E’ un sito formato da un promontorio che delimita due baie le cui sponde sono ricoperte da una sabbia colore giallo-oro da cui trae origine il nome Dahab, parola che nella lingua beduina significa "oro". Un esteso palmeto contorna la spiaggia di Ghazala creando un paesaggio carino, ma purtroppo assai devastato dall’incontrollata crescita turistica (campeggi, ristoranti., alberghi, bar e locali notturni).
Un tempo piccolo villaggio beduino, Dahab divenne celebre negli anni Settanta come meta preferita dagli hippy. Oggi è ancora molto turistica e ricca di bazar, assolutamente non conveniente come ci dicevano!L’impressione non è buona: non è né bella, ne curata. Tutti i negozi hanno la stessa paccottiglia in vendita, decisamente kitsch e a prezzi elevati rispetto alle località lungo il Nilo. I venditori sono stressanti e le contrattazioni scarse, perché i prezzi restano alti.Una vera delusione: Dahab mi era stata descritta come una località ridente e caratteristica. Sì, forse per chi non è mai stato in un paese arabo e non può fare raffronti. Io l’ ho trovata brutta e davvero poco significativa. La gita può prevedere la possibilità di fare il bagno nella baia Blue Hole, una spaccatura nella roccia che dai 6 m scende a picco a 50.

>- Cammellata nel deserto con tè/cena beduina
A dire il vero trattasi di dromedari e non cammelli. Interessante specie per chi non è mai stato nel deserto: un tramonto nel deserto va visto almeno una volta nella vita! Al vostro arrivo sarete circondati da un orda di bambini che vi inviteranno a salire sul loro cammello. Naturalmente, poi vi chiederanno la mancia per il loro servizio; lasciate perdere le caramelle, meglio le matite colorate e le magliette. Di solito i beduini offrono tè alla menta e pane cotto sulla pietra mentre la cena beduina prevede di solito carne alla griglia, riso bollito e pane beduino.

>- Moto nel deserto
La chiamano anche Moto Quad Runner (sconsigliata a bambini e donne in stato interessante). Si visita il deserto intorno a Naama Bay. Le moto sono automatiche o a marce; portarsi foulard e occhiali per proteggersi dall’inevitabile sabbia sollevata….

>- Gita con barche dotate di fondo di vetro
Gita di mezza giornata fatta su barche dotate di fondo trasparente. Si scende lungo la costa di Naama Bay, ammirando pesci e coralli. Gita perfetta per chi non ha troppa confidenza col mare.

Monastero di Santa Caterina Il Monastero si trova in mezzo al deserto, a 1.600 m, e ospita capolavori dell’arte bizantina: 2.000 icone e 3.000 manoscritti preziosissimi. Da Sharm bisogna affrontare 240 km per arrivare al monastero: l’escursione prevede un lungo tragitto in pullman di circa 2 ore e mezza. Le condizioni della strada sono buone, salvo nel tratto finale quando si fa sterrata. L'origine del Monastero risale al 330 d.C. quando l'imperatrice Elena, madre dell'Imperatore Costantino, ordinò la costruzione di una piccola chiesa presso ilRoveto Ardente di Mosè, ai piedi del monte Sinai: la Chiesa della Trasfigurazione. Un paio di secoli più tardi l’Imperatore Giustiniano fece fortificare il complesso.Il monastero venne ingrandito a più riprese nei periodi successivi; la cinta muraria è di dimensioni e di altezza diverse per la necessità di adattarla alla conformazione della montagna. Fu solo nell'XI sec. che il Monastero fu dedicato a Santa Caterina d'Alessandria, una martire morta nel IV sec. d.C. I suoi resti, che si dice furono trovati dai monaci sulla cima di una montagna vicino al Monte Sinai, furono seppelliti nella basilica del monastero. Nonostante la conquista da parte degli arabi musulmani del Sinai nel 641 d.C., i monaci continuarono a vivere nel convento, salvaguardati da un editto di Maometto che assicurava loro la sua protezione, provvedimento che prese anche Napoleone durante la Campagna d'Egitto. I monaci che vivono oggi nel Monastero appartengono ad un ordine monastico che in origine aderiva alla Chiesa di Roma e nel 1260 fu riconosciuto dal papa Innocenzo IV, ma due secoli più tardi, nel 1439, all'epoca del Concilio di Firenze, se ne staccò per seguire la liturgia della Chiesa Ortodossa d'Oriente. Essi seguono la regola di San Basilio e adottano la lingua greca nelle funzioni liturgiche essendo i monaci stessi in gran maggioranza Greci. Il Monastero custodisce preziosi tesori: oltre al sarcofago con il corpo della santa, racchiude una magnifica collezione di oltre 2.000 icone di epoca paleocristiana, bizantina e post bizantina, per non parlare della ricca biblioteca, che ospita la seconda più vasta collezione (dopo quella del Vaticano) di manoscritti antichi in greco, siriaco e arabo (purtroppo la Biblioteca non è aperta al pubblico). La splendida Basilica è impreziosita da magnifici mosaici, con pregevoli opere bizantine. Da un paio d’anni (2002) è stata inoltre resa accessibile al pubblico una delle più belle e singolari collezioni di oggetti d'arte cristiana: un piccolo ma singolare museo di nove stanze chiamato "La Sacra Sagrestia" espone dei capolavori di grande valore artistico.Tra i raffinati oggetti esposti si trovano delle squisite icone bizantine del VI sec., delicati manoscritti in siriano risalenti al IX sec., rari libri di preghiera slavi oltre a splendidi oggetti in argento, oro, avorio e pietre preziose. Probabilmente l’oggetto più prezioso tra quelli esposti è una parte del Codex Sinaiticus, una versione della Bibbia risalente al IV sec. che si trova al British Museum di Londra.Prima di terminare la visita si ammira anche il Roveto ardente di Mosè e si può sistare nell’ossario, una stanza chiusa al pubblico, ma visibile attraverso una finestrella: all’interno teche con scheletri e ossa varie. - Salita al Monte Sinai Il Monte Sinai è un luogo sacro per le tre grandi religioni monoteistiche: secondo la tradizione tra i monti del Sinai avvenne l'Esodo degli Ebrei che, dopo 40 estenuanti giorni di marcia tra le montagne ed i deserti, arrivarono al Monte Horeb sulla cui vetta Mosè ricevette le Tavole della Legge con i 10 comandamenti. Escursione impegnativa che occupa l’intera notte. Si parte di notte, tra le 22 e mezzanotte, con jeep o minibus. La salita al Monte (2.285 m) richiede circa 3 ore di cammino.La prima parte del percorso in salita può essere fatta su dromedario: è chiamata Il Cammino di Mosè e consiste in 3.700 gradini. La seconda, invece, è fatta per forza a piedi: sono 700 scalini.Meglio essere un minimo allenati (la salita è molto ripida), calzare scarpe adatte, portarsi felpona e abbigliamento pesante, foulard per la gola e torcia elettrica. Giunti in cima si attente l’alba. In genere l’ascesa al monte è abbinata alla visita del Monastero di Santa Caterina e si torna in albergo in tempo per il pranzo. -Canyon colorato Di solito abbinato alla visita della cittadina di Nuweiba (150 km da Sharm) dura un'intera giornata. L’escursione, effettuata in jeep o minibus, attraversa una pista desertica e giunge al Canyon, dove si scende a passeggiare tra le rocce multicolori (la zona dell’area protetta di Taba).Il pranzo è servito di solito sul mare, a Nuweiba. Nel pomeriggio c’è tempo per un po’ di relax. - Parco nazionale di Ras Abu Galum Si effettua in fuoristrada e parte in dromedario (sino al pozzo naturale) e comprende bagni, sole e mare nell’area protetta di Ras Abu Galum. Talvolta la gita prevede una sosta a Dahab per lo shopping ma la vera attrazione della gita è il Blue Hole, un punto della barriera corallina particolarmente bello e intatto. - Parco marino di Ras Mohammed Ras Mohammed è zona protetta dal 1983 e si trova sulla punta estrema della penisola del Sinai.Chiamato anche "l'Acquario di Allah", è ancora spettacolare, nonostante la massiccia presenza di turisti. Offre colori inimmaginabili, pesci multicolori e profondità niente male, fino a 180 metri!Molto divertente anche per i non sub, dotati solo di pinna e maschera! Se si ha paura, viene fornito un giubbetto salvagente. Da Sharm il Parco è raggiungibile, via terra, in circa 45 minuti di pulmino. Oppure via mare.La località è una baia con dei promontori da cui è possibile godere di bellissimi panorami sul Golfo di Aqaba.Secondo la tradizione questo è il luogo in cui le acque del Mar Rosso si sono divise per lasciare passare Mosè con gli Ebrei in fuga dall'Egitto. L’ingresso al Parco è suggestivo: ci sono enormi blocchi di cemento che ricordano i primitivi menhir di Stonehenge! La durata dell’escursione è di mezza giornata o un giorno intero. Si effettua via terra o mare.Via terra prevede la sosta, all'interno del parco, al "lago magico" nelle cui acque turchesi si può fare il bagno, alla "piccola foresta delle mangrovie" e alla "spaccatura della roccia" causata da un terremoto di alcuni secoli or sono. Via mare, invece, prevede la sosta ad altri due punti per lo snorkelling. - Isola di Tiran E’ un'isola disabitata con spiagge molto belle che si trova tra il Golfo di Suez e quello di Aqaba, in pratica di fronte la Giordania. La gita, della durata di un giorno, offre l’opportunità di effettuare alcune soste di snorkelling su barriere strabilianti.La si può raggiungere con una lunga navigazione lungo la costa oppure con un tragitto in pullman seguito da un breve passaggio via mare. A noi questa escursione è stata proposta a 30 euro, incluso pranzo. - Dahab Località talvolta abbinata all’escursione diurna al Monastero di Santa Caterina. Dahab si trova a circa 100 km da Sharm. E’ un sito formato da un promontorio che delimita due baie le cui sponde sono ricoperte da una sabbia colore giallo-oro da cui trae origine il nome Dahab, parola che nella lingua beduina significa "oro". Un esteso palmeto contorna la spiaggia di Ghazala creando un paesaggio carino, ma purtroppo assai devastato dall’incontrollata crescita turistica (campeggi, ristoranti., alberghi, bar e locali notturni). Un tempo piccolo villaggio beduino, Dahab divenne celebre negli anni Settanta come meta preferita dagli hippy. Oggi è ancora molto turistica e ricca di bazar, assolutamente non conveniente come ci dicevano!L’impressione non è buona: non è né bella, ne curata. Tutti i negozi hanno la stessa paccottiglia in vendita, decisamente kitsch e a prezzi elevati rispetto alle località lungo il Nilo. I venditori sono stressanti e le contrattazioni scarse, perché i prezzi restano alti.Una vera delusione: Dahab mi era stata descritta come una località ridente e caratteristica. Sì, forse per chi non è mai stato in un paese arabo e non può fare raffronti. Io l’ ho trovata brutta e davvero poco significativa. La gita può prevedere la possibilità di fare il bagno nella baia Blue Hole, una spaccatura nella roccia che dai 6 m scende a picco a 50. - Cammellata nel deserto con tè/cena beduina A dire il vero trattasi di dromedari e non cammelli. Interessante specie per chi non è mai stato nel deserto: un tramonto nel deserto va visto almeno una volta nella vita! Al vostro arrivo sarete circondati da un orda di bambini che vi inviteranno a salire sul loro cammello. Naturalmente, poi vi chiederanno la mancia per il loro servizio; lasciate perdere le caramelle, meglio le matite colorate e le magliette. Di solito i beduini offrono tè alla menta e pane cotto sulla pietra mentre la cena beduina prevede di solito carne alla griglia, riso bollito e pane beduino. - Moto nel deserto La chiamano anche Moto Quad Runner (sconsigliata a bambini e donne in stato interessante). Si visita il deserto intorno a Naama Bay. Le moto sono automatiche o a marce; portarsi foulard e occhiali per proteggersi dall’inevitabile sabbia sollevata…. - Gita con barche dotate di fondo di vetro Gita di mezza giornata fatta su barche dotate di fondo trasparente. Si scende lungo la costa di Naama Bay, ammirando pesci e coralli. Gita perfetta per chi non ha troppa confidenza col mare.


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