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 Iran



"La bellezza di Isfahan ti prende la mente senza che te ne accorgi e prima che te ne accorga, Isfahan è divenuta indelebile e ha insinuato la sua immagine in quella galleria personale di luoghi che ciascuno conserva gelosamente". Così scrive Robert Byron ne La via per l'Oxiana e queste parole si possono estendere senz'altro a tutto il Paese. L'antica Persia di Ciro e di Dario e il moderno Iran degli ayatollah, delle ceramiche verde-azzurre delle moschee e dei neri chador delle donne comincia ad aprirsi al turismo. E' l'occasione giusta per conoscere non solo un eccezionale patrimonio culturale ad artistico ma anche un popolo autentico, ospitale, orgoglioso ed ansioso di avvicinare e parlare con il viaggiatore straniero.

mappa Iran

Iran in cifre
Capitale Teheran
Superficie 1.648.000 kmq
Abitanti 68.017.860 (luglio 2005)
Abitanti capitale oltre 11.000.000 (15 milioni con l'area metropolitana)
Densità di popolazione 43 ab./kmq
Religione Musulmana sciita, zoroastriana, ebraica, cristiana, induista

Geografia e territorio
L'Iran confina a N con l'Armenia, l'Azerbaijan, il Turkmenistan e il Mar Caspio, a E con l'Afghanistan e il Pakistan, a S con l'Oceano Indiano (Golfo Persico e Golfo di Oman) e a O con l'Iraq e la Turchia. Il territorio dell'Iran è costituito da un vasto altopiano desertico orlato e attraversato da grandiose catene montuose quali quelle dell' Elburs, del Khurasan, del Kurdistan e dello Zagros. La maggior parte dei fiumi riversa le proprie acque in laghi, acquitrini e mari interni oppure evapora prima di riuscire a percorre grandi distanze. Nella zona centrale del Paese sono situati due grandi deserti: il Dasht-è Kavir, privo di vita vegetale e animale ma interrotto qua e là da qualche oasi verdeggiante, e il Dasht-è Lut, la zona più depressa di tutto l'altopiano persiano, vasta plaga inospitale in cui la sterilità è totale e assoluta. L'Iran non è un paese marinaro pur avendo uno sviluppo costiero di oltre 2000 km; le coste bagnate dal Mar Caspio sono rettilinee, basse e sabbiose mentre più articolate si presentano quelle del Golfo Persico e del Golfo di Oman.

Popolazione
I villaggi e le città dell'Iran sono composti da parecchi e diversi gruppi culturali ed etnici, eredità delle innumerevoli ondate migratorie succedutesi nel tempo. I Persiani o Farsi, discendenti dei popoli ariani stabilitisi nel Paese circa 4000 anni fa, costituiscono poco più della metà della popolazione; il rimanente è composto da Azeri (25%); Curdi, circa 3 milioni di persone che vivono soprattutto ai confini con l'Iraq; Arabi stanziati soprattutto nella provincia del Khuzestan; Mongoli lasciati dagli eserciti conquistatori di Gengis Khan; Turkmeni che hanno molti elementi in comune con i popoli delle steppe orientali; Lur, di origini arabo-persiane; Bakhtiyari, nomadi di montagna; Baluchi, seminomadi abitanti nel sudest vicino al Pakistan; Qashqai, di stirpe tatara; Armeni, Ebrei. L'atteggiamento del governo iraniano nei confronti delle minoranze è molto tollerante e tutti questi gruppi sono liberi di parlare la propria lingua, professare la propria religione e seguire i propri usi e costumi.

Clima
L'altopiano iranico ha un clima tipicamente continentale con estati assai calde e secche (40°C.) ed inverni piuttosto freddi (anche -20°C.) accompagnati da abbondanti nevicate. Le precipitazioni sono assai scarse e diminuiscono verso sud-est; più piovose le regioni di nord-ovest con precipitazioni anche nevose tra novembre e febbraio. Le condizioni climatiche migliorano lungo le zone costiere meridionali con clima tropicale ed inverni miti. Nelle pianure che si affacciano sul Mar Caspio il clima è invece subtropicale con escursione stagionale poco accentuata.

Ora
L'Iran è avanti rispetto all'Italia di due ore e mezzo il che significa che quando a Roma sono le 12 a Teheran sono le 14.30. La differenza è di un'ora e mezzo quando in Italia è in vigore l'ora legale.

Lingua
Lingua ufficiale dell'Iran è il farsi, di origine indoeuropea; originaria della regione del Fars e diffusa in quasi tutto il Paese, si è formata dopo la conquista araba. Numerosi sono pure i gruppi etnici minori che hanno conservato la propria lingua: il turco viene parlato nell'Azerbaijan e nelle regioni settentrionali del Khurasan; il curdo, lingua affine al farsi, è parlato dalle popolazioni dello Zagros; l'arabo è frequente su tutta la costa del Golfo Persico. Abbastanza diffuso soprattutto nelle grandi città e tra i giovani è l'inglese.

Religione
moscheaPer oltre il 95% gli iraniani sono musulmani sciiti, convinti che solo i discendenti di Alì, genero di Maometto, potessero essere capi religiosi e civili della comunità. Nel 680 d. C. due figli di Alì, Hosein e Hasan, con 70 seguaci furono massacrati presso Kerbala; quest'evento segnò la separazione fra sunniti e sciiti e la nascita di un islamismo prettamente persiano legato alla dimensione del martirio e del lutto. I sunniti sono circa il 4% della popolazione.
A Yadz vivono ancora circa 12.000 zoroastriani, seguaci della religione che Zarathustra riformò tra il VII e il VI sec.a.C.; altri centri di questa religione sono Shiraz, Kerman, Teheran e Isfahan. Prima dell'avvento dell'Islam, il Cristianesimo era largamente diffuso nel Paese. Attualmente la maggior parte dei cristiani sono armeni mentre più ridotti sono protestanti, cattolici, caldei, ortodossi, avventisti e nestoriani. Importanti comunità ebraiche sono sopravvissute nelle città più grandi. Nel Paese vi sono anche minoranze indù e sikh attive soprattutto in ambito commerciale.


Storia
Alla civiltà dei Medi che fiorì nel VII-VI sec. a.C. successe il regno che Ciro il Grande fondò nel 558 a.C. e che i suoi successori Dario I e Serse resero il più vasto degli imperi dell'antichità giungendo fino all'India a oriente e al Mar Egeo a occidente. Sotto il dominio persiano cadde anche l'Egitto mentre Persepoli diveniva il cuore dell'impero. Sconfitto Serse dai Greci a Maratona (490 a.C.), il Paese subì la furia conquistatrice di Alessandro Magno e, alla morte di questi, passò sotto il controllo del generale Seleuco.
Dal 224 al 638 d.C. in Persia dominarono i Sasanidi che, nella politica come nella cultura, si richiamavano alla passata grandezza. Shapur I continuò la secolare guerra contro l'Impero romano che la nuova dinastia persiana aveva ereditato dai Parti, guerra che proseguì con alterne vicende anche quando all'Impero romano si sostituì quello bizantino. Alla morte di Cosroe I lo Stato cominciò a disgregarsi mentre s'affacciava nella regione una nuova potenza, quella degli Arabi.
Gli Arabi dominarono la Persia per quasi 600 anni e tutto il Paese abbandonò la religione zoroastriana per l'islamismo. Nel corso dei secoli il potere passò ai Selgiuchidi, ai Safavidi, agli Zand e ai Cagiari fino a che, nel 1926, Reza Khan fondò la dinastia dei Pahlavi. Dopo la Seconda Guerra mondiale lo scià Reza Khan fu esiliato e al trono salì il figlio Mohammed Reza che, assunto il potere assoluto, decise di allinearsi ai paesi occidentali avviando l'Iran verso una rapida modernizzazione. Lo sperpero di enormi ricchezze, il regresso dell'economia, l'imposizione di norme antipopolari, la repressione sempre più brutale accelerarono la caduta dello Scià che abbandonò il Paese il 16 gennaio 1979. Il
1° febbraio dello stesso anno tornò in Iran, accolto da una folla entusiasta di milioni di sostenitori, l'ayatollah Khomeini che fondò una Repubblica islamica retta dal clero. Durante il suo governo l'Iran dovette affrontare da un lato lo scontro con gli Stati Uniti (assalto all'ambasciata di Teheran), dall'altro la terribile guerra con l'Iraq che costò quasi 1 milione di morti. Alla morte di Khomeini fu eletto presidente il capo del parlamento Rafsanjani che riuscì nel tentativo di far riconquistare all'Iran una certa stima in Occidente. Attualmente è al governo l'ultraconservatore M. Ahmedinejan, ex sindaco di Teheran.

Situazione politica
Lo sperpero di enormi ricchezze, il regresso dell'economia, l'imposizione di norme antipopolari, la repressione sempre più brutale accelerarono la caduta dello Scià Reza Pahlavi che andò in esilio il 16 gennaio 1979. Il 1° febbraio dello stesso anno tornò in Iran accolto trionfalmente dalla popolazione l'ayatollah Khomeini che fondò una Repubblica islamica retta dal clero. Alla morte di Khomeini, fu eletto Presidente il capo del Parlamento Rafsanjani. Attualmente è al governo l'ultraconservatore M. Ahmedinejan, ex sindaco di Teheran.

Economia
La guerra con l'Iraq (1980-1988) ha provocato il crollo dell'economia iraniana che solo ultimamente sta cercando un rilancio aprendo le porte al mondo occidentale se non altro per quanto concerne gli scambi commerciali. E' noto che nel campo delle risorse il petrolio rappresenta una fonte di entrate di primaria importanza: secondo stime recenti le riserve petrolifere iraniane sarebbero sufficienti a far fronte alle spese nazionali per i prossimi cento anni.
Tra le attività più redditizie, subito dopo il petrolio, si colloca l'esportazione del caviale e il commercio dei tappeti. Si esportano anche pistacchi, frutta secca, spezie, cotone, seta e minerali. Il turismo costituiva una buona fonte di entrate prima della rivoluzione khomeinista e solo ultimamente l'Iran ha riaperto le porte ai viaggiatori stranieri. L'area del Paese destinata all'agricoltura è assai modesta e questo non solo per la scarsezza d'acqua ma anche per l'inadeguatezza dei sistemi di lavorazione della terra. Data la grande estensione di terre aride, elevato è il numero degli ovini e dei caprini allevati dalle popolazioni nomadi e seminomadi. La pesca ha scarsa importanza; soltanto lungo le coste del Mar Caspio è particolarmente sviluppata e riguarda specialmente lo storione.

Festival e tradizioni popolari
Sono pochi gli avvenimenti culturali e folcloristici che possono incuriosire il turista. Per la maggioranza degli iraniani la più importante ricorrenza non religiosa dell'anno è il No Ruz, il capodanno persiano (21-24 marzo). Altre feste civili sono l'11 febbraio (anniversario dell'avvento al potere di Khomeini), il 20 marzo, il 1° aprile (festa nazionale), il 2 aprile, il 4 giugno (anniversario della morte di Khomeini), il 5 giugno (anniversario dell'arresto di Khomeini), il 28 giugno e l'8 settembre (Giorno dei martiri della rivoluzione). Vengono osservate le festività islamiche quali la fine del Ramadan, il Giorno della nascita del profeta Maometto e l'Anniversario del martirio di Hosein festeggiato con rappresentazioni drammatiche di carattere religioso. Tutte seguono il calendario lunare islamico il che significa che cadono ogni anno in momenti diversi.

Burocrazia e sanità in cifre
Visto Obbligatorio
Passaporto Valido almeno 6 mesi dal momento dell'entrata
Febbre gialla Non necessario
Profilassi antimalarica Consigliata in determinate zone
Vaccino Epatite A ed antitifico Consigliati
Vaccino Epatite B Consigliato

Quando andare
Autunno e primavera sono le stagioni più adatte per visitare il Paese; da evitare l'estate e il periodo del Capodanno iraniano che cade intorno al 21 marzo. A nord-ovest l'estate è relativamente mite mentre più a sud d'estate il caldo è più intenso; a nord-est il periodo ideale per un viaggio va da aprile a maggio o da settembre a novembre mentre marzo è più facilmente piovoso. Le regioni centrali dell'Iran sono molto calde d'estate con temperature in aumento man mano che si scende verso sud dove i periodi migliori da punto di vista climatico cadono tra fine novembre e inizio marzo. Lungo la costa del Golfo di Oman l'estate è da evitare e il soggiorno sarà senz'altro più piacevole in marzo-aprile e ottobre-novembre. A Teheran l'inverno è molto rigido accompagnato talvolta da abbondanti nevicate mentre d'estate il termometro può arrivare a 40° C; il mese di maggio e il periodo che va da settembre a novembre è il più idoneo a un soggiorno.

Da mettere in valigia

Per gli uomini: abiti di cotone con maniche lunghe, pantaloni lunghi, un pullover per la sera, scarpe comode, cappello. Per le donne: camicie o maglie di cotone di colore scuro, gonne lunghe scure o pantaloni scuri e non attillati, un impermeabile o uno spolverino scuro, calze o calzini coprenti scuri, scarpe comode ma non sandali, un foulard ampio e non vistoso, aghi di sicurezza per fermarlo. Per tutti: occhiali da sole, farmacia da viaggio, prodotti di igiene personale, crema idratante e crema per labbra (il clima è molto secco), una pila elettrica, alcune foto formato tessera, la fotocopia del passaporto, una borraccia per l'acqua.

Telefono
moschea Per chiamare l'Iran dall'Italia bisogna comporre lo 0098 seguito dal prefisso della città senza lo 0 e dal numero dell'utente. Per telefonare in Italia dall'Iran bisogna comporre lo 0039 seguito dal numero dell'abbonato. E' vietata l'importazione di telefoni portatili a meno che non si faccia apposita domanda al Ministero iraniano delle Telecomunicazioni prima dell' arrivo in Iran.

Elettricità
La corrente è a 220 volt e le prese di corrente sono a due buchi. La corrente può venire sospesa senza preavviso ed è perciò buona norma avere con sé una torcia elettrica.


Quanto costa
I tour operator propongono pacchetti “all inclusive” che costano mediamente 1300 euro per la visita delle maggiori città (8 gg.) e 2000 euro per un tour più completo di 12-15 gg. Per viaggiatori indipendenti: volo aereo a partire da 730 euro (a/r); pernottamento medio in camera doppia 20-70 dollari, pasto medio 12.000-15.000 rial. Costo benzina, al litro, 800 rials. (1 Euro = 11393 rial )

IL VIAGGIO

Quanto stare
La visita delle città di maggior interesse monumentale (Shiraz, Persepoli, Pasargade, Isfahan, Yadz) richiede un minimo di 8 gg. . Un viaggio di 12-15 gg. consente non solo di ammortizzare meglio i costi del volo aereo ma soprattutto di approfondire la conoscenza del Paese con la visita delle grandi oasi al bordo del deserto e delle città di Bam, Kerman, Kashan e Qom. In 3 settimane, oltre a quanto sopra, si può fare una puntata alla città santa di Mashhad (2gg) e poi visitare la regione del Mar Caspio con le città di Shahrud, il villaggio montano di Masulé e Gorgan e dintorni.

Come arrivare
Anche se teoricamente si può raggiungere l'Iran col treno (via Ankara o via Mosca), con la nave (attraverso il Golfo Persico), o con l'auto, la stragrande maggioranza dei viaggiatori opta per l'aereo. La compagnia di bandiera iraniana Iran Air offre voli da Roma e da Milano per Teheran 1 volta alla settimana. Voli plurisettimanali da Milano per Teheran sono offerti anche da Alitalia e da molte altre compagnie aeree (Aeroflot, Austrian Airlines, British Airways, KLM, Lufthansa, Turkish Airlines)
Per entrare in Iran con la propria auto bisogna essere in possesso della patente internazionale valida; in genere si attraversa il confine con la Turchia a Bazargan o a Sero. E' possibile arrivare a Teheran o a Tabriz anche in pullman partendo da Istanbul, Ankara o Erzurum.

Tasse di ingresso e di imbarco
Le tasse di ingresso, secondo le notizie più recenti, sembrano essere già comprese nel biglietto aereo almeno per quanto riguarda l'Iran Air; per le altre compagnie meglio informarsi di caso in caso. All'uscita dal Paesesi dovrebbero pagare tra i 30 e 40 dollari; se si viaggia con Iran Air questa tassa è già compresa nel prezzo del biglietto.

Cosa vedere e cosa fare
Al viaggiatore curioso e culturalmente interessato l'Iran ha moltissimo da proporre: accanto a città monumentali e a siti archeologici degni del maggior interesse offre l'opportunità di avvicinare una popolazione ospitale e curiosa e di visitare luoghi dove incontrare altri turisti è una rarità. Teheran è una città moderna e fortemente inquinata che offre alcune interessanti opportunità: oltre al Museo Nazionale sono degni di nota il Museo del Tappeto e quello della Ceramica mentre, nella residenza estiva dello Scià, oltre a un bellissimo parco è possibile ammirare gli arredamenti di molti edifici, significativi per illustrare lo stile di vita di chi governava il Paese. Dirigendovi a sud potrete quindi visitare Shiraz e il suo splendido bazar, Persepoli e Pasargade che ancora rivelano i segni del passato splendore, le tombe achemenidi di Naqsh-e-Rustam e Yadz, con la splendida moschea e le torri del silenzio. Kerman, Bam (ora purtroppo distrutta da un terribile terremoto), Kashan sono tappe degne di una sosta anche se non possono eguagliare la stupefacente Isfahan e le sue moschee da Mille e una notte. Gli appassionati di archeologia non dovranno tralasciare Choga Zanbil, nella zona sud occidentale del Paese: pur essendo molto distante dai principali itinerari merita una deviazione per la sua ziggurat che reca ancora inciso sui mattoni, in caratteri cuneiformi, il nome del re che la fece costruire.

Mangiare
La cucina iraniana è eccellente se gustata ai suoi massimi livelli, più ripetitiva quella proposta nei locali più semplici ed economici. Il riso accompagna quasi tutti i piatti principali e viene servito in porzioni abbondanti, spesso aromatizzato con lo zafferano. Nutriente ed economico è l'abgusht preparato con patate, carne grassa e lenticchie. La carne, generalmente tritata o tagliata a pezzetti e servita sotto forma di spiedini, può essere d'agnello (chelo kabab, fillé kabab, chelo kabab-é barg), di pollo (jujé kabab), di vitello o di montone, assente quella di maiale; la carne di cammello viene considerata una vera prelibatezza quindi, se vi capita, assaggiatela. Altre specialità della cucina iraniana sono il kuku, una specie di frittata, i dolme, verdure o frutti ripieni di riso e verdure o carne, il fesenjun, stufato d'anatra. La frutta è squisita e varia, fichi secchi e pistacchi sono imperdibili; tra i dolci, da assaggiare il caratteristico faludé in acqua di rose e il gaz, lo straordinario torrone. Lo yogurt (mast) è eccellente e viene spesso servito con l'aggiunta di cetrioli, aglio o erbe fresche e spezie.
Nelle città piùgrandi la scelta dei ristoranti è ampia ed è buona norma non giudicare un ristorante dall'aspetto esteriore; spesso è anzi difficile riconoscere un ristorante in quanto molti di essi non si affacciano sulla strada ma si trovano al piano interrato o ai piani superiori (prezzi medi 12.000-15.000 rial). La maggior parte dei ristoranti, esclusi quelli degli alberghi, chiude alle 19 del venerdì. Cominciano a diffondersi fast food e tavole calde. Lungo le strade principali che collegano una città all'altra si trovano trattorie alla buona dove poter mangiare del riso, pollo o yogurt. E' sempre possibile acquistare lungo la strada frutta secca, yogurt e un po' di pane.

Sanità
Sebbene l'acqua sia potabile, si consiglia di bere acqua imbottigliata e il più rigoroso rispetto delle norme di igiene personale e di cautela nel consumo di verdura cruda e frutta, rigorosamente da sbucciare. Le strutture ospedaliere sia pubbliche che private sono di buon livello e molti medici parlano l'inglese avendo studiato in America o in Europa. L'Ambasciata italiana dispone di un elenco di medici che parlano anche italiano. In ogni caso è buona norma stipulare una buona assicurazione sanitaria prima della partenza dall'Italia. Certi medicinali facilmente reperibili in Italia non lo sono in Iran ed è quindi necessario che ognuno porti con sé i farmaci di cui può aver bisogno.

Sicurezza
L'ordine pubblico non presenta al momento particolari problemi. E' comunque sempre meglio attenersi ad un comportamento discreto e prudente adeguandosi alle norme di comportamento islamico. Evitare di guidare la notte in considerazione all'elevata presenza di traffico pesante. Vanno evitate, a causa della presenza di narcotraffico e di rapine a danni di stranieri le zone sud orientali del Paese. Vanno inoltre evitate le zone di frontiera con l'Afghanistan, il Pakistan e l'Iraq a causa di possibili azioni di guerriglia e di manovre militari.
E' vietato importare, detenere e far uso di bevande alcoliche, droghe, pubblicazioni o materiale contrario al pudore (anche normali riviste con persone abbigliate all'occidentale), musicassette rock, qualsiasi forma di gioco d'azzardo comprese le carte da gioco. Tali reati sono semprepuniti con estremo rigore. Pene severissime e pena di morte anche per chi commettereati contro la persona e la morale islamica nella sfera sessuale (rapporti con donne musulmane, omosessualità, pedofilia e adulterio).
In ogni contatto con la Polizia è bene mantenere massima cautela e correttezza, tenendo sempre presente che compiti di pubblica sicurezza e vigilanza della morale islamica sono affidati anche a persone giovani e senza divisa. In ogni caso è buona norma non consegnare loro nè denaro nè tantomeno il passaporto a meno che non siate portati in una centrale di polizia o in albergo. Segnalate la vostra presenza in Iran all'Ambasciata italiana e contattatatela immediatamente qualora insorgano problemi con le autorità locali.

Comportamenti
E' estremamente importante che il turista si adegui completamente alle norme di comportamento e di abbigliamento islamiche. Se si viaggia con Iran Air già al momento di salire in aereo le donne dovranno indossare camicia ampia con maniche lunghe, gonna lunga o pantaloni ampi, uno spolverino (attualmente le ragazze giovani lo mettono corto e aderente, solo nel periodo di Ramazan le restrizioni sono più rigide), foulard sui capelli, il tutto senza colori e disegni vistosi. Durante l'inveno si può indossare anche un piumino, l'importante è che copra i glutei. Lo stesso abbigliamento dovrà essere mantenuto per tutta la durata del soggiorno (anche nei ristoranti, quando mangerete, e quando aprirete la porta della vostra camera d'hotel al facchino che vi avrà portato i bagagli); sarà buona cosa non truccarsi in maniera vistosa. Gli uomini è bene che indossino pantaloni lunghi e camicie non vistose o magliette con maniche corte. Il contegno in pubblico, soprattutto tra uomini e donne anche se sposati, dovrà essere sempre molto discreto e corretto. Una guida iraniana faceva notare che comportamenti più disinvolti da parte di occidentali potevano anche essere talvolta tollerati ma che, mentre poi il turista sarebbe tornato al proprio paese, la guida che lo accompagnava avrebbe dovuto rendere conto anche della scorrettezza altrui!! Durante il mese di Ramazan e di Moharram l'osservanza di ogni regola è, se possibile, ancora più rigorosa. Durante il Ramazan è pertanto bene non farsi veder mangiare, bere e fumare durante le ore diurne. Durante il Ramazan è pertanto bene non farsi veder mangiare, bere e fumare durante le ore diurne. Lungo le strade fuori città è possibile mangiare perchè chi viaggia è considerato un pellegrino e perciò vi è una deroga .
Ricordarsi di togliersi le scarpe prima di entrare in una moschea.
E' importantissimo evitare di fotografare lungo le zone di confine e nei luoghi dove possono esserci installazioni governative civili e militari, ambasciate, uffici telefonici o posti di polizia; chiedere il permesso per fotografare le persone, soprattutto se si tratta di donne.
Un uomo non può rivolgere mai la parola a una donna iraniana soprattutto se sola e, se vuole domandarle qualcosa, deve rivolgersi all'uomo che l'accompagna (questo comportamento vale soprattutto nelle campagne, un po' meno in città). Una donna straniera, a sua volta, non dovrà mai toccare nessun uomo nè stringergli la mano. Se siete una donna, ricordate che le donne iraniane assai raramente viaggiano sole: se voi lo fate, ai loro occhi potete apparire poco rispettabili; e lo sarete ancor di più se fisserete un uomo negli occhi.

Curiosità
Il tappeto persiano è senza dubbio il tappeto per antonomasia, ma non tutti i tappeti persiani sono uguali: il bigiar è il più resistente e pesante, a disegni minuti disposti senza simmetria su fondi azzurri, bruni o rosso mattone; il bakhtiyari è diviso in riquadri ognuno dei quali reca alberi fioriti, alberi della vita o vasi con pianticelle; il kashan reca un medaglione centrale da cui si dipartono rami fioriti ed è tessuto in lana e seta; il kirman ha raffigurazioni complesse di leoni, serpenti, altri animali e fiori; l'hamadam, in pelo di cammello, è caratterizzato spesso dal disegno di un rombo chiuso da sbarre trasversali o da punte allungate che terminano in altri rombi; il suruq è lavorato finemente a piccoli fiori di annodatura sennah compatta; lo shiraz ha in genere uno o più rombi nel campo centrale che contengono figure stilizzate di animali e linee diagonali; il tebriz reca al centro medaglioni a stella o a scudi incorniciati da larghe fasce.
In Iran sono comunemente in uso ben tre calendari: quello persiano è quello di uso quotidiano ed è quello ufficiale (quindi, se dovete prenotare qualche biglietto ricordate di fare riferimento a questo); quello musulmano è basato sull'anno lunare ed è usato per la vita religiosa (tutte le feste sono calcolate secondo questo calendario); quello gregoriano, ossia il nostro occidentale, che viene usato nei rapporti con gli stranieri. A questo punto avrete capito perchè nella testata dei giornali iraniani compaiano tre date.

La popolazione tiene a precisare fin dal primo momento che è Persiana Indoeuropea e non Araba. Unico inconveniente, superabilissimo, l’abbigliamento che per le donne, secondo la legge iraniana, deve coprire tutto il corpo compreso il capo, ma è sufficiente un abito al ginocchio, con maniche lunghe e sotto un paio di pantaloni, più un foulard anche morbido sul capo. La gente è cordiale e con tanta voglia di comunicare. Si è quasi più fotografati noi da loro che non loro da noi. Dati i pochi turisti, si è avvicinati di continuo e viene richiesta la provenienza e altre notizie di noi e del nostro paese, un po’ di tutto, insomma, l’importante è comunicare. Merita veramente la visita di questo stupendo paese che offre tanta storia, cultura, tradizioni e usi antichissimi sopravvissuti ancora al giorno d’oggi oltre a paesaggi desertici, affascinanti, montagne brulle, paesi di fango, città bruciate, altre alberate, ma sempre luminose. Si rimane veramente conquistati dalla bellezza del paese e dalla gente così socievole, accattivante e desiderosa di manifestare la loro gentilezza. L'itinerario archeologico è splendido: Persepoli, Pasargade, ma anche Bishapur e Sialk, un sito risalente a 7.000 anni fa e che non è molto frequentato dai turisti. Ci si deve fermare a Yazd, Shiraz e ad Isfahan, la bellissima e vecchia capitale che meriterebbe di esserlo ancora. I bazar sono tipici dei paesei orientali, non si trovano assolutamente gadget per turisti, ma tanto artigianato, pietre dure, oro, spezie, stoffe, tappeti e tutto ciò che può essere utile alla popolazione locale. L'Euro è accettato dappertutto senza nessuna difficoltà.


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