Inizio menu




Fine menu




 Turchia



L'antica Asia Minore ha da sempre attirato l'uomo occidentale vuoi per il fascino esercitato da una terra che fu culla di civiltà vuoi per la seduzione molto più terrena che sprigionavano le sue sensualissime odalische. L'altra faccia del fascino è stata - per secoli - il terrore per le imprese di un popolo capace di arrivare alle porte di Vienna facendo tremare l'Occidente e trasponendo nell'immaginario collettivo il grido di "mamma li Turchi". Queste contraddizioni rendono ancor oggi affascinante un viaggio nelle molteplici anime della Turchia, un Paese capace di sorprendere il viaggiatore straniero con la calda ospitalità e gentilezza della sua gente, con la bellezza incontaminata dei suoi paesaggi, con la capacità di offrire molto spendendo davvero poco

mappa


Turchia in cifre


Capitale: Ankara
Superficie: 779.452 kmq
Abitanti: 69.660.559 (luglio 2005)
Abitanti capitale: 3.001.500
Densità di popolazione: 86,2 ab./kmq (1.023 ab/kmq a Istanbul)
Religione: Islamica, ebrea, cristiana

Geografia e territorio
La Turchia confina a N con la Grecia, la Bulgaria e il Mar Nero, a E con la Georgia, l'Armenia e l'Iran, a S con l'Iraq , la Siria e il Mar Mediterraneo che a O prende il nome di Mar Egeo. Con una superficie di 780.580 kmq, la Turchia è grande circa il doppio dell'Italia: il 3% del suo territorio si trova nel continente europeo (Tracia orientale) mentre l'Anatolia appartiene all'Asia. Fatta eccezione per una piccola zona del tavoliere arabico a sud-est il Paese appartiene alla zona delle catene montuose eurasiatiche: i monti Pontici a nord e il Tauro a sud che si prolunga nei rilievi dell'Antitauro; la cima più elevata del Paese è l'Ararat (5165 m), di biblica memoria. I monti del Tauro degradano più dolcemente dei monti Pontici permettendo la formazione di due pianure, quella più ampia di Adana e quella più stretta di Antalya. L'uniforme andamento delle coste settentrionali e meridionali contrasta con la molteplicità delle frastagliature della costa occidentale. L'aridità dell'interno e la struttura ad altopiano, chiuso da catene montuose, fanno sì che la Turchia abbia una rete idrografica di scarso rilievo. Tra i monti del Tauro orientale sgorgano le sorgenti del Tigri e dell'Eufrate che scorrono in terra turca rispettivamente per 1950 e 2760 km.

Popolazione
I Turchi, di origine centro asiatica, costituiscono circa il 90% della popolazione della Turchia. La più grande minoranza è rappresentata dai Curdi, in via di costante aumento demografico a causa dell'alto tasso di natalità, stanziati soprattutto nelle zone sud-orientali del Paese mentre lungo la zona di confine con la Siria abitano gruppi di Arabi (1-2%). AnfiteatroFino alla prima guerra mondiale risiedevano in Turchia forti minoranze di Armeni e di Greci ma dei primi, dopo il loro sterminio, ne restano circa 40.000 mentre i greci turchi furono scambiati con turchi abitanti in Grecia; i circa 10.000 greci rimasti oggi vivono soprattutto a Istanbul. Poche migliaia di individui contano anche le minoranze dei Lasi, Circassi, Georgiani e Bulgari islamici.

Clima
Lungo le coste turche il clima è tipicamente mediterraneo con estati calde e inverni miti. La stagione calda è decisamente secca mentre le precipitazioni sono abbondanti durante i mesi invernali; le temperature estive si aggirano sui 30° C. superando anche i 35° C. nelle zone riparate dal vento. L'Anatolia ha un clima continentale e semidesertico con estati calde ed inverni freddi. Di sera, anche in estate, la temperatura si abbassa perché si rimane sempre a un'altitudine di quasi 1000 m; la primavera porta invece le piogge. La costa del Mar Nero è la zona più mite e piovosa della Turchia il che significa alta umidità dell'aria e un'afa tropicale in estate; rare le nevicate invernali. A Istanbul infine, la temperatura non raggiunge punte molto elevate nemmeno in estate.

Ora
I turisti italiani devono mettere avanti di 1 h. l'orologio al momento del loro arrivo in Turchia (quando in Italia sono le 12 in Turchia sono le 13). Stessa differenza quando in Italia è in vigore l'ora legale, adottata anche in Turchia.

Lingua
Lingua ufficiale del Paese è il turco, appartenente al gruppo uralo-altaico. Con la riforma voluta da Ataturk, molte parole persiane e arabe furono eliminate dalla lingua e sostituite da nuovi vocaboli turchi mentre l'alfabeto latino sostituì nella scrittura la vecchia grafia araba. Nelle località turistiche sono estremamente diffusi l'inglese e il tedesco ma anche parlando italiano spesso non ci sono problemi.

Religione
moscheaUfficialmente la Turchia è uno Stato laico ma il 98% della popolazione è composto da musulmani di credo sunnita. Il restante 2% comprende piccoli gruppi di sciiti delle regioni orientali del Paese, comunità di ebrei sefarditi, greci e armeno-ortodossi, cattolici di rito bizantino e armeni protestanti.


Storia
Tra il 6250 e il 5400 a.C. in Anatolia viene fondata Catal Hoyuk, una delle più antiche città del mondo. Con il regno degli ittiti (1850-1200 a.C.) la Turchia entra per la prima volta nella storia mentre, verso il 1250 a.C., gli achei attaccano i principati della costa egea e inizia la guerra di *****. Nei secoli successivi l'Anatolia diventa un grande crogiolo di razze: frigi e cimmeri, mesi e lidi, greci e carii, urartei e persiani; con Alessandro Magno la regione rientra nella sfera culturale greco-ellenistica. Ereditando il regno di Pergamo, Roma pone piede in Asia nel 133 a.C.: Efeso ne diventa il capoluogo mentre Antiochia, Cesarea e Pergamo sono metropoli potenti e famose in tutto il mondo di allora.


VillaggioL'impero bizantino dura più di mille anni (330-1453 d.C.) e Costantinopoli diventa una città ricca e potente. Nel VII sec. gli Arabi attaccano per la prima volta Costantinopoli, poi compaiono i Turchi selgiuchidi mentre nel 1301 Osman I fonda l'Impero Ottomano che, nel 1453, conquisterà Costantinopoli e poi, via via, la Siria, L'Egitto, i Balcani, l'Iraq, l'Ungheria e il Mar Mediterraneo diventando uno degli imperi più vasti di tutti i tempi estendendosi dalla Russia all'Algeria.


L'Impero Ottomano durerà 5 secoli e subirà la sconfitta definitiva con la I Guerra mondiale. Nel 1919 scoppia la Guerra d'indipendenza guidata dal generale Mustafa Kemal che, nel 1923, proclama la Repubblica con capitale Ankara. Kemal, che il Parlamento chiamerà Ataturk (padre dei turchi) occidentalizza il Paese: abolisce la poligamia, dà il diritto di voto alle donne, abolisce l'Islam quale religione di stato, introduce l'uso dell'alfabeto latino. In seguito la democrazia sarà minacciata da un paio di colpi di stato nel 1960 e nel 1971. Nel 1991 la Turchia partecipa alla Guerra del Golfo mentre nel 1993 sale al potere Tansu Ciller. Alla fine del 1995 le nuove elezioni vedono la vittoria del partito islamico Refah e del suo leader Erbakan che verrà sostituito, nel 1997, da un governo di coalizione di centro-sinistra guidato da Yilmaz e, nel 1999, da un nuovo governo riaffidato a Ecevit mentre a peggiorare una situazione già fortemente instabile, si inserisce il problema curdo (Ocalan).


Costituzione
RovineDal 1923 la Turchia è una Repubblica che la Costituzione del 1961 definisce "nazionale, democratica, laica e sociale".
Tre anni dopo il colpo di stato incruento del 1980 i cittadini turchi furono chiamati alle urne per eleggere i membri della Grande Assemblea Nazionale che detiene il potere legislativo e che è composta dall'Assemblea Nazionale e dal Senato. La Grande Assemblea elegge il Presidente che resta in carica 7 anni e non può essere rieletto. Il potere esecutivo è in mano al Presidente della Repubblica e al Consiglio dei Ministri. Amministrativamente la Turchia è divisa in 67 zone con a capo altrettanti governatori. Oggi il Paese è retto da un sistema politico pluripartitico ispirato a concezioni democratiche.

Situazione politica
La Repubblica turca fondata nel 1923 da Kemal Ataturk vede minacciata la propria democrazia dai colpi di stato del 1960 e del 1971. Due anni più tardi Bulent Ecevit ordina alle truppe turche di invadere la parte settentrionale di Cipro. Nel 1983, dopo tre anni di governo dei militari, la vittoria del Partito della Patria porta al governo Torgut Ozal che avvia la Turchia verso una forte crescita economica e sociale facendola al contempo uscire dall'isolamento politico.

DesertoNel 1991 la Turchia partecipa alla Guerra del Golfo contro l'Iraq. Morto Ozal nel 1993 sale al potere l'energica Tansu Ciller mentre il Paese chiede di entrare nell'Unione Europea. Alla fine del 1995 le nuove elezioni vedono la vittoria del partito islamico Refah e del suo leader Erbakan che mettono a dura prova il tradizionale laicismo e occidentalismo turco. Nel 1997 Erbakan è costretto alle dimissioni e il suo partito viene sciolto consentendo la formazione di un governo di coalizione retto da Mesut Yilmaz. Nel 1999 il nuovo governo del Paese viene riaffidato a Ecevit mentre a peggiorare una situazione già fortemente instabile concorre il problema curdo e il processo contro il leader curdo A. Ocalan. A seguito poi del disastroso terremoto che ha colpito la Turchia nell'estate-autunno 1999, si è sviluppato in tutto il Paese una forte presa di posizione contro la corruzione politica, l'esercito e il governo che non hanno saputo gestire in maniera adeguata l'emergenza. Attualmente la Turchia si trova al centro di una grave tempesta finanziaria scatenata dai contrasti tra il presidente Sezer e il premier Ecevit, emergenza che ha aperto crepe nel governo turco.

Negli ultimi anni la Turchia sta cercando di avviare una serie di riforme in grado di consentirle l'ingresso nella UE. Tra i vari nodi da risolvere ricordiamo la questione cipriota, quella delle minoranze curde e quella relativa al riconoscimento di responsabilità dell'Impero Ottomano nel genocidio armeno.

Economia
Se fino a 20 anni fa la Turchia era un paese rurale, oggi ha varcato la soglia dell'industrializzazione anche se continua ad avere un grande bisogno di investimenti per modernizzare e ampliare le infrastrutture. Lo Stato, onnipresente, controlla settori chiave come quelli dell'industria pesante, tessile, petrolchimica, siderurgica e metalmeccanica. Sono in continuo aumento le fabbriche per il montaggio delle auto, la costruzione di macchine utensili e il settore della trasformazione. Più della metà della popolazione attiva è tuttora impegnata nell'agricoltura; particolarmente sviluppate sono le coltivazioni del grano, patate, legumi, cotone, frutta, olive, semi di girasole, tabacco e barbabietole da zucchero. Pecore, bovini e capre pascolano sui vasti altopiani dell'Anatolia; i montoni da lana si allevano per la fabbricazione dei tappeti. Un costante e progressivo incremento continua ad avere l'industria turistica alla quale si dedicano molte risorse. Lo sfruttamento di materia prime (carbone, lignite, rame, bauxite, boro, cromo), di cui il Paese è ricchissimo, viene portato avanti con lentezza.

Complessivamente si può dire che le importazioni superano ancora decisamente le esportazioni, divario questo in parte coperto dalle rimesse effettuate dai lavoratori turchi all'estero. Il deficit della bilancia commerciale e l'altissimo tasso di inflazione, pur in miglioramento, non hanno pertanto ancora permesso alla Turchia di costruire un'economia sana e di porsi alla pari con gli altri paesi occidentali che di fatto hanno congelato la sua ammissione all'Unione Europea temendo di doverla sostenere finanziariamente e di dover aprire le porte a masse di immigrati.

Festival e tradizioni popolari
TerrazzeFestività nazionali sono il 1° gennaio, il 23 aprile (Giorno dell'Indipendenza), l'1, il 19 e il 27 maggio, il 30 agosto, il 29 ottobre (Festa della Repubblica), il 10 novembre (Anniversario della morte di Ataturk; non è una festività fissata per legge). Vengono osservate tutte le festività islamiche quali il Capodanno, la vigilia e la fine del Ramadam, la Festa del Sacrificio che è la festa più importante dell'Islam paragonabile al nostro Natale e il Giorno della nascita del profeta Maometto. Esse seguono il calendario lunare islamico il che significa che cadono ogni anno in momenti diversi.

Feste di vario tipo vengono organizzate in tutti i villaggi del paese e in ogni periodo dell'anno. Tra le più famose ricordiamo: la Lotta dei cammelli a Selcuk (15-16 gennaio), la festa del Mesir, un dolce alle spezie, che si tiene a Manisa (21-24 marzo), il Festival della musica e del folklore a Silifke (20-26 maggio; la più autentica tra le molte manifestazioni simili), la Festa di Pamukkale a Denizli (25-27 maggio), il Festival della musica, del folklore e degli sport acquatici a Foca (24-27 giugno), il Torneo di lotta orientale di Kirpinar a Edirne (1-7 luglio), il Festival internazionale della danza popolare a Samsun (1-31 luglio), la Festa di Ihlara ad Aksaray (2-6 luglio), la Festa di Nasreddin Hoca ad Aksehir (5-10 luglio), il Festival di ***** con concerti e danze popolari a Canakkale (10-14 agosto), il Festival ittita a Corum (17-22 settembre), la Festa di San Nicola a Demre (3-7 dicembre) e la Festa di Mevlana, con i dervisci danzanti a Konya (14-17 dicembre).

Burocrazia e sanità in cifre
Visto: Necessario
Passaporto: Necessario a coloro che viaggiano con mezzo proprio
Febbre gialla: Non necessaria
Profilassi antimalarica: Non necessaria
Vaccino Epatite A ed antitifico: Consigliati
Vaccino Epatite B: Consigliato

Quando andare
La data di partenza di un viaggio in Turchia dev'essere scelta in funzione delle località che si intendono visitare. A Istanbul primavera ed autunno sono le stagioni ideali anche se bisogna dire che, neppure durante l'estate, si raggiungono le temperature che invece si hanno in altre parti del Paese. Lungo le coste dell'Egeo e del Mediterraneo la stagione balneare va da aprile ad ottobre con temperature intorno ai 30° C e una temperatura dell'acqua che oscilla tra i 26° e i 28° C. Per le visite turistiche delle città lungo le coste i mesi di aprile, maggio, settembre ed ottobre sono da preferire in quanto la temperatura non supera i 20-25° C ; tra l'altro è bene ricordare che questi mesi sono quelli meno affollati e con i prezzi assai meno elevati. Le regioni centrali del Paese fanno preferire la primavera e l'estate che, se pur calda, non è mai torrida come invece avviene nelle pianure vicine al confine con la Siria. Lungo le coste del Mar Nero cade molta pioggia durante tutto l'anno ma sia in estate che in inverno la temperatura rimane accettabile. Per un viaggio nella Turchia orientale il periodo compreso tra metà maggio e inizio ottobre è senz'altro il migliore.

Burocrazia e visti
Per entrare in Turchia, ai cittadini italiani è sufficiente la carta d’identità. Il passaporto (con almeno 3 mesi di validità) è necessario a coloro che vi si recano per motivi diversi dal turismo e a coloro che vi si recano con mezzi propri (necessita di passaporto il solo proprietario di auto, moto, camper ecc. in quanto il mezzo viene iscritto nel passaporto medesimo). Alla frontiera viene rilasciato un visto turistico che ha validità trimestrale e costa 10 euro.

Telefono
Per telefonare in Turchia dall'Italia bisogna comporre lo 0090 seguito dal prefisso della città senza lo 0 e dal numero dell'utente. Per telefonare dalla Turchia in Italia bisogna comporre il prefisso 0039 seguito dal numero dell'abbonato; per fare telefonate internazionali a carico del destinatario comporre il numero 115. Possono essere utilizzati esclusivamente i telefoni portatili della rete GSM. La riesportazione degli apparecchi telefonici viene verificata al momento della partenza.

Vaccinazioni
Nessuna vaccinazione viene richiesta al turista italiano per entrare nel Paese. Sono consigliate le vaccinazioni contro il tifo, l'epatite A e l'epatite B (6 milioni di portatori). Esiste un rischio malaria, esclusivamente nella forma benigna da P. vivax da marzo a fine novembre nelle regioni di Cukurova/Amikova e da metà marzo a metà ottobre nel sud-est dell'Anatolia.

Da mettere in valigia
Per una vacanza balneare portare vestiti leggeri di cotone mentre se si intende visitare l'interno del Paese è bene avere a portata di mano anche qualche maglione e un impermeabile leggero. Utili cappello, occhiali da sole, sandali o scarpe comode, farmacia da viaggio. Se si intende visitare la Turchia in inverno è necessario portare un abbigliamento pesante.

Elettricità
La tensione della rete elettrica turca è quella standard di 220 volt e le prese sono in genere compatibili con le normali spine europee.

Quanto costa
I tour operator propongono diversi pacchetti che costano mediamente 800-1100 euro per i tour di 8 gg. e 1300-1500 euro per quelli di 15 gg. Per viaggiatori indipendenti: volo aereo per Istanbul 245-430 euro in classe economica (a/r); prezzi inferiori sono possibili in base al periodo prescelto per la partenza. Pernottamento medio in camera doppia 40-50 euro (hotel), 15-35 euro (pensione), 10-15 euro (ostello); pasto medio 15 euro. Il noleggio di un’auto costa 300-600 dollari a settimana a seconda del tipo di auto; costo benzina, al litro, 1,60 euro (a causa dell’alto tasso di inflazione tutti i prezzi espressi in euro possono essere soggetti a forti oscillazioni).

Il viaggio

Quanto stare
Anche se la maggior parte dei turisti soggiorna a Istanbul al massimo 3 gg., una settimana dovrebbe costituire il tempo minimo per conoscere questa multiforme città, dal fascino sottile e ammaliante. Santa SofiaUn soggiorno di 15 gg. consente di unire alla visita di Costantinopoli anche quella della Cappadocia , una delle zone più suggestive e fantastiche della Turchia, e proseguire per Konya e Pamukkale. In una settimana, raggiungendo in volo Antalya, sulla costa mediterranea, si può unire a un piacevole soggiorno balneare anche la visita delle antiche città di Termessos, Side e Aspendos per poi dirigersi in caicco verso la splendida baia di Kekova. Chi opta per la costa egea invece, in 7-10 gg., può unire l'utile al dilettevole e alternare sole e bagni alla visita delle splendide città di Pergamo, Efeso, Bodrum, Marmaris, Fethiye. Condizioni di sicurezza permettendo, estremamente interessante è il tour dell'Anatolia orientale con le colossali statue di Nemrut Dagi e le lontane Diyarbakir, Van e Trabzon: 7 gg. costituiscono il tempo necessario al tour. Per un giro completo del Paese è necessario almeno 1 mese.

Come arrivare
L'aereo è sicuramente il mezzo più comodo e veloce per arrivare in Turchia; dall'Italia sono sufficienti 3-4 ore per raggiungere Istanbul o Izmir. La compagnia di bandiera turca Turkish Airlines (Piazza della Repubblica 56, Roma, tel.06-4873368, 06-4819535 oppure Via Verziere 13, Milano, tel. 02-76007107, 02-76007111) offre voli giornalieri da Roma e Milano per Istanbul da cui è poi possibile proseguire con comode coincidenze per le principali città turche. Anche l'Alitalia (tel. 062222) effettua voli giornalieri da Roma e da Milano. In estate, ai voli di linea si affiancano i charter effettuati dai principali tour operator che permettono di raggiungere le località turistiche (Izmir, Antalya, Ankara) senza scali intermedi. Tra le compagnie low cost che colleganol'Italia alla Turchia c'è la Germanwings:bisogna però fare tappa in Germania.

Se non si hanno problemi di tempo si può optare per il traghetto che consente, tra l'altro, di imbarcare la propria auto. La Turkish Marittime Lines (c/o Bassani Spa, S. Basilio, S. Marta fabbr.17, Venezia, tel. 041-5208819) effettua servizio settimanale da Venezia per Izmir e da Brindisi per Cesme . Quest'ultima tratta è coperta anche dalla Med Link (Epirotiki Cruises and Ferries, Via Barberini 47, Roma, tel. 06-4817806) e dalla Sea Serenade (Morfimare, Corso de Tullio 36/40, Bari, tel. 080-5210022-5246803) che poi prosegue per Marmaris. A Cesme ci si può arrivare anche partendo da Trieste (Anatolia Ferries, tel. 221-6161110).

Manca un collegamento diretto Italia-Turchia con il treno; si può montare a Venezia, raggiungere Budapest e di lì proseguire per Istanbul (2 gg. di viaggio, 160 euro il biglietto di sola andata) oppure raggiungere Brindisi in treno e proseguire in traghetto. E' invece attivo un collegamento con la Turchia tramite pullman (Eurolines, tel. 055357110) lungo le tratte Milano-Brindisi-Istanbul (con traghetto da Brindisi a Igoumenitsa) o Genova -Torino-Milano-Verona-Padova-Venezia-Trieste-Sofia-Istanbul.

Chi volesse raggiungere la Turchia con la propria auto potrebbe affrontare il percorso più breve (circa 1600 km) che da Trieste passa per Ljubljana, Zagreb, Beograd, Nis, Sofia, Edirne; l'alternativa è seguire l'itinerario sopraindicato fino a Nis e proseguire attraverso Skopije e Thessaloniki per poi attraversare il confine turco a Ipsala. (circa 1950 km).Questo secondo percorso è però più pericoloso a causa del notevole flusso di veicoli e dei tratti stradali disagevoli che si devono percorrere (trasformazione in autostrada con raddoppio corsie del tratto Zagabria-Belgrado e asfalto sconnesso nei primi 60 km del tratto Nis-Skopije).

Cosa vedere e cosa fare
AlbaLa Turchia offre infinite opportunità di scelta considerata la molteplicità dell'offerta. Ad ogni modo, se andate in Turchia per la prima volta, le mete d'obbligo sono Istanbul, Ankara e la vicina Bogazkale (Hattusas), Bursa, il paesaggio da fiaba della Cappadocia, una delle meraviglie geologiche del mondo, con i centri di Goreme, Avanos, Ortahisar e Urgrup e poi, oltre, le città sotterranee di Kaymakli e Derinkuyu per terminare con la visita di Konya e Pamukkale. Approdi spettacolari, tesori archeologici e spiagge da sogno si trovano lungo la costa egea (Pergamo, Efeso, Izmir, Bodrum, Marmaris, Fethiye) e mediterranea (Kekova, Antalya, Side, Aspendos). Splendida anche l'Anatolia orientale dove il complesso monumentale di Nemrut Dagi vale da solo il viaggio. Estremamente interessanti anche le località di Diyarbakir, Van, Dogubeyazit e il Monte Ararat, Trabzon e Samsun. Ovunque gli amanti dello shopping non avranno che l'imbarazzo della scelta vista la ricchezza e la varietà dell'artigianato turco.

Dormire
Esistono possibilità di alloggio per tutte le fasce di prezzo e di qualità, dagli hotel di lusso ricavati in antichi palazzi ai caratteristici alberghi scavati nel tufo della Cappadocia, ai villaggi - vacanza della costa pronti a ricevere chi vuole godersi solo sole e mare. Gli alberghi migliori si trovano ovviamente nelle città di maggior afflusso turistico (120 - 300 euro la camera doppia in hotel a 4-5 stelle, min 10 - 15 euro, doppia media 40 - 50 euro in hotel a 3 stelle) ma anche nelle zone meno battute è sempre possibile trovare un alloggio modesto: le tipiche pansiyon sono frequentate soprattutto dai turchi e offrono servizi essenziali a circa 15 - 35 euro per notte in camera doppia. Spendere ancora meno è possibile dormendo negli ostelli (Yucelt Interyouth Hostel, Caferye Sock 61, Istanbul, tel. 212-51361501) e nelle residenze studentesche che si trovano a Istanbul, Bursa, Izmir, Canakkale e Ankara (10 - 15 euro in camera, 4 - 6 euro per letto in camerata; info: Genctur Turizm ve Seyahat Acentesi, Gurkan Cad. 14, Cagaloglu Sultanahmet, Istanbul, tel. 212-5205274-5, 5190864 oppure 7 Tur Tourism, Inonu Cad. 37/2 Gunussuyu, Istanbul, tel. 212-2525921). I campeggi ufficiali sono limitati e di buon livello; quelli privati costano meno (10 euro per una stanza in bungalow) ma quanto a pulizia lasciano molto a desiderare; il campeggio libero non è consigliato.

Mangiare
Come per il dormire, la scelta è estremamente ampia: dai ristoranti di lusso con spettacoli di musica e danze ai piccoli locali frequentati soprattutto dai lavoratori ma dove il cibo è sempre buono e il servizio cortese (max 30 - 35 euro, min 6 - 12 euro, pasto medio 15 euro). Si mangia bene anche per la strada: polpettine, spiedini, fritture e il costo è irrisorio. I turchi sono molto orgogliosi della loro cucina e a ragione essendo essa davvero speciale, ricchissima ed appetitosa, una delle più varie e raffinate del Mediterraneo.

Posta
Il servizio postale turco è affidabile anche se non molto veloce. Gli uffici postali principali (PTT) delle città più importanti sono aperti dal lunedì al sabato con orario 8-24 e la domenica con orario 9-19. Gli uffici secondari sono invece chiusi nei giorni festivi mentre nei giorni feriali seguono l'orario 8.30-12.30 e 13.30-17.30.

Telefono
PortoPer telefonare in Italia dalla Turchia bisogna fare lo 0039 + il numero dell'abbonato completo di prefisso. I telefoni pubblici funzionano con schede telefoniche che si possono acquistare negli uffici postali e negli appositi botteghini; dalle grandi città e dalle località turistiche balneari si può invece telefonare direttamente in teleselezione o usare i telefoni che consentono l'uso delle carte di credito.
E' possibile chiamare l'Italia con telefonata a carico del destinatario componendo lo (00800)391177. I cellulari hanno copertura nella maggior parte del territorio.

Moneta, carta di credito e cambio
La moneta ufficiale della Turchia è la Nuova lira turca. E' bene non cambiare rilevanti quantità di denaro e conservare sempre le ricevute del cambio qualora si desideri riconvertire le lire turche al ritorno. Le banche sono chiuse il sabato e la domenica e talvolta anche il venerdì pomeriggio; l'orario di apertura è 8.30-12 e 13.30-17; sabato e domenica sono aperte solo quelle degli aeroporti internazionali e della stazione ferroviaria Sirkeci di Istanbul. I commercianti e le agenzie di cambio accettano senza difficoltà gli euro. Le carte di credito sono accettate soprattutto nelle grandi città e nei paesi delle zone turistiche.

Spostarsi
Le linee aeree turche (Turk Hava Yollari, THY) offrono più voli per raggiungere tutte le città più importanti del Paese; i prezzi sono abbastanza economici. La Turkish Airlines offre ai turisti stranieri la possibilità di acquistare 2, 3, 5 voli interni in abbinamento ad un volo internazionale (Visit Turkey; il costo varia dai 170 ai 350 euro). Voli interni a prezzi inferiori sono offerti anche da Istanbul Airlines. Le città lungo le coste del Mar Egeo e del Mar Nero sono collegate tutto l'anno da traghetti per passeggeri e talvolta per auto (Istanbul-Izmir, Istanbul-Trabzon). Esistono inoltre servizi di traghetti sul Mar di Marmara e sullo stretto di Dardanelli. E' possibile noleggiare anche un caicco ossia una goletta a due alberi con o senza skipper per visitare più comodamente gli angoli segreti della costa egea e mediterranea. Il costo varia in base al tipo di barca e al periodo prescelto.
Vari treni giornalieri collegano le città di maggior interesse turistico e le zone di confine; lungo la costa mediterranea non ci sono ferrovie e sull'Egeo c'è solo il tratto tra Izmir e Soke. Solo la linea Istanbul-Ankara è allineata a standard europei, una qualche comodità nelle tratte Istanbul-Kars, Istanbul-Izmir, Ankara-Isparta, Ankara-Basmane, per il resto i treni sono in genere poco frequenti, lenti e affollati. Collegamenti più rapidi ed economici sono invece assicurati dai pullman che raggiungono anche i centri più sperduti (per es., la tratta Istanbul-Cappadocia costa 19-25 euro a seconda della compagnia prescelta e dura circa 12 ore). Conviene affidarsi alla compagnia che ha il maggior numero di bus nella regione e ricordarsi che soste non previste o guasti meccanici sono l'occasione per poter conoscere più da vicino i propri compagni di viaggio!

Chi vuole viaggiare in totale autonomia può noleggiare un'automobile presso le varie agenzie di autonoleggio presenti nelle grandi città e negli aeroporti (260-600 euro a settimana è il prezzo base a seconda del tipo d'auto scelto); visti i prezzi non proprio economici è forse più conveniente optare per la forma fly and drive proposta da molti tour operator. E' necessario essere in possesso della patente italiana, della carta verde, avere almeno 21 anni ed essere muniti di carta di credito. La benzina costa, al litro, circa 1.60 euro. Per spostarsi nelle grandi città vi sono economici taxi e taxi collettivi (dolmus) che coprono itinerari prestabiliti.

Sanità
La situazione sanitaria della Turchia è soddisfacente anche se è bene ricordare di adottare alcune norme di igiene quali non mangiare verdura cruda, sbucciare la frutta, non acquistare antipasti e insalate miste già confezionate per la possibile presenza, recentemente accertata, di colibatteri "E". Al fine di evitare diarree è buona norma bere acqua imbottigliata; l'acqua non è potabile in particolare nel sud-est anatolico. Anche se alcuni medici e farmacisti hanno studiato all'estero e quindi parlano inglese o tedesco, in genere il servizio sanitario e ospedaliero non è a livello occidentale; nei casi di emergenza è bene pertanto rivolgersi agli ospedali italiani o americani presenti nelle città principali (Istanbul, Ankara e Izmir). Negli ospedali turchi si riceve comunque soccorso senza problemi e, nei casi meno gravi, gratuitamente. I medici privati richiedono invece il pagamento di un onorario ufficiale. La cosa migliore è quindi stipulare una valida assicurazione sanitaria prima della partenza dall'Italia. Le farmacie vendono praticamente tutte le medicine indipendentemente dal fatto che vadano vendute su ricetta medica o meno.

Sicurezza
CascataSono in aumento scippi e furti, in particolare di passaporti e di carte d'identità, sia negli alberghi che negli appartamenti soprattutto delle grandi città. In aumento anche gli incidenti stradali dovuti alla scarsa manutenzione delle strade e alle abitudini di guida dei locali; in caso di incidente è indispensabile attendere l'arrivo della polizia che farà i dovuti accertamenti.

E' punito duramente lo spaccio e l'uso di droga anche in piccole quantità. Il partito curdo PKK può tentare di servirsi di turisti e viaggiatori per portare lettere e pacchi fuori dei confini turchi: sta a voi scegliere se correre o meno il rischio nella consapevolezza che, se scoperti, l'arresto è quasi inevitabile.

Per quanto riguarda le aree di instabilità politica (quelle orientali e sud-orientali del Paese) è in corso un evidente miglioramento della situazione; ciononostante è bene avere estrema prudenza nella zona delle città di Sivas, Malata e Mardin. e lungo la zona di confine con l'Iraq. Il monte Ararat è zona militare e bisogna avere il permesso del governo turco per visitarla.

Lo scoppio della guerra in Iraq consiglia al viaggiatore di innalzare il livello di cautela. A tal fine resta altamente opportuno aggiornarsi quotidianamente, tramite Ambasciata, sulla situazione di sicurezza del Paese ospitante.
In particolare, si invita alla prudenza in prossimità di moschee, Università, Ambasciate americana e britannica, luoghi in cui sono in corso manifestazioni di protesta. In particolare, si invita alla prudenza in prossimità di moschee, Università, Ambasciate americana e britannica, luoghi in cui sono in corso manifestazioni di protesta.

Comportamenti
Sebbene la Turchia sia uno Stato laico è raccomandabile avere rispetto per le regole islamiche; in particolare è bene non indossare abiti aderenti e succinti, coprirsi il capo e togliersi le scarpe quando si visitano le moschee. Toglietevi le scarpe anche se siete invitati a casa di qualche turco: la possibilità di un invito è meno remota di quanto possiate pensare perché i turchi sono estremamente gentili e ospitali.

Curiosità
Mare"Mi sono spinto alle sorgenti del Tigri proprio là dove fuoriescono le acque. Le armi del mio esercito si bagnarono. Offrii sacrifici agli dei.": sono le parole incise da Salmanassar III che ricordano, a distanza di millenni, l'emozione di uno dei primi scopritori delle mitiche sorgenti create dal dio assiro Marduk e da molti cercate invano. Ricordate anche dalla Genesi che le situa nell'Eden, le sorgenti del Tigri si trovano in realtà tra i monti del Tauro orientale: scaturiscono dalle grotte di Birkilin dette anche grotte di Alessandro Magno.


ANTALYA
La Riviera Turca è la capitale del turismo. Le possibilità di alloggio si estendono dall' albergo di classe turistica a quello di lusso, ed il popolo ospitale di Antalya renderà la vostra vacanza confortevole e piacevole.
La regione, coleggiata 300 giorni l'anno, è un paradiso per i bagni, il nuoto, le attività sportive quali surfing e sci nautico, la vela, l'alpinismo e la speleologia. Se voi arrivate ad Antalya a marzo ed aprile, vi sarà possibile sciare di mattina e tuffarvi nelle acque tiepide del Mediterraneo nel pomeriggio. Siti storici importanti aspettano di essere scoperti da voi in mezzo ad un paesaggio di foreste di pini, boschetti di ulivi, agnimi e palme, piantagioni di banane e avocado.
Ad Antalya, le montagne del Tauro ricoperte di pini, si prolungano verso il mare scintillante, formando una costa irregolare di promontori rocciosi e baie nascoste. Le fortune turistiche di questa ridente città costiera sono dovute alla sua incantevole posizione in una baia ai piedi della catena montuosa del Tauro, alle ampie spiagge e al clima quasi subtropicale.
Dal centro storico si ammirano il porto e la corona di cime innevate. Una porta marmorea ricorda la visita che l'imperatore Adriano fece alla città nel 130 d.C. La zona vecchia, restaurata con cura, e un bel complesso di case tradizionali.
Situata in un paesaggio morfologicamente contrastato Antalya, principale stazione balneare della Turchia, è una città attraente con i suoi viali di palme e la sua nota marina. Nel vecchio quartiere pittoresco di Kaleici, attraversando vicoli stretti troviamo vecchie case di legno addossate alle mura della città, fondata nel II secolo a.C. da Attalo II, re di Pergamo che la chiamò Attaleia. Dopo di lui romani, bizantini e selgiuchidi occuparono a turno la città, fino a quando essa cadde sotto il dominio degli ottomani.
L'elegante minareto della Moschea Yivli Minare, nel centro della città, edificato dal sultano selgiuchide Alaeddin Keykubat nel XIII secolo, è attualmente il simbolo di Antalya. Il Medrese di Karatay (collegio teologico), nel distretto di Kaleiçi, appartiene allo stesso periodo e rappresenta il più bell'esempio selgiuchide di scultura su pietra.
Le due più importanti moschee ottomane della città sono la Moschea di Murat Pasa del XVI sec., notevole per il suo decoro in maioliche, e la Moschea Tekeli Mehmet Pasa del XVIII sec.. Nei pressi della manna l'attraente Moschea di Iskele, costruita verso la fine del XIX sec., si erge su quattro colonne sopra ad una corgente naturale. Probabilmente la Torre di Hidirlik del II secolo è stata in origine un faro. La Moschea Kesik Minareli attesta la lunga storia della città attraverso i rifacimenti subiti in periodi successivi da romani, bizantini, selgiuchidi ed ottomani.
Quando, nel 130 d.C., l'imperatore Adriano visitò Antalya, una porta a tre arcate fu costruita in suo onore entro le mura della città. Oggi, nei pressi della marina si vedono ancora le due torri che fiancheggiano la porta. La Torre dell'Orologio in Piazza Kalekapısı faceva parte delle fortificazioni della città antica.
Dal Parco di Atatürk a quello di Karaalioğlu i fiori esotici multicolori e il mare scintillante della baia con le montagne sullo sfondo, rivelano le ragioni del successo di Antalya, considerata una stazione turistica molto popolare.
L'Aquapark offre possibilità di praticare tutti gli sport nautici, il Parco Aqualand è situato vicino al parco della Cultura (Kültür Park) dove è rilacsante vagare.
La marina di Kaleiçi è il centro di attrazione e cuore di Antalya.
Il pittoresco quartiere dei pescatori, con le tipiche case ottomane in legno tra cui svettano i minareti delle moschee e un porto turistico tra più frequentati.
Ha vinto numerosi premi nazionali ed internazionali ed è considerata una delle più accoglienti della Turchia. In questo centro, un turista può trovare tutto ciò che decidera: negozi di souvenir, caffè accoglienti, ristoranti, ormeggi per barche e relativi servizi. Si può veleggiare al mattino e al pomeriggio, godendo la tranquillità della marina. Le vecchie mura della città, illuminate di notte, creano un'atmosfera suggestiva.
II Museo Archeologico, con reperti risalenti dell'Era Paleolitica, Neolitica, elenistica, greca, romana e ottomana offre uno squarcio sulla ricca storia della zona (Aperto tutti i giorni escluso il lunedì).
Il Museo di Atatürk espone oggetti appartenuti al Fondatore della Repubblica Turca (Aperto tutti i giorni escluso il lunedì).
Ogni anno, durante l'autunno, si tiene ad Antalya il Festival del Film e dell'Arte "Altin Portakal" (Arancia d'Oro) che attira partecitanti e visitatori ed il Festival interniazinale del film in cortometraggio.
Ad Antalya, considerata anche il centro dell'oreficeria, si organizzano varie fiere in diversi periodi durante l'anno.
Ad Elmalı Yeşil Yayla, sin dall'inizio del XIV secolo a tutt'oggi, ogni anno nella prima settimana di Settembre i lottatori con i corpi unti di grasso, lucidi e scivolanti, si affrontano per il campionato tradizionale di lotta.
Nel distretto di Konyaaltı è stato inaugurato nel 1996 il nuovo Centro Culturale e Commerciale, costruzione piramidale in vetro.

ESCURSIONI GIORNALIERE

La regione nei dintorni di Antalya è ricca di bellezze naturali e notevoli vestigia. A km 14 a nord-est di Antalya, troviamo le Cascate Superiori di Duden.
Costa Sulla strada per la spiaggia di Lara, le Cascate Inferiori di Duden, precipitano direttamente in mar mediterraneo. La zona circostante offre una magnifica vista di queste cascate, più spettacolare ancora se goduta dal mare.
Le Cascate di Kursunlu ed il lago Nilufer, entrambi a km 18 da Antalya, sono due posti naturali meravigliosi.
La spiaggia di Lara si trova a km 12 verso est e fa parte dei lidi contrassegnati dalla "bandiera blu".
Ad ovest di Antalya, la lunga spiaggia di ghiaia della spiaggia Konyaalti, vi offre una vista spettacolare.
Le montagne della Catena del Tauro si ergono immediatamente dietro la costa. Il Parco Nazionale Bey Dagları (Olympos), che dalla spiaggia di Konyaaltı si estende fino alla Penisola Kırlangıç, è sotto protezione nazionale. La storia di questa antica Penisola della Licia, si riporta alle colonie dell'Era Neolitica di Beldibi.

Un pò più lontano, i Monti Bey Dagları (Olympos), il Parco Nazionale e la spiaggia di Topcam, vi offrono pure delle viste magnifiche. Proprio di fronte si trova l'isola Sican.
Al nord del Parco vi sono possibilità di campeggio per coloro che desiderano rimanere immersi nella bellezza della natura. Per godere una vista panoramica della zona, potete dirigervi verso un complesso di vacanze con un ristorante "ruotante" in cima alla collina Tünektepe.
Saklıkent, a 50 km da Antalya, è un luogo ideale per gli sport invemali e situato sulla falda nord delle Montagne Bakırlı, ad una altitudine di 1750-1900 metri. Nei mesi di marzo e di aprile, potete sciare al mattino, gustare un delizioso piatto di pesce nella marina di Antalya a mezzogiomo, e di pomeriggio dedicare il vostro tempo alle gioie del mare.
A nord di Antalya, nel Parco di Düzlercami, cervi e capre di montagna vivono protetti. Durante il percorso, potete fermarvi ed ammirare il magnifico Güver Canyon, profondo 115 metri.
Nella parte orientale del Monte Can, a km 30 da Antalya, troviamo la Caverna Karain, di Era Paleolitica (160.000 a.C.), sede della colonia più antica della Turchia.

Una singola entrata, illuminata dal sole mattutino, dà accesso a tre spaziose camere intercomunicanti. Il piccolo museo, vicino all'entrata, espone oggetti trovati nella zona. Gli altri oggetti d'arte, sono esposti nei vari musei della Turchia.
La città Licia di Termessos, si trova nel Parco Nazionale di Gulluk a nord-ovest di Antalya, su un grande altopiano a 1.050 metri di altitudine, sulla facciata ovest del Monte Gulluk (Solymos). Camminando tra le rovine di questa città antica, ci rendiamo conto della bellezza selvaggia del paesaggio circostante. Moschea BluAll'entrata del parco si trova un museo della "vita naturale".
Nei dintorni di Antalya si possono visitare numerosi scavi e siti storia. I principali sono le rovine di Termessos a nordovest, quelle di Perge a est e il teatro di Aspendos con 18.000 posti, assai ben conservato, che risale al II secolo d.C.


IL NORD DI ANTALYA
Rinomato per i suoi paesaggi incantevoli, la sua nora e la sua fauna, la Regione dei Laghi (Göller Bölgesi) si trova in una località montagnosa a km 150 a nord di Antalya.
Burdur è nota in tutta la Turchia per i suoi laghi meravigliosi e per i suoi tappeti e kilim. La città possiede eccellenti esempi di architettura locale ottomana, in particolare i Konak o Palazzi di Taşoda (Aperto tutti i giorni escluso il lunedì), Kocaoda (Çelikbaş) (Aperto tutti i giorni escluso il lunedì) e Misirlilar. Costruiti nel XVII sec., le decorazioni interne ed esterne di questi konak si rivelano molto sull'estetica ottomana. Il Museo Archeologico di Burdur conserva parecchi oggetti d'arte di alto valore storico trovati nella regione (Aperto tutti i giorni escluso il lunedì) .
Il Lago di Burdur, con belle spiagge, è un luogo ideale per gli sport nautici. Una scalata sulla collina Susamlik, vi offrirà una vista panoramica della città e del lago. La Caverna di insuyu a km 10 a sud di Antalya, è lunga ben 597 metri con nove pozzi e grotte piene di stalattiti e stalagmiti.
A km 100 a sud-est di Burdur, vicino a Gölhisar (Cibyra), vi sono delle rovine, in maggior parte romane, di un importante teatro, di una città licia con uno stadio, le sue due agorà, il teatro, la necropoli e lunghi acquedotti.
Nella stessa regione, imprigionato nelle montagne a 1.05O metri dal livello del mare, troviamo il Lago Salda, un posto ideale per rilassarsi sulle spiagge sabbioce, in un caffè, in un albergo o in un ristorante sulle rive del lago.
Tra Burdur e Isparta, nelle vicinanze del villaggio Ağlasun, si trova l'antico sito di Sagalassos, una città pisidiana con delle rovine del periodo romano che includono un monumentale ingresso, vie colonnate, un'agorà, un tempio ed un grandioso teatro.
Isparta, situata sul Tauro, è una città con molti laghi. Durante la primavera e l'estate, le attraenti zone costiere sono piene di ecuberanti fiori selvatici. In città potete ammirare la Moschea Ulu, costruita nel 1417 dai selgiuchidi. Il bedesten, o bazar coperto, del 1561, è situato vicino alla Moschea di Firdevs Pasa, costruita nel XVI secolo da Sinan, il più famoso architetto della Turchia. Non mancate di vedere il castello di Isparta del XIV sec.. Giardini di roce, che producono un olio pregiato usato nell'industna dei cosmetici, circondano la città profumandone l'aria. Tra gli altri souvenir non dimenticate i tap'peti di Isparta, dal pelo alto e folto. Vicino alle colline, i distretti di Kırazlıdere e Sidre sono noti ai visitatori che amano rilassarsi e godere del panorama.
A sud di Isparta il Lago di Golcuk, circondato da foreste di pino aromatico, si trova all'imponente altitudine di 1.405 metri dal livello del mare.
Eğirdir, all'estremità sud dell'omonimo lago, è situata in un ambiente naturale idilliaco.
Tra i monumenti da visitare: il Castello di Eğirdir, costruito da Re Creso di Lidia, che riassume in sè diverse tendenze architettoniche, esito di modificazioni apportate in tempi successivi da romani, bizantini e selgiuchidi; il Kemerli Minare, di epoca selgiuchide, che coinvolto nei mutamenti urbanistici avvenuti nell'arco del tempo, oggi si trova in mezzo ad una via. Nei ristoranti in riva al lago potete gustare il branzino bianco, specialità del luogo. Un cammino collega la sponda dell'Isola di Eğirdir dove i tessitori fissano i loro telai fuori dalle loro abitazioni, all'aria aperta. Sulla costa occidentale del lago, le pensioni di Barla offrono l'occasione per rilassarsi.
A km 30 a sud del lago Eğirdir, il Parco Nazionale di Kovada circonda l'omonimo lago.
A nord-est di Isparta, Yalvaç si trova vicino all'antica città di Antiochia di Pisidia. La sua fondazione non è certa, si presume sia stata una colonia del Re di Antiochia di Magnecia sul Meandro intorno al 281-261 a.C., in seguito Antiochia cadde sotto il controllo dei Galati (39-36 d.C.) e più tardi divenendo "Colonia Cesarea" dell'Impero Romano nel 25 a.C. per circa 200 anni. Gli scavi archeologici hanno permesso di riportare alla luce numerosi reperti di scritte Latine trovati sul posto. Nel periodo romano la città fu completamente ricostruita divenendo la capitale dei sette colli. Verso la fine del III secolo la città divenuta metropoli di Pisidia continuò ad esserla anche sotto il governo Bizantino la quale aumentarono in largo numero luoghi sacri.
Questa zona era stata visitata nell'anno 46 d.C. da San Paolo, San Barnaba e Santa Teckla (La Prima Santa Cristiana). Non mancate di visitare tra queste vestigia la Basilica di San Paolo, gli acquedotti, il Tempio di Augusto, il teatro, i bagni pubblici e le strade in marmo della città, tutto questo fu distrutto dagli Arabi intorno al 713 d.C., verso la metà del III secolo quasi tutti gli abitanti vicino a questi luoghi fondarono Yalvaç. II Museo Archeologico di Yalvaç custodisce parecchi oggetti importanti rinvenuti nella regione. Chi ama lo shopping troverà una raffinata scelta di oggetti, souvenir e abiti di pelle.
Ad est di Yalvaç, in cima alla collina di Karakuyu, si trova il Santuario di Men, dio della luna. La vista del paesaggio da questa collina, è stupenda.
I giganteschi alberi di cedro nel Parco Nazionale di Kızıldağ, a sud di Yalvaç, ne fanno uno dei luoghi più belli della Turchia.

ISTANBUL - COSTANTINOPOLI - BISANZIO
Essendo a cavallo delle acque blu del Bosforo, il quale separa L’Europa dall’Asia, Istanbul rievoca con la sua sagoma forata da innumerevoli minareti, bazar caotici, la sua storia olezzante con intrigo di harem e Sultani dispotici.
La geografia della più importante metropoli della Turchia (12,5 milioni di abitanti) non ha eguali. Nessun'altra città del mondo può infatti vantarsi di occupare due continenti.
Il primo nucleo di Istanbul nacque sul versante europeo del Bosforo con l'insediamento greco di Byzantion che si estendeva tra il Mar di Marmara e il Corno d'Oro. Nel 328 d.C. l'imperatore Costantino il Grande ne fece la nuova Roma, e per più di mille anni la città fu capitale del Regno di Bisanzio con il nome di Costantinopoli. Gli ottomani la conquistarono nel 1453 e la posero al centro del loro regno. Con la creazione della Repubblica Turca, nel 1923 Istanbul dovette cedere il titolo di capitale ad Ankara, ma è rimasta fino a oggi il fulcro della vita culturale del Paese. Per secoli la Aya Sofya (Santa Sofia) è stata considerata l'edificio sacro più importante del cristianesimo. Il suo aspetto attuale risale agli anni 532-537. Trasformata in moschea dopo la conquista ottomana di Costantinopoli e sormontata da un'enorme cupola, dal 1934 a chiesa funge da museo. A est della Aya Sofya si trova il Topkapi Sarayi, come è detto il palazzo del sultano. Nell'enorme complesso, sviluppatosi a partire dal 1465 attorno a quattro cortili, sono stati accumulati ingenti tesori, di cui solo una minima parte viene esposta al pubblico. La Mahmut Pasa Camii del 1462 è la moschea più antica della città. Le più spettacolari sono invece la Suleymaniye Camii (1550-1557) del celebre architetto di corte Sinan e la Sultan Ahmet Camii (1609-1616) del suo allievo Mehmet Aga, detta "Moschea Blu" dal colore delle maioliche che la ornano. Dalla torre di Galata (1348), di origine genovese, si gode una bella vista sulla città, il Corno d'Oro e il Bosforo. Per riposarsi dallo stress e dai rumori della metropoli si può compiere una piacevole escursione in battello alle Isole dei Principi nel Mar di Marmara.
Bizantina, ottomana, turca: il volto di Istanbul cambia a seconda della prospettiva da cui la si osserva. E ogni nuova visita è l'occasione per una nuova scoperta. Ecco un itinerano essenziale per un primo, indimenticabile incontro con questa città unica al mondo.


Le Moschea di Solimano...
Porto(Süleymaniye Camii) Con la sua cascata di cupole su cui svettano quattro minareti, domina il Corno d'Oro. Simbolo della grandeur imperiale, la Moschea fu progettata nel XVI secolo dall'architetto Sinan, il Michelangelo ottomano, per celebrare i trent'anni di regno di Solimano il Magnifico. Con la sua cupola alta 53 metri per un diametro di 27,50 metri, l'immensa sala di preghiera dall'acustica eccezionale che può ospitare fino a 5,000 persone, la Moschea di Solimano è in assoluto la più grandiosa della città. Non è da meno il Mausoleo del Sultano, che sorge nel giardino interno: sotto una cupola in cristallo di rocca, custodisce le spoglie di Solimano e della sua sposa prediletta, Rosselana. Questo complesso comprende ugualmente quattro medrese (collegi teologici), una scuola di medicina, un ospizio, una cucina per i poveri, un caravanserraglio e dei bagni turchi.

La Moschea Blu...
II nome ufficiale della più affascinante moschea del Bosforo è Sultan Ahmet Camii, ma è universalmente conosciuta come la Moschea Blu. E’ infatti il turchese il colore dominante nel tempio. Pareti, colonne e archi sono ricoperti dalle maioliche di Iznik, decorato in toni che vanno dal blu al verde; rischiarate dalla luce che filtra da 260 finestrelle, conferiscono alla grande sala della preghiera un'atmosfera suggestiva quanto surreale. La Moschea Blu, che risale al XVII secolo, è anche l'unica a poter vantare ben sei minareti: superata in questo solo dalla moschea della Kaaba, alla Mecca, che ne ha sette. Tale particorarità architettonica è l'espressione delle manie di grandezza del Sultano Ahmet I che, non potendo eguagliare la magnificenza della Moschea di Solimano né quella di Aya Sofya, non trovò soluzione migliore per distinguerla da tutte le altre che aggiungervi due minareti supplementari.


L’Antico Ippodromo...
Ippodromo(Hipodrum) Si torva accanto alla Moschea Blu. Utilizzato per le corse dei carri e centro della vita pubblica bisantina, si ergeva sulla pianura di fronte alla Moschea Blu, nel quartiere attuale di Sultan Ahmet. Tre dei monumenti che li decoravano, esistono ancora oggi: l’Obelisco di Teodosio, la Colonna Serpentina in bronzo e la Colonna di Costantino. Si possono ancora vedere le vestigia del muro curvo dell’Ippodromo a sud di questi tre monumenti. Oggi, questo posto forma il centro dell’interesse storico, culturale e turistico di Istanbul.

Basilica-Moschea Santa Sofia, simbolo della città...
(Aya Sofya) Chiesa o moschea? La "basilica d'oro" di Santa Sapienza (Aya Sofia), che sorge sulla stessa piazza della Moschea Blu, è il simbolo della storia millenaria di Istanbul.
Per costruire la chiesa destinata a diventare il centro del potere religioso dell'Impero Bizantino, Giustiniano, nel VI secolo, non badò a spese, impiegando i materiali più preziosi, innalzando una cupola come non se ne erano mai viste e rivestendola di mosaici d'oro e pietre preziose.
Per secoli Aya Sofya fu considerata un modello di grandezza e sfarzo inarrivabili. Poi, il 29 maggio 1453, Mehmet II conquistò Costantinopoli e la Megale Ecclesia venne trasformata in moschea, mentre i suoi favolosi mosaici furono in parte distruiti dalla furia iconoclasta. Oggi Aya Sofya non è più chiesa né moschea, ma un museo (chiuso il lunedi) in cui si possono ammirare alcuni fulgidi esempi dell'arte musiva bizantina.

Chiesa San Salvatore in Chora...
Faro(Kariye Müzesi) (chiuso il martedi) Un favoloso ciclo di mosaici e affreschi del XIV sec. decora gli interni della Chiesa di San Salvatore in Chora, cioè "fuori le mura", cosi chiemata perché sorgeva all'esterno delle mura erette da Costantino. Trasformata in museo è, dopo Aya Sofya, il più rappresentativo dei monumenti bizantini di Istanbul. Tra i pannelli più pregevoli della chiesa, nota anche come Kariye Müzesi, spiccano quelli della navata centrale, restaurati tra il 1948 e il 1459 a opera della Byzantine Society of America, raffiguranti Cristo e l'Assunzione della Vergine. Mentre l'affresco più spettacolare e senz'altro quello del Giudizio Universale che decora il parecclesion, la cappella che ospita le tombe dei Eondaton della chiesa.

La Cisterna Sotterranea...
Dopo la visita d'obbligo al Palazzo del Topkapi, ci si può dedicare all'esplorazione della parte più curiosa della citta, quella sotterranea, rappresentata dalle Cisterne. Sorti numerosi nel periodo bizantino per sopperire alla mancanza d'acqua in caso d'assedio, questi enormi serbatoi, spesso realizzati con materiali di recupero, sono una vera scoperta. La più famosa è la Yerebatan Sarayi, la Cisterna Basilica (visitabile ogni giorno tranne il giovedi): una sala di 140 metri di lunghezza per 70 di larghezza, coperta da un soffitto a volte sorretto da 336 colonne. Una passerella permette di raggiurigerne il fondo, dove si trovano due blocchi di marmo con un bassorilievo della Medusa.

Il Palazzo di Topkapi...
(Topkapi Sarayi) Labirinto di costruzioni e centro del potere dell'lmpero Ottomano tra il XV ed il XIX sec. In questo ricco palazzo i sultani e la loro corte vivevano e governavano. II primo cortile (o cortile esterno) racchiude un magnifico giardino boscoso. Sulla destra del secondo cortile, ombreggiate da cipressi e platani, le cucine del palazzo custodiscono oggi le collezioni imperiali di cristallo, d'argento e di porcellane cinesi. Sulla sinistra I'Harem, quartiere separato delle mogli, delle concubine e dei figli del sultano, ricorda ai visitatori gli intrighi della corte. II terzo cortile contiene la Sala d'Udienza, la Biblioteca di Ahmet III, una esposizione dei costumi imperiali dei Sultani e delle loro famiglie, i famosi gioielli del Tesoro e una inestimabile collezione di miniature di manoscritti mediovali. In questo cortile si trova anche il padiglione del Mantello Sacro che conserva le reliquie del Profeta Maometto, riportate a Istanbul quando gli ottomani assunsero il califfato dell'lslam.

Il Museo Archeologico...
(Arkeoloji Müzesi) Ristrutturato, contiene, oltre agli altri tesori dell’Antichità, il famoso sarcofago di Alessandro Magno.

Il Museo Militare...
(Harbiye Askeri Müzesi) Che oltre le grandi tende utilizzate dalle armate ottomane durante le campagne custodisce ugualmente le armi e le uniformi militari ottomane. “Mehter Takimi” (Il Bando militare), suona della musica militare ottomana tra le 3 e le 4 del pomeriggio. (Aperto tutti i giorni, esclusi; lunedì e martedì)

Palazzo di Dolmabahce...
(Dolmabahçe Sarayı) Costruito nella metà del XIX secolo dal Sultano Abdulmecit I, si stende per 600 metri lungo la riva europea del Bosforo. L'immensa sala di ricevimenti con le sue 56 colonne ed il suo enorme lampadario di 4 tonnellate e mezza con 750 luci, stupisce sempre i visitatori. In passato gli uccelli di tutto il mondo venivano racchiusi nel “Padiglione degli Uccelli” per alietare gli abitanti del palazzo. E' qui che è morto Ataturk, fondatore della repubblica turca, il 10 novembre 1938. (Aperto tutti i giorni, esclusi; lunedì e giovedì)

Il Palazzo di Beylerbeyi...
(Beylerbeyi Sarayı) Costruito sulla Nel XIX sec. dal Sultano Abdulaziz sulla riva asiatica del Bosforo. Fantasia di marmo bianco tra le magnolie dei giardini, era la residenza estiva ed il padiglione di caccia del sultano. I dignitari stranieri in vicita ad Istanbul venivano ospitati in questo palazzo, come ad esempio I'imperatrice Eugenia. (Aperto tutti i giorni, esclusi; lunedì e giovedì)

La Torre di Galata...
(Galata Kulesi) Costruzione genovese del 1348, si eleva a m 62 dal suolo, sull'altra riva del Corno dOro. Dall'alto, il panorama sul Corno d'Oro ed il Bosforo è straordinario. La sera, i turisti apprezzano il suo ristorante, il suo night club ed il suo bar.

Rumeli Hisari...
(La Fortezza Europea), è stata eretta da Mehmet il Conquistatore nel 1452, prima della conquista di Costantinopoli. Terminata in soli quattro mesi, è una delle piu belle opere militari del mondo. (Aperta tutti i giorni escluso il lunedì)

Il Bosforo...

Tramonto (Istanbul Boğazı) Quando al tramonto ci si ferma sulle rive del Bosforo per ammirare la luce rosseggiante che si riflette sulle finestre delle case di fronte, si capisce perchè gli uomini hanno scelto secoli fà questo incantevole sito. In questi momenti Istanbul è indubbiamente una delle più splendide città del mondo.
Un soggiorno ad istanbul non potrebbe finire, senza la tradizionale ed indimenticabile eccursione sul Bosforo, questo stretto sinuoso che separa I'Europa dall'asia. Le sue rive offrono un miscuglio di passato e di presente, di splendore grandioso e di bellezza naturale. Gli alberghi moderni accanto ai Yali (ville di legno in riva al mare), i palazzi di marmo bianco accanto alle rudi fortezze di pietra e le abitazioni eleganti accanto ai piccoli villaggi di pescatori. Il miglior mezzo per scoprire il Bosforo è quello di imbarcarsi su un vaporetto in partenza da Eminönü che si ferma alternativamente sulla costa asiatica ed europea dello stretto. Questa passeggiata, ad un prezzo ragionevole, dura circa sei ore. Se desiderate una barca solo per voi, contattate le agenzie che organizzano delle mini-crociere, di giorno o di notte.
Durante il tragitto, passerete davanti al magnifico Palazzo di Dolmabahce. Un pò più lontano si trovano i parchi verdeggianti ed i padiglioni imperiali del Palazzo di Yildiz. Accanto a questo parco, sulla riva, si erge il Palazzo Ciragan, trasformato in albergo. Rinnovato nel 1874 dal Sultano Abdulaziz, si stende su 300 metri lungo il Bosforo, e le sue facciate di marmo riflettono il movimento delle acque. A Ortakoy, fermata successiva, gli artisti si riuniscono tutte le domeniche per esporre le loro opere per la strada. Nell'ambiente vivo di questa folla screziata, i venditori ambulanti vi offrono deliziosi spuntini. Ortakoy permane, ancora oggi, il simbolo della tolleranza: moschee, chiese, sinagoghe sono affiancate l’una all’altra e gli abitanti di diverso credo religioso, convivono in questa quartiere pacificamente da tanti secoli. Creando un foret contrasto con le case tradizionali della zona, il ponte del Bosforo, uno dei più grandi ponti sospesi del mondo, riunisce I'Europa e I'Asia. II Palazzo Beylerbeyi, sorge subito dopo il ponte, sulla riva asiatica. La collina di Çamlıca, dietro al palazzo, è il punto culminante di Istanbul. Se avete tempo vi ci potete recar in macchina per ammirare il magnifico panorama sulla città ed i superbi paesaggi. Sull'altra riva, le ville ottomane di legno di Arnavutköy contrastano con i lussuosi appartamenti di Bebek. Qualche chilometro piu lontano, le fortezze Rumeli Hisarı e Anadolu Hisarı si fronteggiano da una parte e dall'altra degli stretti, come due sentinelle di guardia alla città. II Palazzo di Göksu (o Kucukcu) orna la riva aciatica accanto alla fortezza d'Anadolu Hisari. Subito dopo le due fortezze, il ponte di Fatih Sultan Mehmet, seconda congiunzione tra i due continenti, è stato messo recentemente in servizio. Dalla collina di Duatepe, potrete ammirare il superbo panorama sul ponte e sul Bosforo. In basso di Duatepe, il parco Emirgan ed i suoi piacevoli padiglioni si ornano in primavera con i bei colori dei tulipani. Di fronte sulla riva Asiatica, il villaggio di pescatori Kanlıca è diventato la periferia ricercata dai ricchi abitanti di Istanbul. Molta gente si reca nei caffè e nei ristoranti in riva al mare per gustare il suo famoso yogurt. La foresta di Beykoz (Ibrahim Pasa Korusu), è una località rinomata per la sua tranquillità, con i suoi caffè e ristoranti, I'aria pura e la vista magnifica. Nella baia di Tarabya, sulla riva europea, gli yacht ancorati sembrano ballare sull'acqua. La strada costiera di Tarabya con gli incantevoli villaggi di Büyükdere e Sarıyer, abbondano di taverne e ristoranti di pesce. Un pò piu lontano, lo stretto si allarga e scompare nel Mar Nero.

II Corno d'Oro...
(Haliç) Estuario a forma di corno, divide in due la parte europea di Istanbul. Uno dei migliori porti naturali del mondo, era la base della marina e della flotta mercantile dei bizantini e degli ottomani. Oggi, bei parchi costeggiano le sue rive. Al tramonto, I'acqua si riflette d'un bel color dorato. Fener, un quartiere a metà strada dall'estuario, racchiude delle vie con case di legno e chiese del periodo bizantino. E' qui che risiede il Patriarca Ortodosso. Un pò più in alto, Eyüp possiede un'architettura di stile ottomano. Le colline sono coperte da cimiteri e cupi cipressi. Numerosi pellegrini vengono a visitare la tomba di Eyup nella speranza che i loro desideri vengano esauditi. II caffè Pier Loti, in alto della collina, è un posto meraviglioso per godere della tranquillità di questi luoghi.

Le Isole dei Principi...
(Adalar) Un arcipelago di nove isole nel Mar di Marmara, erano un luogo di esilio per i principi di Bisanzio. Oggi, gli abitanti benestanti di Istanbul, trascorrono i mesi estivi in queste isole per approfittare della brezza fresca, della chiarezza del mare e delle loro eleganti dimore del XIX sec. Büyükada è la più grande. Si può passeggiare in carrozzella tra i pini, dopo essersi riposati sulla spiaggia di una delle numerose insenature che costeggiano la riva. Le altre isole apprezzate sono Kınalı, Sedef, Burgaz e Heybeli. Dei tragehetti collegano regolarmente le isole con la riva asiatica (Kadikoy) o europea (quartiere Eminonu) di istanbul. Un servizio di aliscafi, più rapido, opera d'estate da Kabatas.

DIVERTIMENTI...
Istanbul è ricca di programmi di divertimento. I night-clubs offrono vari intrattenimenti durante le cena, da una selezione di canzoni turche alla famosa danza del ventre. Numerose sono le discoteche, i cabarets e jazz-clubs nel distretto Taksim-Harbiye. Fra le molte occasioni di svago che la città offre vanno annoverati i numerosi ed eleganti “casino”. Per molti anni il Çiçek Pasajı, nel quartiere di Beyoğlu, fu un luogo d’incontro, in particolare per gustare le specialità gastronomiche, soprattutto quelle a base di pesce accompagnate da un “raki” o da un buon vino turco. Anche nei ristoranti della via Nevizade Caddesi si possono trovare le stesse specialità. Nell’ambiente vivo del quartiere di Ortaköy vi sono numerosi luoghi di divertimento. Ortakoy, sulla riva del Bosforo, è popolata da eccelenti ristoranti, pubs e bar dove si può ascoltare musica jazz. Kumkapı, con le sue taverne, bars e ristoranti, è un’altra zona attraente. A Sultanahmet ci sono ora vari ristoranti in case ottomane e bisantine restaurate che offrono un’atmosfere unica. Nello scalo di Eminönü, imbarcazioni del secondo l’uso del tempo, offrono al turista delizioso pesce alla griglia. Il più bel parco divertimenti ed il più sofisticato del paese, Tatilya Cumhuriyeti, si trova a Beylikduzu, dopo il quartiere Haramidere, lungo la strada dopo l’Aeroporto Ataturk.

ACQUISTI...
Si potrebbe venire a Istanbul unicamente per fare degli acquisti.
Bisogna certamente iniziare dal Grand Bazar (Kapalı Çarşı) della città vecchia. Questo labirinto di strade e passaggi, ospita più di 4000 negozi. II nome dei luoghi ricordano I'epoca ove ogni mestiere aveva il cuo quartiere proprio: via degli Orefici, via dei Mercanti di Tappeti, via dei fabbricanti di papaline. Questo bazar è ancora oggi il centro commerciale della città vecchia, conveniente a tutte le tasche e a tutti i gusti.
L'artigianato turco propone un insieme di incantevoli regali e ricordi: celebri tappeti, splendide ceramiche dipinte a mano, oggetti di rame e di ottone, pipe di schiuma di mare. I gioielli d'oro nei loro scrigni ben illuminati abbagliano i passanti. Gli articoli in cuoio e daino di eccellente qualità, sono relativamente a buon mercato. II vecchio Bedesten che si trova nel cuore del Bazar propone una stupefacente varietà di antichità. E' interessante frugare nel disordine accumulato, con la speranza di scoprire un tesoro.
II Bazar delle Spezie o (Mısır Çarşısı = Bazar Egiziano) accanto alla Moschea Yeni di Eminönü, vi trasporterà nell'oriente mistico. L'aria è piena del profumo seducente della cannella, del cumino, dello zafferano, della menta, del timo e di tutte le altre erbe e spezie immaginabili.
Sultanahmet è diventato il secondo centro commerciale della città vecchia. II Bazar delle Arti di Istanbul (El Sanatlari Çarşısı) si trova nella Medrese Mehmet Efendi (XVIII sec) e nella Medrese Caferaga costruita da Sinan (XVI sec.) e offre la possibilità di vedere gli artigiani all'opera e di acquistare le loro opere tradizionali.
Un'arcata commerciale nell'arasta della Moschea Sultanahmet, permette di fare degli acquisti durante la visita del luogo.
Le boutique sofisticate dei quartieri Taksim – Nişantaşı - Şişli, sono in contrasto col disordine ed il tumulto dei bazar.
Sull'istiklal Caddesi, Cumhuriyet Caddesi e Rumeli Caddesi, potrete ammirare tranquillamente le vetrine dei negozi. Qui troverete degli articoli di ultimo grido, confezionati con i migliori tessuti della Turchia. Splendidi gioielli ed eleganti modelli di borsette e calzature vi saranno ugualmente proposti.
L’Atlas Pasajı, a Beyoglu è una specie di mercato delle Pulci dove troverete perfino del proveniente dal Mar Rosso.
I mercati delle pulci di Istanbul abbondano di oggetti diversi e sorprendenti, nuovi e antichi. II Sahaflar Çarşısı ed il Çınaraltı nel quartiere Beyazit offrono ogni giorno una nuova occasione di andare a frugare.
La domenica, in un mercato delle pulci tra Sahaflar ed il mercato coperto, i venditori offrono la loro mercanzia su delle carrette e delle coperte.
II Horhor Çarşısı raggruppa i negozi di mobili (moderni e antichi) di qualità variabile.
Ad Atakoy, il nuovo centro commerciale, I'Atakoy Galleria, ha le migliori succursali delle più belle boutiques d'istanbul.
Bahariye Caddesi, Bağdat Caddesi e Capitol sulla parte asiatica dispongono dei medesimi articoli.
I mercati delle pulci del quartiere di Topkapı, di Çukurcuma a Cihangir, di Büyük Hamam Sokak a Üsküdar (nella parte asiatica), del quartiere di Kadıköy Çarşı Durağı (nella parte asiatica) e tra Eminönü e Tahtakale sono aperti tutti i giorni.
La domenica, ritornando da una passeggiata verso la parte alta del Bosforo, potrete fare una sosta e vedere un altro mercato animato tra Büyükdere e Sarıyer.

ARTE E CULTURA
Istanbul è, per eccelenza, un centro internazionale di arte e cultura. Il Festival Internazionale del Cinema di Istanbul ha luogo ogni anno nei mesi di Marzo ed Aprile, proponendo nei cinema del distretto storico di Beyoğlu il meglio del panorama cinematografico mondiale. Il Festival Internazionale di Arte e Cultura, si tiene invece nei mesi di giugno e luglio e vi partecipano artisti provenienti da tutto il mondo. Le manifestazioni sono tenute per la maggior parte nel Centro Culturale di Atatürk (Atatürk Kültür Merkezi). La Sede delle Scienze di Istanbul (Istanbul Bilim Merkezi), fondata dal Centro delle scienze è situata nel campus dell’Univesità Tecnica di Istanbul, offrendo possibilità e bambini ed adulti a cimentarsi in diverse teorie e sperimentazioni ad ogni livello. Gli appassionati di musica classica possono ascoltare nel Salone Cemal Reşit Rey. Opere, operette, balletti, films, concerti, mostre e conferenze colorano la vita culturale della città.


I PALAZZI
MosaicoII Palazzo di Yıldız comprende, oltre agli appartamenti di Stato una serie di padiglioni ed una mocchea. Questo insieme è stato costruito da Abdulhamit II alla fine del XIX sec. II più grande ed il più grazioso degli edifici, “il Sale”, testimonia il lusso nel quale vivevano e ricevevano i sultani. Situato dentro un vasto parco con fiori ed alberi venuti da tutte le parti del mondo, questo palazzo offre una delle piu belle viste panoramiche sul Bosforo. Per via dei restauri in corso solamente “il Sale” ed il parco sono aperti al pubblico. (Aperto tItti i giorni esclusi; lunedì e giovedì)
II Palazzo di Göksu, o Kucuksu, prende il cuo nome dalla piccola riviera che sbocca sul Bosforo in questo posto. Eretto da Abdulmecit I nella metà del XIX sec., serviva da recidenza estiva. (Aperto tutti i giorni esclusi; lunedì e giovedì)
La costruzione originaria del Padiglione Estivo Aynalı Kavak risale al XVIII sec.. In seguito venne restaurato da vari sultani. Nel 1718 nelle sue sale vennero montati specchi preziosi, dono dei veneziani. Da qui il suo nome attuale “Padiglione degli Specchi”. Prospiciente il Corno d’Oro, questo palazzo costituisce uno degli esempi più belli della tradizionale architettura turca. (Aperto tutti i giorni esclusi; lunedì e giovedì)
Il Padiglione Ihlamur (XIX sec.) è circondato da giardini di tigli, ciò spiega il suo nome. Oggi situato nel cuore della città, al momento della sua costruzione, sorgeva nella campagnia circostante.
Il Padiglione Merasim veniva utilizzato per le cerimonie ufficiali, mentre il Padiglione Maiyet alloggiava il seguito del sultano e, alle volte, il suo harem, quando lui lasiava il palazzo in alcune occazioni. (Aperto tutti i giorni esclusi lunedì e giovedì.)
Su di una collina verde e ombreggiate, i Padiglioni Maslak, superbi esempi dello stile decorativo ottomano della fine del XIX sec., servivano da case di caccia al Sultano Abdulaziz. La serra Limonluk merita una visita.
Il Padiglione marino Florya Atatürk, situato nel quore Florya, nei pressi dell’aeroporto di Atatürk, è una bella costruzione sul mare. Edificato nel 1935, ha una pianta a “T”; veniva utilizzato come residenza estiva dai presidenti turchi. Lo stesso Atatürk vi soggiornò più volte. Attualmente è stato trasformato in museo (Aperto tutti giorni escluso lunedì e giovedì).

LE MOSCHEE
Altra realizzazione dovuta al genio di Sinan, la Moschea di Rustem Paşa è stata eretta nel 1561 sotto gli ordini del Gran Vezir Rustem Pasa, genero di Solimano il Magnifico. Squisite ceramiche di Iznik decorano I'interno, piccolo ma superbo in proporzioni.
L'lmperiale Moschea Fatih, costruita tra il 1463 e 1470, porta il nome del conquistatore ottomano di Istanbul: Fatih Sultan Mehmet, custodisce il suo mausoleo e si erge su un’altra collina della città. Questo vasto complesso religioso - medrese, ospizi, ospedali, bagni, caravanserragli e bibIioteca - merita una visita.
La grande Moschea di Eyüp, si trova all'esterno delle mura della città vecchia, vicino al Corno d'Oro, nel posto ove si suppone che Eyup, il porta-stendardi del profeta Maometto, sia stato ucciso durante I'assalto di Istanbul nel 670.
Prima moschea costruita dopo la conquista ottomana della città, è un luogo di pelegrinaggio venerato e frequentato. Edificata dal 1597 al 1663, la Moschea Yeni (Nuova), domina il porto di Eminonu, accogliendo i turisti che sbarcano nella città vecchia via traghetto. Oggi le sue cupole e i suoi archi graziosi, ospitano centinaia di piccioni che qui sono ormai a casa loro. II balcone del sultano è decorato da magnifiche ceramiche di Iznik.
La Moschea Sokollu Mehmet Paşa si erge su una collina scoscesa vicino al quartere di Sultan Ahmet. Capolavoro di Sinan, è uno degli esempi piu belli dell'architettura classica turca del XVI sec. All'interno, le ceramiche di Iznik sui pulpito e la nicchia esibiscono i loro eleganti motivi blu, verdi, malva e rossi.
Dei tramezzi di vetro chiudono le quattro immense volte che sostengono la cupola centrale della Moschea Mihrimah Sultan, vicino alla porta di Edirne nelle mura della vecchia città. 161 finestre illuminano questa moschea costruita da Sinan nel 1555 per la Sultana Mihrimah, figlia di Solimano il Magnifico.

MUSEI
(Türk ve Islam El Sanatları Müzesi) è stato eretto nel 1524 come una residenza per il Gran Vezir Ibrahim Pasa offerta dal Sultano Solimano il Magnifico. Era I'abitazione privata più grandiosa di tutto I'lmpero Ottomano. Oggi custodisce superbe collezioni di ceramiche, sculture in legno, miniature, calligrafie, tessuti e tappeti, tra cui i più vecchi del mondo. (Aperto tutti i giorni, escluso il lunedì)
Il Museo dell’Oriente Antico, racchiude delle collezioni sumeriche, babiloniche, assirie, hatti ed ittiti. (Aperto tutti i giorni escluso lunedì)
Il Padiglione Çinili Köşk, costruito da Maommetto il Conquistatore nel XV sec., ospita il Museo della Ceramica Turca. Possiede bei pezzi di Iznik (XVI sec.) e buoni esemplari di vasellami e maioliche segiuchidi ed ottomane. (Aperto tutti i giorni escluso lunedì)
Come il museo Ayasofya, una volta, anche il Museo di Sant’Irene (Aya Irena Müzesi) era una chiesa, tra le prime di Istanbul. Costruita da Costantino nel IV sec. E restaurata più tardi da Giustiniano, pare che si erga sulle rovine di un tempio pagano. (Aperto tutti i giorni escluso il lunedì – Si richiede autorazzazione per l’ingresso)
Dall'altro lato della strada, nel Palazzo ibrahim Pasa, il Museo dei Tappeti Turchi (Türk Halıları Müzesi) riunisce magnifici tappeti e kilim di tutto il paese. (Aperto tutti i giorni domenica, esclusi; la domenica e il lunedì)
II Museo del Mosaico (Mozaik Müzesi), concerva eccezionali pavimenti in mosaico del grande palazzo degli imperatori bizantini. (V e VI sec.) (Aperto tutti i giorni escluso il lunedì)
II Museo dell'Aviazione (Havacılık Müzesi) a Yeşilkoy, traccia I'evoluzione dell'aviazione in Turchia. (Aperto tutti i giorni eccluso il lunedì).
La casa di Atatürk a Şişli, è diventata ad un museo; il Museo di Ataturk (Atatürk Müzesi) che conserva degli effetti personali del fondatore della Repubblica. (Aperto tutti i giorni esclusi sabato e domenica).
Nel quartiere Besiktas, il Museo Navale (Denizcilik Müzesi) custodisce i famosi caicchi nei quali i sultani navigavano sul Bosforo e interessanti esposizioni consacrate alla storia della marina ottomana. (Aperto tutti i giorni esclusi lunedì e mercoledì)
Ugualmente a Besiktas, il Museo delle Belle Arti (Güzel Sanatlar Müzesi) possiede dei quadri e delle sculture turche dalla fine del XIX sec. ad oggi. (Aperto tutti i giorni esclusi lunedì e martedì).
Nei ai giardini del palazzo di Yildiz, il Museo della Città (Sehir Müzesi) narra attraverso i suoi documenti la storia di Istanbul dalla conquista ottomana ad oggi (Aperto tutti i giorni escluso il giovedì) e il Museo del Palazzo di Yildiz e degli Antichi Costumi da Scena ritracciano la storia del teatro (Aperto tutti giorni escluso il martedì).
Il Museo dell’Industria Rahmi Koç (Rahmi Koç Endustri Müzesi) è situato nella zona di Haskoy, sulla costa del Corno d’Oro. Questo storico edificio, il cui nome antico era “Lengerhane”, fu costruito nel XVIII sec. per realizzare la funzione della tecnologia industriale (Aperto tutti i giorni escluso il mercoledì).
Museo delle Caricature (Karikatur Muzesi), questo museo è situato in Viale Ataturk vicino l’acquadotto di Valente (Aperto tutti giorni dalle ore 9.00 alle ore 18.00)
Più in alto sul Bosforo, nel pittoresco villaggio di Buyukdere, il Museo Sadberk Hanim (Sadberk Hanim Muzesi) è situato al interno di due affascinanti ville di legno del XIX sec. Questo museo privato che custodiva all'origine delle collezioni di arte decorativa turca, ha recentemente aperto delle nuove sale d'archeologia. (Aperto tutti i giorni escluso il mercoledì)

MONUMENTI
Nelle vicinanze Piazza Sultanahmet, ed in particolare nella Via Soguk Cesme, si noteranno delle case di legno del XVIII sec.. Mervigliosamente restaurate, hanno ripreso vita diventando piccoli alberghi; una di queste, conserva un’appassionante biblioteca specializzata su Istanbul.
La Fontana di Ahmet III (Sultan Ahmet Cesmesi), edificata nel 1729, si erge all’entrata del palazzo di Topkapi. Ella offriva la sua ombra agli asetati. Questa fontana, estremamente decorata, è un superbo esempio del tardo stile ottomano.
La Torre di Beyazıt (Beyazıt Kulesi) alta 85 m. è stata costruita nel 1828 da Sultano Mahmut II come torre di controllo degli incendi. Oggi si eleva sul campus dell’Univesità di Istanbul.
Bozdogan-l’Acquedotto di Valente, del 368 d.C., forniva l’acqua ai palazzi bizantini, poì ottomani. I 900 metri di archi a due livelli he sono rimasti, attravesano una delle vie principali della città vecchia.
Una volta impenetrabili, le mura di Istanbul si estendono su 7 km, dal Mar di Marmara al Corno d’Oro. Queste mura erette durante il regno dell'lmperatore Teodosio II (V sec.), sono state restaurate parecchie volte e fanno parte del patrimonio culturale mondiale censito dall'UNESCO.
Conosciuta came la Torre di Leandro (Kız Kulesi) è uno dei simboli romantici di Istanbul. Costruita in origine nel XII sec. su una piccola isola all'entrata del porto, la costruzione attuale risale al XVIII sec.

YATCHTING
Istanbul attira gli yachtmen di tutto il mondo. Qui, la gioia di navigare in uno slplendido paesaggio naturale, in pieno mare, con dei tramonti stupendi, si mescola al piacere di viaggiare nella storia bizantina e ottomana ammirando imponenti castelli, palazzi e moschee.
Dopo aver vogato sul Bosforo o sul Corno d’Oro, potete ritornare a una grandi marine dei dintorni.
La marina, sulla riva europea e la marina Kalamis sulla riva asiatica, sono aperte 24 ore su 24. D’altronde, ogni estate, Istanbul accoglie le gare Internazionali dei yacht.

DINTORNI DI ISTANBUL
Sulla costa europea del Mar Nero, a km 25 dai sobborghi di Istanbul, le lunghe e larghe spiagge di Kilyos attirano durante I'estate la folla degli abitanti di Istanbul.
La Foresta di Belgrado (Belgrad Ormanları), sempre sulla riva europea, è la più grande dei dintorni. Durante la fine sttimana è frequentata dalle famiglie che vengono a trascorrere la giornata oppure a prepararsi un barbecue. Sette bacini antichi di molteplici sorgenti danno un pò di fresco.
Alcuni acquedotti ottomani, tra i quali il più ammirevole é quello di Moğlova, costruito da Sinan, imprimono maestosità ai dintorni. Qui si possono anche divertirsi al Kemer Country Golf Club, molto ben organizzato. L’entrata al club è circondata dalle mura dell’acquadotto di Sultan Suleyman del XVI sec., lungo 700 m. e costruito dal grande architetto Sinan.
Sulla parte asiatica, a km 25 dalla città, si trova Polonezköy fondata nel XIX sec. dagli immigrati polacchi. Gli abitanti di Istanbul vengono per lunghe passeggiate o per andare a cavallo nella sua bella campagna e gustare la sua tradizionale cucina polacca servita dai discendenti dei primi residenti.
A km 70 da Uskudar, sul Mar Nero, Şile possiede buone spiagge, dei ristoranti di pesce e degli alberghi. E' uno dei piu piacevoli luoghi di vacanze vicino ad Istanbul. I "sile bezi", abiti di cotone leggero qui confezionati, sono molto apprezzati dai turisti.
A km 50 ad est di Sile, sulla riva di un ruscello e sulla sponda del Mar Nero, si trova Agva, circondata da un meraviglioso panorama. Fiancheggiato da foreste verdi questo luogo è dotato di alberghi e pensioni senza dimenticare i ristoranti di pesce.
Kerpe, Kefken e Karacu, tre pittoreschi villlaggi di pescatori, si trovano ad est di Agva. Deliziosi ristoranti e acque limpide, assicurano un flusso costante di visitatori.
A 38 km da Istanbul il Paradiso degli ucelli e il Giardino Botanico di Bayramoğlu-Darıca ospita una varietà infinita di ucelli.
L'incantevole città di pescatori di Eskihisar, a sud-est di Istanbul, esibisce fieramente la sua marina ove gli yachtmen possono ormeggiare le loro barche dopo una giornata di navigazione nel Mar di Marmara. In città, la casa di Osman Hamdi Bey, grande pittore turco del XIX sec., è stata trasformata in museo.
La tomba di Annibale si trova tra Eskihisar e Gebze, e non lontano di Iì si erge un castello bizantino.
L’Arboreto Karaca si trova nel villaggio Samanlı presso Yalova ed è un gran parco ricco di alberi di varietà infinite. Si può visitare questo parco la domenica dalle 12.00 fino al tramonto.
Sul Mar di Marmara, la stazione balneare di Yalova è conosciuta sin dall'epoca romana per le sue acque termali di virtù terapeutiche contro i reumatismi. Anticamente venne chiamata Helenapolis in onore della madre dell’imperatore Costantino, la quale aveva fatto edificare nella città numerosi edifici, oltre che opere architettoniche. Yalova, attualmente è un importantecentro portuale. Nella città di Yalova, degli alberghi e pensioni a buon mercato, propongono un alloggio confortevole. I bagni principali, a qualche chilometro a sud ovest della città nel distretto Termal, occupano piacevoli giardini che accentuano I'ambiente riposante del luogo. Non mancate di visitare la Residenza Ataturk, costruita nel 1929, dove Ataturk soggirnò più volte (Aperto tutti i giorni escluso lunedì e giovedì). Dalle colline circostanti potrete ammirare lo splendido panorama delle terme e della vegetazione che si stende a perdita d’occhio.
A km 17 ad ovest di Yalova, la pacifica regione di Çınarcık possiede delle belle spiagge e dei complessi turistici moderni.
Molti abitanti di Istanbul hanno una residenza secondaria a Silivri, una regione di vacanze a km 65 dalla città. Questo recentissimo complesso, comprende dei centri sportivi, dei casinò e eccellenti ristoranti. II suo centro di conferenze attira gli uomini d'affari che fuggono il ritmo sfrenato della città, per vacanze di lavoro. Un servizio regolare di aliscafi collega Silivri a istanbul.


Contattaci via email specificando le tue richieste e noi vedremo di esaudirle!