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Situate tra la Spagna e la costa nordafricana e circondate dalle acque del Mediterraneo, le Isole Baleari, in piena espansione turistica, sono invase ogni estate da una moltitudine di turisti di ogni nazionalità a caccia di divertimenti e da amanti del sole, oltre che da qualche visitatore in cerca di tranquillità. Non c’è da stupirsi, se si considera che le isole offrono spiagge di sabbia fine, sole cocente, ottimi ristoranti e un'esuberante vita notturna.
Ciò che sorprende è che le quattro isole principali (Maiorca, Minorca, Ibiza e Formentera) abbiano mantenuto, malgrado il turismo, una certa integrità. Oltre ai bar, alle spiagge e ai divertimenti mondani non-stop, troverete cattedrali gotiche, megaliti del neolitico, villaggi di pescatori, bellissimi sentieri rurali e distese a perdita d’occhio di aranceti e uliveti. Vi accorgerete che il turismo non è riuscito a sciupare questi delicati angoli di paradiso, almeno per ora.

- Paese: Regno di Spagna (le Isole Baleari formano politicamente una provincia spagnola)
- Superficie: 5040 kmq
- Popolazione: 785.000 abitanti
- Popoli: spagnoli (castigliani, catalani, galiziani, baschi)
- Lingua: Castigliano (ufficiale), catalano, galiziano, basco
- Religione: cattolica
- Fuso orario: Un'ora avanti rispetto al meridiano di Greenwich
- Elettricità: 220V, 50Hz AC
- Turismo: Il prefisso teleselettivo per chiamare dall'Italia è 00 971

Quando andare
Isola di notteL’alta stagione alle Baleari corrisponde al periodo estivo (giugno, luglio e agosto), che è il periodo in cui è impossibile sottrarsi ai disagi delle spiagge sovraffollate, dei prezzi alle stelle e delle difficoltà a trovare alloggio. Disagi tuttavia compensati dal clima ideale di questa stagione: durante questi mesi, infatti, la temperatura si mantiene quasi sempre intorno ai 27°.
Per chi non ama la folla e preferisce visitare le isole in un periodo meno costoso, i mesi più indicati sono maggio, giugno, settembre e ottobre, quando il clima è ancora mite e le strutture ricettive più abbordabili. In inverno (dicembre, gennaio e febbraio) il clima più freddo e l’impossibilità di stare sulla spiaggia o fare il bagno allontana le orde di turisti. Ma anche in questa stagione non mancano i giorni di sole, che si dice siano circa 300 all’anno.

Feste e manifestazioni
BarcaTra le feste tradizionali che si svolgono in diversi villaggi e città delle Baleari, una delle più importanti è la Festa de San Joan, che ha luogo a Ciutadella il 18, 23 e 24 giugno. Di grande interesse sono anche le feste di La Devallament (23 marzo) a Pollensa e di Sa Pobla (16 e 17 gennaio), in onore di San Antonio Abad, e la festa del Giorno de La Beata (3 settembre) a Santa Margarita. A Ibiza, la festa più importante si svolge tra il 30 luglio e il 5 agosto.

Storia
Secondo gli archeologi, le prime tracce di insediamenti umani nelle isole risalgono al 5000 a.C., ma è probabile che queste belle spiagge sabbiose siano state abitate anche prima di questo periodo. I reperti archeologici neolitici – terrecotte, utensili e gioielli – testimoniano, insieme alle vestigia, che l’avvento delle tecniche di agricoltura e allevamento favorì l’evoluzione delle pratiche religiose e cerimoniali, segno di una civiltà più progredita. A Minorca, in particolare, sono state ritrovate molte testimonianze di questi antichi popoli: praticamente ovunque sull’isola colpisce la presenza di ruderi di grandi megaliti, tra i quali spiccano le singolari costruzioni chiamate ‘navetas’ (grotte costruite con grandi massi), ‘talayots’ (tumuli di pietre forse usati come torri di guardia) e ‘taulas’ (costituite da due tavole di pietra poste l'una sull'altra a forma di ‘T’).
Le terre dell’arcipelago erano sulle rotte dei commercianti fenici, ma furono i cartaginesi a fondare Ibiza nel 654 a.C. Sotto il loro dominio, la città divenne uno dei più grandi porti del Mediterraneo. Dopo un periodo di dominazione romana, giunsero i visigoti e nell’VIII secolo a.C. gli arabi, la cui occupazione durò più di tre secoli. I mori lasciarono una durevole impronta sulla vita e sulla cultura degli isolani, in particolare sugli abiti tradizionali e sugli stili architettonici.
Nel 1229 le truppe della ‘Reconquista’ cristiana conquistarono Palma di Maiorca in nome di Giacomo I di Aragona, e dopo sei anni Ibiza e Formentera. Minorca fu l’ultima a cedere alla cristianità, nel 1287, anno in cui Alfonso III annetté le isole al mondo catalano e alla corona aragonese.
SpiaggiaLe colonie catalane, che conobbero all’inizio un forte sviluppo commerciale, nel XV secolo subirono un inesorabile periodo di declino aggravato dall’isolamento dal potere centrale, dalle carestie e dalle frequenti incursioni dei pirati. A peggiorare la situazione, nel XVI secolo Minorca fu conquistata dai turchi, che misero l'isola a ferro e fuoco. La città di Ibiza fu fortificata e riuscì a respingere gli invasori, ma non fu così per Formentera, che invece cadde in mano ai turchi.
L’infelice scelta dei balearici di schierarsi con gli Asburgo durante la guerra di secessione spagnola (che vide Carlo III d’Asburgo in lotta contro Filippo V di Borbone) portò, dopo la disfatta degli Asburgo nel 1715, all’occupazione dell’arcipelago da parte dei Borboni. Minorca passò sotto il dominio britannico insieme a Gibilterra nel 1713, in seguito al trattato di Utrecht. La dominazione inglese sull’isola durò fino al 1802, con la breve parentesi della guerra dei sette snni (1756-63), durante la quale Minorca fu occupata dai francesi.
Nel corso della guerra civile spagnola (1936-1939), Maiorca fu bombardata a lungo dalle forze nazionaliste. Solo nella seconda metà del Novecento la pace è arrivata sull'isola.
La stabilità del secondo dopoguerra ha consentito lo sviluppo turistico e l’economia delle isole ne ha tratto grandi benefici. Oggi il turismo è una delle attività predominanti: le bellissime e vaste spiagge delle Baleari, molto frequentate sin dagli anni '60, sono per molti il luogo ideale per una vacanza al mare.

Cultura
La società spagnola risente l'influsso dei tempi: anche se lo stile di vita alle Baleari è più rilassato che in molte città occidentali, gli orari dei servizi publici (treni, autobus, cinema, partite di calcio) sono rispettati. Ciò che cambia è il ritmo della giornata. In spagnolo, ‘tarde’ definisce l'arco di tempo che va dalle 16 alle 21, e anche oltre. Negozi e uffici chiudono in generale dalle 14 alle 17 per la 'siesta'. Negli afosi mesi estivi si cerca di trarre vantaggio dalla fresca temperatura notturna: non è raro vedere i bambini sulle giostre anche a notte inoltrata. Le serate del venerdì e del sabato iniziano intorno a mezzanotte, ed è d’obbligo un giro nei bar e nelle discoteche.
Socievolezza e cordialità sono tratti distintivi di tutti gli spagnoli. La musica, dalla chitarra classica al pop, e la danza, in particolar modo il flamenco, sono una costante nella vita degli spagnoli. Per l’architettura, poi, gli iberici hanno una vera e propria predilezione.
Nella società spagnola, la famiglia ha un ruolo fondamentale e stupisce che il tasso di natalità sia tra i più bassi del mondo. La religione cattolica è molto sentita alle Baleari, come in tutta la nazione, ed ha legato in modo indissolubile la sua storia a quella della Spagna.
L’edificio più importante di Palma di Maiorca è la cattedrale, cuore dell’attività religiosa per più di 300 anni, dal 1230 al 1600. Gli arabi, che rimasero nell’arcipelago per circa tre secoli, hanno anch'essi lasciato un’impronta nei costumi degli isolani: l'influenza islamica è visibile sia nell’architettura dei Banys Árabs che nelle raffinatezze servite nei ristoranti locali.

Ambiente
Vita notturnaL’Arcipelago delle Baleari è costituito da quattro isole principali: Maiorca, Minorca, Ibiza e Formentera, circondate da una moltitudine di isolette rocciose. Le coste di Maiorca, la più grande per estensione, sono orlate di spiagge di sabbia bianchissima a nord e frastagliate da insenature rocciose e da porti naturali a sud. La catena montuosa Serra de Tramuntana, i cui paesaggi mediterranei affascinano i visitatori, costituisce la spina dorsale dell’isola e ha nel Puig Major (1445 m) la sua cima più notevole.
Minorca è stata dichiarata Riserva della Biosfera dall’UNESCO nel 1993. Le belle spiagge, le baie e le calanche non ancora contaminate dal turismo meritano una visita anche durante i freddi giorni in cui spira la tramuntana (tramontana). Ibiza e Formentera sono piuttosto aride e il clima, molto caldo, è perfetto per chi ama stare sulla spiaggia.
Meta ideale in tutte le stagioni, le Baleari godono di inverni miti e estati calde, che invitano a passare le giornate sulla costa. Le temperature medie oscillano intorno ai 15° C in inverno, e raggiungono i 27° C in estate, l'ideale per le attività sportive.

IBIZA: L' ISOLA DOVE TUTTO E' CONSENTITO
Eivissa, questo è il suo nome in catalano, dagli anni Ottanta è il principale punto di riferimento dei giovani più trendy di tutto il mondo.
Ti sono rimasti un pò di soldi in tasca e non hai ancora deciso come passare i sudati (e meritati!) giorni di ferie? Allora non puoi far altro che scegliere Ibiza, l'isola più scatenata e modaiola, il paradiso di chi ha una voglia matta di divertirsi e non pensare a niente.
Eivissa, questo è il suo nome in catalano, dagli anni Ottanta è il principale punto di riferimento dei giovani più trendy di tutto il mondo. Quest'isola è diventata famosa come il luogo dei sogni dove tutto è consentito, dove la normalità non esiste, dove le minoranze, i gay, gli artisti maledetti sono liberi di esprimersi.
Qui nelle Baleari la notte è lunga ed è vero quello che si dice, a Ibiza non si dorme mai: di giorno è obbligatorio un passaggio in spiaggia per poter sfoggiare l'abbronzatura la sera, quindi un aperitivo nei mitici caffè Mary y Sol e Zoo e cena nei ristoranti più "in" che si trovano al porto (dove non vi sarà difficile incontrare vip e modelle). Il modo migliore per aspettare le due, l'orario di apertura dei locali più cool, è fare un giro nei bar di San Antonio, la seconda città dell'isola, dove il movimento dopo cena è assicurato ed è già possibile incontrare eventuale compagnia per la serata. La "movida" di San Antonio è nella via principale che propone decine di piccoli locali dove l'ingresso è gratuito e ci si può iniziare a scaldare per le piste delle discoteche. Amnesia, Privilege, Pacha e Divino queste sono le tappe fondamentali per chi vuole vivere Ibiza al massimo, e per gli amanti della trasgressione no-stop c'è lo Space, che apre alle sei del mattino. Queste discoteche sono le migliori d'Europa come scenografie, musiche, dj, party, e naturalmente "rimorchio". Ma Ibiza è anche mare, sole e spiagge: le migliori si possono trovare a Figueretes, Playa Talamanca e Playa d'en Bossa mentre per chi ha voglia ti togliere il costume ci sono le Salinas dove c'è la famosissima Sa Trincha.

DI GIORNO...
LungomareStrano come tante persone partano per Ibiza convinte di vivere solo la notte, tra locali e balli sfrenati, ma l’isola è anche una splendida cornice di spiagge e natura.
Dove cuocere al sole? Figueretas e Playa Talamanca sono le spiagge migliori senza dubbio, facilmente e velocemente raggiungibili con gli autobus di linea, potrete ascoltare musica e bere drink nei locali-terrazze adiacenti, dove è facile fare nuove conoscenze. Ma se desiderate un po’ di calma dopo aver dormito tre ore (se le avete dormite!) Playa den Bossa è la scelta che fa per voi: questa spiaggia la consigliamo a chi desidera effettivamente della tranquillità, prima di rituffarsi magari nella notte.

PortoVoglia di abbronzatura integrale? Bè, le Salinas, sono conosciute in tutto il mondo, è la spiaggia nudisti più frequentata e a parte questo è anche un vero gioiello dell’isola.
Se tra un po’ di sole e un aperitivo avete voglia di comprare qualche souvenir, lo shopping migliore, caratteristico ed anche conveniente è consigliabile farlo nei mercatini del pomeriggio di San Antonio o nei piccoli negozi nella zona vecchia di Ibiza lontani dal centro.
Ibiza è discoteche all’avanguardia e locali di tendenza, sole e splendidi corpi sdraiati sulla spiaggia ma si può scegliere anche di viverla diversamente: l’isola presenta ad esempio molti agriturismi, dove chi ama andare a cavallo potrà ammirare magnifici tramonti dalle colline interne, oppure c’è il Tom Shark Center presso il Club Paradise di Punta Martinet, a pochi chilometri dal centro di Ibiza, il posto ideale per i subacquei più esigenti e per i principianti, visto anche la presenza di istruttori esperti. Infine c’è Santa Eulalia del Rio, città della costa Est che ha la caratteristica di essere silenziosa e tranquilla. Questa parte dell’isola è il paradiso per coppie di mezza età o in viaggio di nozze che non gradiscono la confusione ma vogliono godersi la natura e la storia ibizenca.

VIVIR LA VIDA LOCA...
Non si fa altro che parlare delle discoteche di Ibiza, del facile “aggancio”, dei cocktail dei migliori barman, dei dj più grande al mondo, ma è tutto vero? Sì, non ci sono dubbi, l’isola è tutto questo! Tutte le sere troverete qualcosa di diverso nelle discoteche e per questo è utile frequentare i bar e le spiagge dove sarete sicuramente ben indirizzati; volete andare sul sicuro? Seguite i nostri consigli.
A San Antonio non si può mancare alla “fiesta del agua”, l’evento clou dei martedì e dei venerdì al Es paradis terrenal, con una gigantesca fontana nella pista principale che inonda il locale d’acqua. L’ Es contiene 3000 persone a sera e per farvi un’idea del posto potete guardare il video musciale della spice girl Mel C, “I turn to you”, dove il gigantesco scenario è proprio della discoteca in questione.
Ci spostiamo di poco e siamo a San Rafael nella famosissima Amnesia: qui dicono che è la discoteca più grande d’Europa e non deve essere una bugia. Non a caso è il locale preferito della “Troya Asesina”, la più famosa drag queen dell’isola. L’attrazione principale è la festa della schiuma (espuma party), dove i cannoni posizionati in ogni parte delle piste lanciano schiuma ininterrottamente e sotto la quale potrete fare incontri molto interessanti.
Festa in discotecaA San Rafael c’è anche il Privilege che dopo l’Amnesia è forse la più grande discoteca dell’isola e propone una incredibile varietà e diversità di personaggi. Non mancate alle festa “Manumission” a tema.
Pacha e Divino sono nel cuore di Ibiza: queste due discoteche sono caratterizzate dalla presenza della migliore musica visto che i più importanti dj internazionali e italiani hanno scelto ormai da tempo questi piste come loro templi. Occhio quindi alle serate caratterizzate dalla sigla “ministry of sound”.
Infine a Playa den Bossa c’è lo “Space” per chi non si ferma mai è questo il locale ideale soprattutto la domenica, con apertura alle 6 di mattina e la sensazione bellissima di ballare in terrazza mentre il sole cresce.

FORMENTERA
Formentera riunisce ogni anno migliaia di visitatori, fino ad arrivare al punto di moltiplicare per cinque la sua popolazione nella stagione estiva. Ancora non dispone di un aereoporto dato la sua misura ridotta, per tanto l'unica maniera di accedere all'isola è per via marittima da Ibiza. Nell'aereoporto di Ibiza arrivano ogni giorno numerosi voli provenienti da tutta l'Europa, pieni di turisti con l'intenzione di visitare Formentera. Vista aereaArrivando a Ibiza, la prima cosa da fare è prendere un taxi o un autobus di linea regolare che ci trasporta al porto, dove si trova la stazione marittima. Lì potremo comprare un biglietto per prendere l'imbarcazione (della linea regolare) che ci porterà al porto di La Savina, in Formentera. Questo tragitto dura da un 30 minuti a un'ora, dipende dall'imbarcazione che scegliamo. Questo primo passo ci servirà per incominciare a goderci la splendida vista panoramica della costa Formenterense e dell'isola di Espalmador mentre dura il tagitto.
Se c'è qualcosa di veramete caratteristico di Formentera sono le sue spiagge. La costa di questa isola è disseminata da alcune delle più belle spiagge d'Europa, come lo confermano le migliaia di turisti che ogni anno frequentano le sue acque. L'evoluzione del turismo ha permesso che sia possibile passare tutto il giorno nella spiaggia senza dover andarsene: ristoranti, amache, ombrelloni, sport acquatici..., tutto il necessario e di più per godere del sole e di queste spiagge.

Illetes
Le spiagge di llletes, situate nel punto più al nord dell'isola e le più vicine all'isola di Espalmador (150m scarsi), sono le più visitate e frequentate dai turisti. Si può accedere a questa zona con qualsiasi veicolo, anche se si raccomanda il suo accesso a piedi o in bicicletta, per sfruttare meglio il paesaggio e contribuire alla sua protezione medioambientale (c'è sempre un continuo transito di gente). Inoltre parte di questa zona non è accessibile con veicoli, bensì solo a piedi, dovuto alla irregolarità del terreno.. La zona di llletas è una delle più complete per il tempo libero: sport acquatici, (vela, sci, ecc.), ristoranti, chioschi, amache, ombrelloni lettini, tutto quello che si ha bisogno per godersi un giorno completo in spiaggia. Esiste anche un servizio di tragitto marittimo che comunica questa zona con il porto de la Sabina e con l'isola di Espalmador. Questo facilita molto il trasporto e l'accesso ad un'altra zona di interesse dell'isola..

Llevant
Situata anche lei nella punta nord dell'isola, però nella zona di levante, come ben indica il suo nome. È anche una spiaggia di grande estensione e anche la zona più vicina a llletas. Per tanto, è abbastanza frequentata visto la sua lunghezza. È possibile incontrare posti più tranquilli e solitari anche se non mancheranno ristoranti e chioschi, e la sua vicinanza con lletas permette di percorrere a piedi tutte le spiagge che ci sono al nord dell'isola.

Cala Sahona
Questa piccola spiaggia, malgrado la sua scarsa lunghezza (200 metri), è una delle più belle che possiamo visitare. La sua tranquillità e la sua bellezza caratteristica fanno di questo posto un punto obligato per i turisti. È attorniata da ristoranti e chioschi dove si può mangiare o rinfrescarsi con alcune bibite e al tempo stesso sfruttare la meravigliosa vista che offre la vicina isola di Ibiza o senza andare tanto lontano, della Costa de Punta Pedrera, o delle belle scogliere di Punta Rasa, a cui si può accedere facilmente a piedi giacchè sono a 10 minuti scarsi dalla spiaggia.

Migjorn
Della spiaggia di Migjorn si può dire che è una delle più grandi dell'isola, e che la sua superfice di sabbia abbraccia gran parte della costa sud dell'isola quasi da La Mola, a Es Cap de Barbaria tanto da essere visibili (da questa spiaggia) questi due punti tanto lontani fra loro. La sua lunghezza e situazione geografica fanno di questa spiaggia una delle meno frequentate e per tanto, una delle più tranquille dell'isola. Nonostante, questo non vuol dire che non ci siano i tipici ristoranti e i chioschi al lato stesso della spiaggia.

Espalmador
Vista Aerea150 metri scarsi separano l'isola di Formentera da quella di Espalmador. Questa isola, malgrado la misura piccola di 3 kilometri quadrati, nasconde molte meraviglie nel suo interno. Ci sono 2 diversi modi di accedere a Espalmador: una è in una barca che realizza un tragitto dal porto di Formentera a llletas, e finalmente arriva a Espalmador; oppure si può coprire a nuoto la distanza che separa le due isole (sempre che il clima e la marea lo permettano). La spiaggia più conosciuta di questa isola è la spiaggia di S'Alga, di grande estensione, tenendo conto della misura dell'isola. Questa spiaggia è considerata porto naturale dovuto alla sua forma chiusa. La torre di vigilanza (Torre di Sa Guardiola), che è situata nel punto più alto, osserva il passo dei turisti per la costa dell'isola, i quali non devono dimenticare che questa è di carattere privato e come tale deve essere rispettata, e molto di più tenendo conto che è considerata parco naturale dovuto alla grande quantità di fauna e flora che abita in essa. Per questo motivo non si può trovare nell'isola nessun ristorante ne stabilimento simile, perchè è totalmente proibito, fatto che fa ancora più attraente l'idea di visitare queste piccole isole e le sue spiagge, ancora non contaminate dall'uomo.

MINORCA
Situata nel Mare Mediterraneo, Minorca è un'isola spagnola dell'arcipelago delle Baleari. Il turismo è la risorsa economica prevalente della popolazione dell'isola, grazie alle splendide spiaggie di sabbia bianchissima e al meraviglioso mare cristallino, luoghi incontaminati della natura. I centri urbani principali sono Mahón e Ciutadella.

Geografia
Minorca è l'isola più orientale del gruppo delle Baleari e la seconda per estensione. Situata nel Mar Mediterraneo ad Est dell'isola di Majorca da cui è separata da uno stretto braccio di mare chiamato Canale di Minorca. Prevalentemente pianeggiante il territorio ha un'estensione di circa 700 chilometri quadrati con 215 chilometri di costa incisa da profonde insenature. Con una lunghezza di circa 53 chilometri e una larghezza massima di 19 chilometri geologicamente l'isola di minorca può dividersi in tre aree: Tramuntana (nord), Mitjana (centro), Migjorn (sud). Il nord è una zona agreste e montagnosa, la costa frastagliata e scarsa vegetazione, con numerosi isolotti e spiagge di sabbia rossiccia. Le calette poste nella parte settentrionale dell'isola, spesso sono difficili da raggiungere in auto e prive di attrezzature balneari, ma in compenso offrono al turista spettacoli di singolare bellezza e paradisi incontaminati della natura. La zona di Mitjana è caratterizzata da altopiani e vasti valli che culminano con spiaggie di sabbia dorata. La zona di Migjorn è la parte più estesa di minorca e occupa circa i due terzi dell'isola. Costituita da un altopiano che culmina con alte scogliere di roccia calcarea ai margini delle quali si trovano stupende cale con sabbia dorata e mare limpido e cristallino, circondate da ricca vegetazione. La massima elevazione dell'isola è il monte Toro con un'altitudine di 357 metri, da cui si può ammirare uno splendido panorama della parte nord-occidentale dell'isola. La costa di Sant Lluís, nell'estremo orientale dell'isola di minorca, è il primo punto della Spagna dove sorge il sole. Es Castell è il nucleo urbano più a est della Spagna. La città di Mahón, capoluogo dell'isola, possiede il secondo porto naturale al mondo per estensione (lungo circa 5 chilometri). Particolarmente caratteristici sono i muretti di pietra usati per suddividere il territorio e delimitare i lotti di terreno chiamati "Tanques" (Sommati insieme raggiungono una lunghezza di circa 15.000 chilometri).

Storia dell'Isola
Evidenti reperti archeologici dimostrano che l'isola di Minorca fu soggetta a colonizzazione almeno a partire dal periodo dell' Età del Bronzo. Infatti, alcuni monumenti megalitici sparsi all'interno dell'isola dimostrano come alcuni popoli antichi, quali i Greci, Fenici , Cartaginesi, Romani, Vandali, Bizantini e perfino Arabi abbiano lasciato segni delle loro civiltà. Tra i principali possiamo ricordare le costruzioni sepolcrali simili a barche rovesciate denominate "Navetas", le "Taulas" dalla caratteristica forma di "T", probabilmente altari utilizzati per la celebrazione di cerimonie religiose ed infine le strutture di pietra a forma di torre a pianta rotonda o quadra , simili ai Nuraghi sardi chiamati "Talayots" destinati ad uso sepolcrale, abitativo o come fortezza. Nel VII secolo a.C. i Cartaginesi occuparono l'Isola fondando le città di Jamma, attuale Ciutadella e Magòn attuale Maò. I Romani con Quinto Cecilio Metello conquistarono Minorca nel 125 a.C. diffondendo il Cristianesimo e favorendo lo sviluppo dell'agricoltura, il commercio e le comunicazioni tra le isole, la spagna e l'Italia. Nel 455 il potere passò ai Vandali, poi ai Bizantini e infine vi succedettero rispettivamente Spagnoli e Mori. Nel 1232 Giacomo I d'Aragona ( Jaime I d'Aragon ) le riconquistò creando un regno autonomo affidato al proprio figlio Giacomo. Nel 1343 Pietro IV d'Aragona ( Pedro IV d'Aragon) riunì Minorca al Regno D'Aragona. Durante la guerra di successione nel 1708 gli inglesi occuparono l'isola e nel 1713 ratificando il trattato di Utrecht vi rimasero sino a quando nel 1756 le truppe francesi invasero l'isola prendendone il potere. Con il trattato di Parigi nel 1763 ritornò ai britannici dando avvio alla seconda dominazione inglese che durò sino al 1782. Nel periodo compreso tra il 1782 al 1789 rimase alla Spagna ma nel 1789 gli inglesi sbarcarono nuovamente sull'isola dando origine alla terza ed ultima dominazione , restituendola poi definitivamente alla Spagna nel 1802 con la Pace di Amiens. Dal 25 Febbraio 1983, Minorca unitamente alle altre isole dell'arcipelago , costituisce una comunità Autonoma con l'amministrazione di un governo locale chiamato "Govern Balear". Inoltre ogni isola è rappresentata da un "Consell Insular".

Il Clima
MappaIl clima dell'isola di minorca è tipicamente mediterraneo, con temperature medie annuali comprese tra i 16 ed i 17 gradi centigradi. Durante l'estate le temperature medie si aggirano intorno i 24°, ventilate dal fresco vento del nord chiamato tramuntana, mentre in inverno la temperatura media scende intorno agli 11°. La pioggia, molto scarsa nel periodo estivo, è concentrata prevalentemente nel periodo autunnale. Le precipitazioni annuali variano dai 450 mm, della parte sud-orientale dell'isola e i 650 mm nelle regioni dell'interno e del nord dell'isola.

Principali centri urbani

Mahón
Oltre a essere la capitale attuale dell'isola è il centro più importante per il suo sviluppo industriale. Alcuni storici attribuiscono il nome della città al generale Cartaginese Magón. Arrivando dal mare è possibile vedere l'antico Lazzaretto, la Fortezza di Isabella II (La Mola) e l'isola del Rey. Mahón è situata su una rupe e per questo motivo derivano le caratteristiche di alcune strade in salita o discesa. La parte antica possiede i principali monumenti, quali i resti medioevali del "Portal de San Roque", una delle vecchie porte delle mura della città. Degno di nota è il grande organo della chiesa Parrocchiale di Santa Maria, costruito nel 1810 dallo svizzero Kyburz e tra i migliori di quell'epoca. Consigliata la visita del centro da realizzarsi a piedi per poter scoprire gli angoli caratteristici e suggestivi. Da non perdere la visita al Porto dove la sera si anima la vita notturna cittadina, al Municipio aperto ai turisti durante le ore d'ufficio e la zona pedonale di Carrer Nou luogo ideale per lo shopping.

Ciutadella
Capitale di Minorca fino al XVII secolo. Si può giungere a Ciutadella dalla strada principale oppure attraverso il mare arrivando al porto. Vale la pena ammirare l'antico molo dal paesaggio pittoresco, con vecchie casette di pescatori, scale esterne e reti stese al sole. Adiacente al molo troviamo la piazza "Born" con edifici decorati da arcate dorate neoclassiche. Tra i luoghi consigliati per la visita della parte antica del centro urbano segnaliamo : - Palazzo Olives, con la facciata neoclassica e i bellissimi affreschi all'interno, - Palazzo Vivdi, dalla caratteristica facciata di colore rosso, - La Cattedrale con all'interno le sue cappelle, - Il convento di Santa Chiara, - Il chiostro della chiesa del Socora.

Es Castell
Nato dal sobborgo formatosi all' esterno delle mura del grande castello di San Felipe. Dista pochi chilometri da Mahón e possiede due porti naturali, Cala Fonts e Cala Corp. Poco lontano dal paese, si possono ammirare le grandi gallerie sotterranee, importanti ricordi della grandiosità del Castello nella storia di Minorca.

Le Spiagge

Son Bou
Con il suo mare stupendo, l'acqua cristallina e la sabbia bianchissima, probabilmente Son Bou è la spiaggia più bella di Minorca. Situata nella parte meridionale dell'isola si estende per circa tre chilometri e dista quindici chilometri da Maó. E' possibile raggiungere la spiaggia in auto, in autobus e in barca.

Cala Pregonda
CalaSituata nella costa settentrionale dell'isola, offre una mare trasparente abbinato a una spiaggia di sabbia grossolana e dorata. Meraviglioso angolo della natura incontaminato. Per raggiungere la spiaggia occorre camminare lungo alcuni sentieri rocciosi.



Cala Galdana
Dalla caratteristica forma di mezza Luna, Cala Galdana è circondata da verdi pinete. Sabbia chiara e mare splendido. Facilmente raggiungibile in auto, ben servita da Hotels, negozi e supermercati.

Cala Mitjana
Questa stupenda insenatura munita di spiaggia sabbiosa si trova a circa sette chilometri dal centro urbano di Ferreries e ventitre da Ciutadella. E' possibile arrivarci seguendo le indicazioni per l'urbanizzazione di Assaggio Galdana, proseguendo sulla sinistra una volta giunti alla rotonda posta in prossimità del paese.

MAIORCA, L'ISOLA DEI FAMOSI

I due volti di Maiorca, la più grande isola delle Baleari. Regno della seduzione a quattro stelle e della poesia agreste dipinta a mano, come ci insegna il celebre isolano Mirò.

Maiorca è tante cose insieme. Oltre ad essere l’isola più grande delle Baleari è un labirinto del sapore Mediterraneo, una ispirazione antica e costante per gli artisti, un punto di incontro tra culture, il lusso del divertimento cosmopolita della capitale Palma, la sorpresa dell’entroterra agreste. Per questo è una destinazione di forte richiamo, per questo chi ci va di solito ritorna più di una volta.
Montagna Ma soprattutto Maiorca è l’isola dai due volti, quello mondano e cosmopolita, e quello artistico bucolico, certamente meno conosciuto. Il primo aspetto è stranoto. L’isola dei famosi è celebre per le sue spiagge incantate, (ben 45 premiate con la Bandiera Blu nel 2003) che con i suoi 300 giorni di sole all’anno regala giornate incandescenti tra aperitivi e sfilate sulla riva del mare. L’accoglienza è quella dei cosidetti hotel stagionali, o da spiaggia, alberghi di lusso, location di sfilate di moda e set cinematografici. E’ questa la seduzione più chic di Maiorca per chi non si vuole fare mancare niente, nemmeno il gusto di bere un cocktail a bordo piscina insieme a qualche nome del cinema o dello spettacolo. Tra i più illustri clienti degli alberghi lussuosi dell’isola, Michael Douglas, Peter Ustinov, Bono degli U2 che venne sull’isola per un matrimonio, lo “007” Pierce Brosnan e, con uno sguardo al passato, Agata Christie, Ava Gardner e Errol Flynn. Per non parlare della Famiglia Reale Spagnola che sull’isola trascorre tutte le estati.

Ma c’è un’altra belle storia che il fascinoso mondo maiorchino racconta e lo fa più sottovoce. Dalle Mille e una notte ai versi pittorici di Mirò (che visse a Palma, lasciando un’enorme eredità trasformata oggi nella Fondazione Mirò di Palma) e dei tanti artisti per i quali il richiamo paesaggistico di Maiorca fu fatale. E’ questa “l’isola della calma”, dell’entroterra dalle dolci colline, villaggi, campi e mulini, e di quegli scenari naturalistici di cui molti pittori non poterono più fare a meno. Tra i più suggestivi, le gigantesche formazioni di pietra piegate dall’erosione del vento, che si vedono dal Mirador d’es Colomer, e soprattutto il tesoro dell’isola, la “regina”, gioiello paesaggistico Serra de Tramuntana con le cime che raggiungono più di 1400 metri d’altezza. Ogni paesaggio dell’isola ha creato una propria estetica, dalle terrazze di Tramuntana fino ai campi del Pla con i suoi imponenti muri di pietre a secco. Tra i più illustri personaggi innamoratisi dell’ambiente maiorchino, scrive un pagina di storia locale quello di Luis Salvador, arciduca di Asburgo-Lothering e Borbone, solitario viaggiatore instancabile che trovò la pace solo a Maiorca. Tanto l’amore per questa terra che cominciò ad acquistare terreni e possedimenti per preservare la bellezza del paesaggio. La villa che l’aristocratico fece costruire per l’amante maiorchina appartiene attualmente a Michael Douglas. Qui l’accoglienza è quella degli agriturismi, una recente “acquisizione” del turismo maiorchino, che offre un’altra visione di Maiorca e un altro modo di vivere l’isola.

Palma Di Maiorca
Fondata dai romani, nell’epoca musulmana diventa una delle otto principali città del Mediterraneo Occidentale, con il nome di Medina Mayurca. Oggi è un punto di incontro spesso abusato, con una cifra stilistica molto particolare che ben rispecchia i contrasti caratteristici dell’isola.
Mare Di Palma spiccano i giardini e le strette strade della Medina Mayurka, i bagni arabi, la Cattedrale, il Castello, il gotico edificio della Lonja e lo splendido porto, da secoli porta d’ingresso dell’isola e ora punto nevralgico del traffico commerciale. Da un lato del centro storico si estende la grande spiaggia dell’Arenal, dall’altro il sobborgo di El Terreno, dove si concentra la vita notturna. A pochi metri del porto si svolge la vita urbana, e a pochi chilometri, l’idilliaco paesaggio rurale. Palma riflette la diversità così tipica dell’isola, l’eleganza di un tempo, il lusso modaiolo di oggi e l’intimità lirica dei paesaggi naturali. Così girare per i suoi vicoli significa imbattersi in bar tradizionali, chiese sfarzose, eleganti cortili di case nobiliari, lo stampo più caratteristico della città.
Le case nobiliari, residenze delle grandi famiglie di Maiorca, sono caolavori di eleganza e raffinatezza, con ambienti che gradualmente separano la zona pubblica da quella privata, passando per il cortile intermedio in altri tempi accessibile a tutti i viandanti.

Cattedrale L’impatto più emozionante si ha forse con la Cattedrale, la regina di pietra Seu, l’edificio storico più spettacolare dell’arcipelago delle Baleari. L’impatto estetico è nelle dimensioni di questo tempio gotico, che possono essere paragonate a quelle del Duomo di colonia e di Milano: 121 metri di lunghezza, 55 di larghezza e 44 di altezza. La Seu è un concentrato di arte e fede, storia e venerazione, al suo interno sono conservate, tra opere d’arte e creazioni gotiche, le spoglie di tre re, di vescovi e di molti altri nobili cittadini. Ciò confermerebbe la sua probabile origine come cappella-mausoleo che, come tale, costituisce un annesso dell’antica principale moschea di cui rimasero ruderi fino al 1400. La Cattedrale è un progetto in divenire dal XIII secolo, l’ultimo apporto è del XXI secolo e si tratta di una cappella, opera dell’artista maiorchino Miquel Barcelò.

Es Trenc
La spiaggia di Es Trenc si trova sulla costa sud-orientale dell'isola ed è una delle mete più ambite dei bagnanti. Caratterizzata da 3 Km. di dune e sabbia fine senza l'ombra di una costruzione ( l'auto va lasciata nel parcheggio custodito a pagamento che dista circa 5 min. a piedi dal mare ), offre un'acqua cristallina che degrada lentamente. Nonostante sia isolata e raggiungibile solo con qualche mezzo di trasporto la gente non manca di certo, anzi.... Volendo è possibile affittare ombrelloni e lettini nell'unico bar presente ( i prezzi non sono certo stracciati ).


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